Il cliente abituale della libreria è per definizione abitudinario: alcuni di loro ormai li conosciamo bene, entrano, salutano, chiedono, chiacchierano e si informano persino sulle nostre vite private! Li puoi portare a fare un tour totale del negozio per aggiornarli su quanto uscito di recente o spostare la loro attenzione sulla chicca al piano di sopra. Fedeli e instancabili, percorrono il negozio in lungo e in largo leggiucchiando e sfogliando. Altri vengono magari solo il sabato, o in uno specifico momento della settimana, ad un orario preciso, e spesso non hanno tutto il tempo per girovagare, ma hanno in testa la mappa della libreria, e come uccelli migratori sanno già dove andare, così, quasi sovrappensiero. Con queste persone bisogna stare molto attenti, e riservare loro le cure e le attenzioni che riserveremmo ad una specie in via di estinzione: spostare i loro punti di riferimento può essere pericoloso e altamente destabilizzante.
Spostare il settore del romanzo storico di qualche passo o su un altro piano sortisce per ognuno lo stesso identico risultato: lo smarrimento. Per un po’ si ostinano a fissare i libri di costa piegando meccanicamente la testa da un lato e dall’altro, poi, come in una danza, fanno mezzo passo indietro per vedere più chiaramente tutto il settore mentre il dubbio si insinua.....”ma cosa sto sbagliando, ma cos’è successo?” Una buona percentuale non cede al balsamo di chiedere e comincia la caccia: con passo sostenuto fa il giro della libreria, ogni scaffale viene analizzato, ogni angolo, ogni tavolo ogni proposta. Nulla, ma il tempo scorre, la pausa pranzo finisce, i bambini stanno per uscire da scuola, il treno parte.
È facile trovare una di queste creature vagare per i corridoi, con la loro bussola interna impazzita e lo sguardo fisso sul pavimento. In questo preciso frangente suggerisco di avvicinarsi piano, non alle spalle per non spaventarli, meglio arrivare di lato sottovento fingendo di sistemare qualcosa accanto a loro. Un bel sorriso per fare capire che non sei un predatore, ma uno sherpa di libreria lì per aiutare. “La posso aiutare?” Sorrisissimo e palmi della mani rivolti verso l’alto e ben visibili (non ho trappole con me mia cara upupa dell’Africa) . Sono poche le volte in cui la risposta è timida e velata di gentilezza: “scusi ma non trovo il settore romanzi storici, avrei scommesso fosse lì”. No, prevalentemente, una volta capito che non sei una minaccia, sfogano sulla tua persona tutta la loro sacrosanta frustrazione: “ma avete spostato il settore? Ma io così non trovo più niente! Perché spostate sempre tutto, poi la gente come fa?”
Vaglielo a spiegare che è per il loro bene, per avere un’offerta maggiore, un catalogo più profondo, una visibilità maggiore.....no, ci vorrà del tempo, come l’anatra marzaiola quando non trova più il suo nido e deve abituarsi a un altro, ma poi alla fine lo adorerà, e sarà il suo porto sicuro, almeno fino al prossimo spostamento!
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