Il mare dappertutto di Nadia Terranova ed edito da Emme Edizioni è una conchiglia preziosa da conservare in libreria, proprio come quelle sognate, toccate e accostate all’orecchio dalla piccola protagonista, che ci racconta la sua storia con occhi vivaci, un po’ malinconici forse, ma pieni di fantasia e di trepidante attesa.
E così la città non è più un ammasso di edifici grigi e di auto in coda, ma uno specchio per tornare alla sua isola.
In un grigio giorno di pioggia, una bambina si avvia verso la scuola, i sogni della notte ancora impigliati nella testa... Ed ecco, nelle pozzanghere intravede balene, delfini, galeoni, perfino qualche sirena. E un pirata, abbracciato a una ragazza d’aspetto gentile che porta con sé una storia insieme antica e familiare
Gli altri vedono una pozzanghera, io vedo la spiaggia dell’Isola delle Ginestre
Tatù è una bambina che vive in città quasi tutto l’anno. Le vacanze estive le trascorre all’Isola delle Ginestre, il suo angolo di mondo in cui vorrebbe sempre stare per far diventare quotidianità quel sacro rito di sedere con la nonna su una sdraio, di sera, al chiaro di stelle.
Si basterebbero da sole, con il mare all’orizzonte e il frinire dei grilli a tenerle compagnia ma una storia antica, che profuma di avventura, magia e scelte di vita è portata dal vento e dalla voce della nonna.
Mentre prendo i vestiti, racconto a me stessa la mia storia preferita delle sere d’estate, quando io e nonna ci mettiamo sulle sdraio in giardino
All’inizio di tutto ci sono un pirata minaccioso e una ragazza sua preda, che gli abitanti dell’isola vogliono liberare prima che la trasformi in sirena. Ma niente è come sembra.
Lui ha un cuore buono, capace di innamorarsi perdutamente e lei ha scelto di essere parte della sua vita. Tutti si ricredono e dal loro forte legame nasce una bambina. Qualcuno però è in balia di un altro sentimento, così forte da trascinarlo verso il suo orizzonte.
Lui, però, sentiva una tremenda nostalgia: per quanto circondata dal mare, anche un’isola è, in fondo, un pezzo di terraferma. E si sa come sono i pirati: a stare con i piedi lontano dall’acqua si intristiscono
Con il più grande gesto d’amore la ragazza lo lascia libero: il suo posto nel mondo non è lo stesso dell’amato.
La storia dei due sembra una leggenda ma, come tutti i racconti mitici avvolti nello scorrere del tempo, lascia il presentimento che qualcosa sia davvero accaduto e che la nonna non sia solo un’esperta cantastorie ma anche la protagonista del suo racconto.
Si intrecciano così più narrazioni, strette come i nodi di una rete.
Nadia Terranova ci regala storie commoventi e dolci che sembrano sussurrarci, accostando questo libro-conchiglia all’orecchio, che ognuno ha il suo orizzonte, e una volta trovato saprà subito di essere approdato alla propria, personale riva.
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