Sapore di sala

60 anni di Peter Jackson, Non solo LOTR: i migliori film del regista neozelandese

Compie 60 anni, l’acclamato regista de Il Signore degli Anelli. Il neozelandese Peter Jackson che, con la prima trilogia cinematografica (2001-2003) da J. R. R. Tolkien, ha rotto le barriere del fantasy: un genere, fino ad allora, destinato ad un pubblico di giovanissimi.

Jackson nasce la notte di Halloween del 1961 a Pukerua Bay, una cittadina costiera vicino a Wellington. Prima di svoltare nella «Terra di Mezzo», il poliedrico filmmaker si distingue come artigiano del cinema horror parodistico, ispirato da maestri come Ray Harryhausen e i Monty Python. Comincia a girare corti amatoriali fin da bambino, dopo aver ricevuto una Super 8 in regalo da un amico di famiglia. Nel 1987, il folle film d’esordio: Fuori di testa (Bad Taste), parodia fanta-splatter autoprodotta nella quale interpreta ben due ruoli (Derek e Robert). Proseguendo lo stesso filone, due anni dopo, Jackson vira sull'horror estremo con Splatters: il film che lo lancia nel panorama internazionale. Riscopriamo i suoi migliori film, non solo l’esalogia fantasy.  

Splatters - Gli schizzacervelli (1992)

Una mostruosa scimmia-ratto trasforma in zombie gli abitanti di una città. Terzo lungometraggio, considerato l'unico film splatter estremo degli anni '90. Si dice che sia il più sanguinoso di tutti i tempi, vista la quantità di sangue (finto) utilizzata durante la produzione: 300 litri solo per l’ultima scena.

Creature del cielo (1994)

L'epilogo tragico dell'amicizia tra due ragazze (Kate Winslet e Melanie Lynskey qui al debutto) dalla fervida immaginazione (messa in scena in stile «Terry Gilliam»). La vera storia di Juliet Hulme, scrittrice di gialli che all’età di 15 anni fu condannata insieme all'amica Pauline Parker per aver ucciso la madre di lei. Fu il primo film di Jackson a ricevere una nomination all'Oscar, pochi anni prima che la trilogia di LOTR facesse il pieno di statuette.

Sospesi nel tempo (1996)

Michael J. Fox «scacciafantasmi» nel ritorno alle origini del regista neozelandese. L’horror soprannaturale fu prodotto da Robert Zemeckis su pressione dello stesso Jackson. Durante le riprese, la star di Ritorno al Futuro si è rotta un piede. Jackson rivelò che l'infortunio dell’attore fu in realtà una benedizione, perché gli permise di lavorare ancora sulla sceneggiatura, in tempo per il ritorno di Fox sul set.

Il Signore degli Anelli (2001-2003)

In origine, la trilogia doveva essere un solo film ma Jackson si oppose, chiedendo la metà del budget e occupandosi egli stesso degli effetti speciali con la sua casa di produzione, la WingNut Films a condizione di realizzare tre capitoli. Il terzo film, Il ritorno del re, ha vinto 11 Oscar diventando il più premiato di sempre insieme a Ben-Hur e Titanic. Nel 2012, realizza la saga prequel de Lo Hobbit. Invece che comprimere tre libri in tre film, fa l’operazione inversa espandendo un unico romanzo in tre film.

King Kong (2005)

Da sempre incantato dalla tecnica in stop-motion, Jackson dirige il remake del suo film preferito fin da quando era bambino (il kolossal del 1933), animando per la prima volta King Kong in motion capture (Andy Serkis, il Gollum di LOTR).

 

They Shall Not Grow Old (2018)

Il documentario per il centenario della Grande Guerra con filmati di repertorio tratti dall’archivio dell’Imperial War Museum, in parte inediti. Si tratta di immagini restaurate e colorizzate, convertite in 3D. 600 ore di interviste esaminate a oltre 200 soldati, con 100 ore di filmati originali visionati per 360 giorni di lavoro.

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