Demon Slayer: di demoni, spade, battaglie e amore  

Senza addentrarci in dettagli spoiler, negli ultimi capitoli imperversa la battaglia finale tra il mondo dei demoni e la Squadra Ammazzademoni, una guerra nata centinaia di anni prima e in cui entrambe le fazioni sono pronte a giocare il tutto per tutto senza esclusione di colpi, sia fisici che psicologici.

È uno scontro a filo di lama dettato dalla forza instillata dall’amore, vera arma di salvezza contro i demoni che hanno perso sentimenti e, spesso, ricordi del proprio passato da umani, diventando mostri potentissimi assetati di sangue alla ricerca dell'immortalità.
Ma fin dalle primissime pagine, Demon Slayer ha raccontato di come il vero motore della forza non sia abbandonare le proprie paure e le proprie debolezze ma abbracciarle e sostenerle, in noi stessi e negli altri, accettando ciò che ci rende profondamente umani.

E non è tutto qui. Perché il grande pregio di questa storia sta nel suo protagonista, Tanjiro Kamado, il quale, a differenza del classico protagonista di manga di combattimento per ragazzi, mostra una grande empatia verso il nemico: durante le battaglie Tanjiro avverte il dolore nascosto dentro i demoni e soffre davvero per loro.
Sente che il suo compito non è solo sconfiggerli, ma soprattutto aiutarli a ricongiungersi con quella parte umana da tempo dimenticata, donandogli una morte il più serena possibile dopo aver fatto pace con se stessi.

È una sensibilità tutta nuova, per niente scontata date le premesse della vicenda.
All'inizio della narrazione, infatti, la famiglia di Tanjiro è stata trucidata da Muzan, signore e creatore di tutti i demoni. Unica superstite della strage è Nezuko, trasformata però in demone dallo stesso Muzan.
Sarà compito di Tanjiro cercare una cura per far tornare umana la sorella, ma durante il viaggio, grazie al suo temperamento testardo unito a una bella dose di innocenza e buon cuore, si renderà conto di avere uno scopo ben più grande.

A ogni arco narrativo il cast di personaggi si allarga, dando vita a una vera e propria famiglia acquisita per i due protagonisti, a partire dai due principali comprimari: Zenitsu, il biondo e insicuro spadaccino del fulmine dalla doppia personalità, e Inosuke, l’irascibile e impulsivo combattente con la maschera di cinghiale.
Unendo le proprie energie con quelle di Zenitsu, di Inosuke e delle Colonne, i nove guerrieri più potenti della Squadra Ammazzademoni, Tanjiro capirà di essere l’ago della bilancia in questa lotta secolare, tramandata di generazione in generazione.

Compassione, vendetta e spirito di sacrificio guidano Tanjiro e compagni nello scontro decisivo contro Muzan e i suoi sottoposti, le Lune Crescenti, in una sequenza di duelli scanditi dalla spettacolarità degli attacchi e dai colpi di scena.

Koyoharu Gotouge dimostra qui una progressiva crescita rispetto ai primi numeri, sia nel disegno che nella gestione della tavola, rendendo la storia più avvincente anche da un punto di vista grafico, punto debole che la serie aveva mostrato in passato.
Demon Slayer è una lettura perfetta per un pubblico giovane: parla dell'importanza di ascoltare e aiutare il prossimo senza rinunciare a scene d'azione memorabili.

Per celebrare la conclusione della saga, Star Comics gli ha dedicato tre diverse iniziative editoriali:
-Regular (copertina in edizione normale) dell'ultimo volume
-Variant Cover Edition (copertina speciale) dell'ultimo volume con allegato un mini shikishi (cartoncino con illustrazione)
-Limited Edition comprensiva di: cofanetto con la forma della cassa usata da Tanjirou per trasportare Nezuko, nel quale riporre tutta la serie, le due edizioni Regular e Variant Cover del volume 23 e un piccolo diorama da collezione.