Sotto la cappa del camino
C’è una scopa e uno scopino
C’è un fuscello bruciacchiato
E un bel gatto addormentato,
ce lo trova sora Rosa
che lo lascia in quella posa,
ce lo trova topo maso
e gli tira un pel del naso.
La nonna mi teneva sulle ginocchia e mi recitava sempre questa filastrocca. Forse è uno dei primissimi ricordi che ho della mia felice infanzia e ancora oggi, a distanza di 40 anni, la ricordo a memoria e l’ho insegnata, a mia volta, ai miei figli. L’origine della filastrocca non si conosce, infatti le rime, gli indovinelli e gli scioglilingua sono, in genere, tramandati oralmente. Le prime raccolte risalgono al ‘700, grazie a un lavoro di catalogazione e soprattutto di traduzione, perché spesso erano componimenti in dialetto.
Il termine filastrocca nasce dalla parola toscana “filastroccola”, con cui venivano indicate le formule in rima recitate ai bambini; simili alla filastrocca sono anche la conta e la ninna nanna. Sono infatti componimenti accomunati in genere dalle rime baciate, dalle assonanze che evocano immagini del quotidiano, luoghi incantati, tesori nascosti e pensieri felici.
Le rime, inoltre, sono essenziali per sviluppare il linguaggio, allenano la memoria e vengono percepite dal bambino come un gioco. Nei primi sei mesi di vita si gettano le basi per le capacità relazionali del bambino. La filastrocca recitata con un certo ritmo, magari cantilenata, è costituita da parole semplici, e ripetute: il ritmo e il suono familiare abituano il bambino all’uso del linguaggio.
Le filastrocche più popolari non possono essere ricondotte a un solo autore, ma sono spesso frutto della rielaborazione popolare e vengono tramandate oralmente di generazione in generazione. Noi, in Italia, abbiamo un bacino enorme di filastrocche regionali a cui attingere, oltre a poterci vantare di uno dei più grandi compositori di filastrocche, Gianni Rodari.
Rodari, forte della sua esperienza di maestro elementare, aveva intuito il ruolo importante che ha la filastrocca nell’età evolutiva. Attraverso le parole semplici e in rima si possono far memorizzare concetti utili nella vita di tutti i giorni. Il primo libro che voglio consigliarvi è Cento Gianni Rodari, che riunisce 100 storie e filastrocche con cento illustrazioni diverse. È un omaggio dei più grandi illustratori al mondo al più grande autore italiano per ragazzi.
Filastrocca per quando piove
Filastrocca per quando piove
chi sta in casa non si muove.
Io che in casa divento tetro
esco e il tetto mi porto dietro.
Un piccolo tetto di stoffa nera
con tante stecche messe a raggiera.
Oh, che fenomeno simpatico
vedere un tetto con il manico.
Così me ne vado bello bello
passeggiando sotto l’ombrello
Gianni Rodari
Insomma, sotto forma di gioco si possono insegnare tantissime cose ai bambini. Chi di noi non usa la filastrocca “trenta dì conta novembre...” per ricordarsi di quanti giorni sono composti i mesi?
I bambini di oggi, oltre ad avere a disposizione moltissime raccolte di rime, conoscono senz’altro i bellissimi libri illustrati da Axel Scheffler e scritti da Julia Donaldson, che fanno della rima il loro punto forte. Conoscete tutti a memoria l’entrata in scena de Il Gruffalò? Ci sono libri che restano nel cuore e nella mente, questo è uno di quelli. Ha tutti gli elementi che giustificano il suo successo: rime orecchiabili, disegni minuziosi e personaggi pieni di vitalità. Le rime e le ripetizioni ricorrenti aiutano il piccolo lettore a seguire gli eventi passo dopo passo.
[…] ha zanne tremende e artigli affilati,
e denti da mostro di bava bagnati,
ginocchia nodose e terribili unghione,
e un bitorzolo verde in cima al nasone!
E occhi arancioni, e lingua molliccia…
E aculei violacei sulla pelliccia.
La rima diventa emozione, immagine e spunto per riflettere. È questo il caso, per esempio, del bellissimo albo Il Gigante e il cavaliere – La storia di Mim e Mrar, una storia commovente che racconta l’amicizia tra un uomo e un gigante di tre metri. Il loro legame sfida la guerra e gli orrori che si porta dietro, e sopravvive al tempo lasciando un ricordo indelebile per il futuro.
Il gigante e il cavaliere si conobbero da piccoli,
l’uno di soli tre metri, l’altro con biondi boccoli.
Ognuno viveva nella sua bella città,
ma si incontravano di sera nel punto a metà.
Aspettando il giorno più magico dell’anno, il Natale, vi propongo un libro uscito da pochissimo dal titolo Insieme è Natale. Gli animali del bosco si stanno preparando alle feste, e ognuno contribuisce portando qualcosa verso la casa al centro del bosco. Chi una luce, chi una pallina rossa, chi dei biscotti; per fare il Natale c’è bisogno di tutti quanti e “dai monti e dalle valli sono accorsi proprio in tanti”. Una dolcissima filastrocca che ci accompagna nei 24 giorni dell’Avvento.
Gianni Rodari, in un celebre esercizio per stimolare la creatività, diceva che una parola gettata a caso nella mente del bambino genera onde e vibrazioni come quando si getta un sassolino in uno stagno, e la superficie dell’acqua inizia a creare cerchi sempre più grandi. Ecco, le filastrocche hanno questo potere, e le vibrazioni mosse da questo sassolino gettato nella mente dei piccoli arriveranno, con infinità dolcezza, fino a quando saranno adulti.
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| Gribaudo, 2019Di
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| Salani, 2017Di
| Terre di Mezzo, 2022Di
| Il Castoro, 2009Di
| Lapis, 2017Per poter aggiungere un prodotto al carrello devi essere loggato con un profilo Feltrinelli.
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