I migliori manga yaoi da leggere

Avete presente quella scena nella Bella e la bestia quando la Bestia mostra a Belle la biblioteca del castello?
Centinaia e centinaia di volumi che riempiono un'enorme sala fino al soffitto.
Ecco, se potessimo mettere insieme tutti gli yaoi mai disegnati quella biblioteca non basterebbe a contenerli, né di certo riuscirebbe a contenere la gioia delle fujoshi (fan sfegatate di yaoi) davanti a cotanta meraviglia riunita in un solo luogo.

Yaoi, boy's love, shōnen'ai: questi sono alcuni dei nomi che, nel tempo, hanno indicato manga incentrati su relazioni omosessuali tra uomini. Ad oggi, al termine yaoi (acronimo di yamanashi, ochinashi, iminashi, ovvero di vicende senza climax, senza risvolti/epilogo, senza significato) ancora in uso al di fuori del Giappone, si preferisce la dicitura boy's love (BL), più neutra e priva di connotazioni negative.

Non fatevi però trarre in inganno: anche se si parla di relazioni omosessuali, questi manga non sono nati per rappresentare la comunità LGBTQIA+.

Sono manga per lo più scritti e disegnati da donne per donne/ragazze, un universo narrativo in cui poter rivendicazione un immaginario femminile che non deve seguire i canoni sociali né la realtà, ma ha la libertà di creare a suo piacimento storie in cui possono intrecciarsi le vicende e i sentimenti più disparati (dolcezza e desiderio sessuale, ma anche ossessione e tragedia), con grande attenzione verso il mondo interiore e la psicologia dei propri personaggi.

Originariamente, i suoi protagonisti sono bishōnen, bei ragazzi dall’aspetto efebico che hanno in sé caratteristiche sia maschili che femminili, rendendoli persone al di là delle categorizzazioni di genere e per i quali, per le lettrici, diventa facile parteggiare. 

Il mercato dei boy's love è davvero sconfinato e tocca tematiche di ogni genere, in stretto contatto con le richieste del suo pubblico: a partire dagli anni ‘70, quando autrici di manga shōjo del Gruppo 24 quali Moto Hagio e Keiko Takemiya hanno ambientato i loro drammi amorosi tra le mura di collegi maschili europei (rispettivamente Il cuore di Thomas e Il poema del vento e degli alberi); proseguendo negli anni ‘80, quando sugli stand del Comiket di Tokyo cominciavano a imperversare dōjinshi (opere create direttamente da fan) dedicate a storie d’amore tra personaggi di manga per ragazzi quali Captain Tsubasa di Yōichi Takahashi o Saint Seiya di Masami Kurumada.

Dagli anni ‘90-2000 fino ad oggi si assiste al vero boom: storie dai contenuti sempre più espliciti, in cui compare il modello di coppia formata da seme (componente attiva, maturo, protettivo, alto e dall’aspetto più mascolino) e uke (componente passiva, in genere bisognoso di protezione e dai tratti più femminili, altre volte incarna il ragazzo ribelle) - come in Finder Series di Ayano Yamane -, ma anche storie più incentrate sugli ostacoli quotidiani che una coppia gay si trova ad affrontare, quali accettazione dei propri sentimenti, coming out, pregiudizi, aspettative sociali (Boy meets Maria di Peyo; Life. Camminando sulla linea di Miya Tokokura).

Negli ultimi anni, questo genere si è allargato al di fuori dei confini giapponesi dando vita a serie manhwa coreane, alcune delle quali sono arrivate fin sui nostri scaffali come Bj Alex di Mingwa, No love zone! di Danbi; On or off di A1.

Amori tormentati, a volte impossibili, ma proprio per questo vissuti con un’intensità fuori dal comune, pronti a conquistare il cuore delle lettrici e sì, anche dei lettori!

Il poema del vento e degli alberi
Provenza, fine ‘800: nel dormitorio dell’accademia maschile Lacombrade si consuma l’amore tragico e travagliato tra il dolce e diligente Serge e il bello e dannato Gilbert.

Riconosciuto a tutti gli effetti come uno dei capostipiti del genere BL, nel Poema del vento e degli alberi l’autrice Keiko Takemiya fa un passo avanti rispetto alla collega Moto Hagio, interessata ad approfondire solo l’aspetto psicologico delle relazioni omosessuali, e mette in scena un lungo dramma amoroso, combinando la componente sentimentale a quella più fisica.
Una serie che tratta temi complessi quali razzismo, classismo, sesso, dipendenza e omofobia, per far riflettere e al contempo emozionare chi legge.

Our not so lonely planet travel guide
Asahi Suzumura e Mitsuki Sayama sono in aeroporto, zaino in spalla, in attesa di cominciare la loro avventura. Nonostante a prima vista possano sembrare solo amici, i due hanno un obiettivo: fare un viaggio intorno al mondo, tornare in Giappone e sposarsi.

Ogni tappa, documentata dalle fotografie di Mitsuki, si rivela essere un’ottima occasione per scoprire culture diverse, mangiare cibi insoliti e incontrare nuove persone nei modi più inaspettati.
Una guida tenera e divertente per conoscere e apprezzare i piccoli dettagli del mondo e, al contempo, di se stessi.

Boy meets Maria
Il sogno di Taiga Hirosawa è diventare un eroe e difendere le donne.
Questo sogno non è mai stato tanto vicino a realizzarsi come quando, al club di teatro del liceo, incontra finalmente Maria, bravissima attrice nonché ragazza perfetta da proteggere.
Ma l’apparenza può ingannare e Maria è in realtà Yu Arima, un ragazzo dalla bellezza androgina con un passato tormentato.
Quindi chi piace davvero a Taiga? Maria o Arima?

Un volume unico sull’accettazione di sé e dei propri sentimenti contro gli stereotipi imposti dalla società.