Strade di carta

Vite ai margini

Illustrazione digitale di Gaetano Di Riso, 2021

Illustrazione digitale di Gaetano Di Riso, 2021

Il libro di cui hai bisogno si trova accanto a quello che cerchi

Aby Warburg

Quanto siamo disposti a soffrire leggendo un libro? Quanto possiamo farci male entrando in empatia con questo o quel personaggio letterario? Se siete attratti da storie in cui i protagonisti vivono vite ai margini della società, defraudati, esclusi, masticati dalla vita e risputati alle ortiche, allora eccovi cinque romanzi che nel mio personale cammino di lettrice, sono stati dei punti fondamentali e imprescindibili.

Post Office di Charles Bukowski, con la sua prosa caustica e dissacrante ha inaugurato il mio ingresso nella narrativa americana quando avevo circa vent’anni; non ci ho messo molto a capire quanto fosse grande questo scrittore, la sua onestà, il suo modo sempre riconoscibile di raccontare il tormento della vita quotidiana, dal momento in cui ci si piega per allacciarsi le scarpe la mattina, a quello in cui si posa la testa sul cuscino la sera, fino al giorno dopo, in cui tutto ricomincia in un infernale carosello senza fine. Hank Chinaski, eterno alter ego dell’autore, è una canaglia, un buono a nulla, un ubriacone che scommette alle corse dei cavalli i soldi che dovrebbe spendere al supermercato per comprare del cibo. È un fallito, eppure lo amiamo così com’è, come amiamo le nostre debolezze: non è pietà, più una specie di tenerezza.

"Andai in bagno e mi buttai un po’ d’acqua sulla faccia, mi pettinai. Se solo potessi pettinarmi anche la faccia, pensai, ma è impossibile"

La legge di Bone di Russell Banks, ho dovuto rileggerlo a distanza di venticinque anni per potervi dire quanto potente e assolutamente folle sia questo romanzo! Chappie ha quattordici anni, dorme negli autobus, vive on-the-road, ruba, fa a botte, fuma erba, si ribattezza e diventa Bone, come gli ossi incrociati tatuati sul suo braccio. Il lettore resta fedele alla sua scelleratezza perché conosce il suo passato, gli abusi, e sta dalla sua parte, così quando incontra I-Man, in lui riconosce immediatamente il Maestro che lo terrà al sicuro da tutti, perfino da sé stesso e gioisce come se i dreadlocks di quel padre spirituale fossero delle funi lanciate a Chappie per tornare a riva!

“Anche se sapevo che da quel momento tutto sarebbe stato diverso, non sapevo però in che modo, per cui nel mezzo del momento che avrebbe dovuto essere il momento più felice della mia vita invece mi sono spaventato.”

Esiste al mondo qualcuno che non conosce Trainspotting di Irvine Welsh? Naaa, e comunque chi non ha letto il libro deve aver visto il film che, onore a Danny Boyle, è un capolavoro assoluto! Un cult, un film incredibile con una colonna sonora pazzesca e attori perfetti. Ma è del libro che voglio parlarvi, sboccato, brutale, durissimo e a tratti agghiacciante, la voce narrante di Mark Renton è come la mano di un adulto alla quale ci affidiamo pur sapendo che quell’adulto è smarrito, fragile, pericoloso, eppure lo teniamo per mano dalla prima all’ultima pagina perché, inspiegabilmente, ci dà una certa macabra soddisfazione perderci con lui nella Edimburgo dei bassifondi, dei pub più squallidi e dei sordidi appartamenti degli amici tossici di Mark. Trainspotting è un viaggio allucinante nell’appagamento totale e celestiale dello sballo da eroina e due secondi dopo un inferno indicibile nel down più deprimente che si sia mai visto dai tempi di Christiane F. e Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino. Irvine Welsh è il più grande scrittore scozzese e Trainspotting il suo libro meglio riuscito.

“Io ho scelto di non scegliere la vita: ho scelto qualcos’altro. Le ragioni? Non ci sono ragioni. Chi ha bisogno di ragioni quando hai l’eroina?”

Storia di Shuggie Bain di Douglas Stuart mi ha fatto piangere come non piangevo da quando ho letto Una vita come tantedella Yanagihara. Shuggie è il più piccolo di tre fratelli nella Glasgow degli anni ’80, il padre se n’è andato e Agnes, la madre, è un’alcolizzata destinata allo sfacelo. In questo contesto di degrado e tristezza Shuggie è l’unico che si prende cura di lei e prova tutte le volte a rimetterla in sesto. È una storia d’amore tra un figlio che, anche se troppo piccolo, non abbandona sua madre come hanno fatto tutti gli altri, e una madre che sembra la bambina di questa storia tragica, dolcissima, scritta splendidamente.


“Shuggie si sedette in salotto e lasciò che la madre si riprendesse. Attese lo sbatacchiare delle altre lattine che venivano nascoste. (…)


" Ti senti meglio" le chiese dalla porta (…)

"Molto meglio, grazie. Sei stato un bravo aiutante oggi."

Shuggie si avvicinò e le cinse la vita in un abbraccio.
"Farei qualsiasi cosa per te.”

Chiudo questa cinquina con il prezioso romanzo di una giovane e talentuosa scrittrice americana contemporanea: Tiffany McDaniel. Il libro è Sul lato selvaggio e l’ho letto quest’estate. Mentre il resto della compagnia sguazzava in piscina io ero inchiodata al mio lettino a strisce gialle e arancioni e non riuscivo a staccare gli occhi e l’attenzione dalle pagine che con ritmo convulso mi trascinavano dentro la storia. Daffy e Arc sono sorelle, gemelle, complici; con la madre, la zia e la nonna sono le protagoniste di questa vicenda profondamente dolorosa. L’autrice racconta la storia di questa famiglia complicata con uno stile diretto e tagliente. A tratti faceva talmente male che dovevo chiudere il libro e andare a buttarmi in acqua; voi non so, ma bisognerà che vi inventiate qualcosa per affrontarlo. La McDaniel non si risparmia (ho letto gli altri suoi libri e sono tutti di una potenza rara) fino all’epilogo che lascia il lettore distrutto, è vero, ma appagato.

“Il problema con i mostri è che a volte, per sconfiggerli, devi avvicinarti abbastanza da mettere a repentaglio la tua stessa anima. Ma per mia sorella ero disposta a tutto: anche ad arrivare così vicina a Satana da sentire battere il suo cuore.”

Le altre strade di carta

La posta della redazione

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I libri consentanei di Caterina Pusateri

Post Office

Di Charles Bukowski | TEA, 2017

La legge di Bone

Di Russell Banks | Einaudi, 2021

Trainspotting. Nuova ediz.

Di Irvine Welsh | Guanda, 2017

Storia di Shuggie Bain

Di Douglas Stuart | Mondadori, 2022

Sul lato selvaggio

Di Tiffany McDaniel | Atlantide (Roma), 2020

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