Sguardi randagi

Ami Vitale: Panda Love

Guido Harari Fotografia ami vitale

Sguardi randagi di Guido Harari

Occorre guardare e accogliere il mondo che cambia e si trasforma, mentre è il mondo stesso a guardare noi interrogandoci sul futuro che vogliamo

Ami Vitale

All'inizio, la fotografia era il suo passaporto per incontrare persone, imparare e sperimentare nuove culture. Ora è più di un semplice passaporto. È uno strumento per creare consapevolezza e comprensione tra culture, comunità e paesi; uno strumento per dare un senso ai nostri punti in comune nel mondo che condividiamo
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Può una foto fare la differenza?

La fotografa americana Ami Vitale ha viaggiato in oltre 100 paesi, ha documentato gli effetti devastanti dello tsunami del 2004 nell’Oceano Indiano ed anche la tragedia dell'infinito conflitto arabo-israeliano. Ma nulla, nemmeno i reportage in prima linea, l’hanno impegnata tanto come i tre anni trascorsi a più riprese nella provincia di Sichuan, in Cina, per fotografare i panda. I panda sono per Ami gli “ambasciatori di tutte le specie a rischio estinzione”. Per riuscire ad avvicinarli ha dovuto indossare un costume da panda impregnato della loro urina e delle loro feci. “Ogni giorno era come svegliarsi in un film di Wes Anderson”, ricorda la fotografa.

Dal 2009 la Vitale si dedica unicamente a documentare gli animali selvatici per il "National Geographic". Il suo libro “Panda Love: The Secret Lives of Pandas” è presto diventato un bestseller: “Il mio lavoro vorrebbe far comprendere a tutti che senza umanità non c’è futuro per questo pianeta.

Se riusciamo ad avere rispetto per la natura, possiamo avere rispetto anche per il nostro prossimo. Si tratta della stessa cosa”.

Cenni biografici su Guido Harari:

Dagli anni Settanta il suo nome è associato soprattutto alla musica e alle copertine di dischi per artisti come Fabrizio De André, Bob Dylan, B.B. King, Lou Reed, Simple Minds, Frank Zappa, Pino Daniele, Claudio Baglioni, Mia Martini, Vasco Rossi, Gianna Nannini, PFM, ma ha spaziato dal ritratto al reportage, alla moda e alla pubblicità.

È stato tra i curatori della mostra multimediale dedicata a Fabrizio De André da Palazzo Ducale a Genova, della mostra "Pino Daniele Alive" a Napoli, della mostra "Art Kane Visionary" a Modena e Napoli.
Ha esposto le sue foto al Rockheim in Norvegia, al festival di Ravello, alla Galleria nazionale dell’Umbria a Perugia, al Museo nazionale Rossini a Pesaro, alla Leica Galerie di Milano e all’Ambasciata italiana a Washington DC.

Tra i suoi libri illustrati The Beat Goes On (su e con Fernanda Pivano, 2004), Vasco! (2006), Fabrizio De André. Una goccia di splendore (2007), Fabrizio De André & PFM. Evaporati in una nuvola rock (con Franz Di Cioccio, 2008), Mia Martini. L’ultima occasione per vivere (con Menico Caroli, 2009), Gaber. L'illogica utopia (2010), Tom Waits (2013), Vinicio Capossela (2013), Pier Paolo Pasolini. Bestemmia (2015), The Kate Inside con le sue fotografie di Kate Bush (2016), Wall Of Sound (2018), Fabrizio De André. Sguardi randagi (2018).

Nel 2011 ha aperto ad Alba, dove risiede da diversi anni, una galleria fotografica (Wall Of Sound Gallery) e una casa editrice di cataloghi e volumi in tiratura limitata (Wall Of Sound Editions), entrambe interamente dedicate all’immaginario della musica.

Qui i libri in commercio di Harari: https://www.lafeltrinelli.it/libri/autori/guido-harari

www.guidoharari.com
www.wallofsoundgallery.com

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