Nel suo primo romanzo, Domani e per sempre, Ermal Meta scrive con la dolente delicatezza di chi poggerebbe dei fiori su una tomba.
Fin dall’epigrafe del libro, dedicato ai “figli di un tempo ferito, che il tempo non ha potuto ferire”, emerge infatti chiaramente l’intento dell’autore di rendere omaggio alla propria cultura d’origine, prendendo il lettore per mano e raccontandogli con grazia e rispetto la difficile storia dell’Albania nella seconda metà del Novecento.
Qui potete anche ascoltare l' intervista che ha rilasciato alla nostra redazione, dove spiega la genesi della sua opera prima.
Il romanzo di esordio di uno dei più grandi e apprezzati cantautori di oggi. Una galleria di personaggi indimenticabili, su tutti la storia straordinaria indimenticabile di un ragazzo, Kajan, nel cuore dei conflitti del Novecento che drammaticamente somiglia a quanto stiamo vedendo e vivendo anche oggi.
Alla sua prima prova narrativa, forse sarebbe stato facile per Ermal Meta cavarsela con un instant book pieno di foto patinate e frasi motivazionali, dando vita al classico libro che nasce con il solo intento di essere autografato ai firmacopie: non è un mistero che il cantautore possa contare su un seguito appassionato e numeroso. I lupi di Ermal – così si fa chiamare il suo fanbase – sono noti per sostenerlo in ogni suo nuovo progetto, per questo il successo di vendite del libro sarebbe stato indubbio a prescindere dalla sua natura o dal suo livello qualitativo. Ma come nella musica il cantautore non ha mai ricercato il facile tormentone estivo tentando una via più sperimentale e personale, così quando si è trattato di scrivere un libro Ermal Meta non si è tirato indietro di fronte all’opportunità di scrivere un romanzo monumentale, per dimensioni, tematiche e ambizioni.
Una Suite francese che getta luce sulle vicende di un Paese troppo spesso dimenticato dai nostri manuali di storia, il romanzo di Ermal Meta è in grado di spaziare fra generi differenti, andando a intrecciare la Storia con la S maiuscola alle storie individuali dei singoli personaggi.
Primo fra tutti il piccolo Kajan, che all’inizio del romanzo ha sette anni, una grande passione per il pianoforte e tante, troppe domande che gli vorticano in testa.
Dove sono i suoi genitori?
Torneranno mai a casa?
Finirà mai questa guerra?
“La guerra prima è nella mente di pochi, poi in quella di molti, poi dalle menti passa alle mani e alle gambe e da lì si sposta negli occhi. E poi, anche quando finisce, negli occhi rimane. Resta lontano dalla guerra, Kajan, non guardarla mai, è una cosa brutta, io lo so”
In Domani e per sempre, lo spettro della guerra e dei suoi bui strascichi aleggia sul destino dei personaggi, rendendo il primo romanzo di Ermal Meta di una toccante attualità: il male descritto nel libro è dettato da egoismo, rabbia e paura. Non è il male assoluto delle fiabe, ma la semplice meschinità di chi, messo in una condizione di difficoltà, è costretto a pensare prima di tutto a sé stesso.
Eppure, nonostante violenze e tradimenti, Domani e per sempre non è un romanzo pervaso da un luttuoso senso di ineluttabilità: la scintilla di speranza resta viva e resta forte, anche nei momenti più bui.
Così come resta vivo il potere dei due fils rouges del romanzo, la musica e l’amore, spesso metafora l’uno dell’altro: è la musica la base della promessa che Kajan fa al nonno, giurandogli che suonerà per sempre in sua memoria; è la musica l’unico mezzo di comunicazione in grado di unire un piccolo ragazzino albanese e il disertore tedesco Cornelius, perché i due non parlano la stessa lingua e si capiscono solo tramite note e spartiti; è la musica a far incontrare – e innamorare – Kajan ed Elizaveta, complice una galeotta lezione di piano.
Andò verso di lui e senza pensarci gli stampò un bacio sulle labbra. Quella divenne la loro promessa. Perché è così che si fa una promessa, senza dire niente, senza parlare. Una parola te la puoi rimangiare, la puoi tradire, negare, sbagliare, soffocare, la puoi anche cambiare, riscrivere, la puoi dimenticare, ma un gesto no. Il primo bacio no
Una storia e personaggi indimenticabili, non stupisce quindi che un romanzo come Domani e per sempre abbia attirato anche l’attenzione di diversi produttori che a pochi giorni dall’uscita del libro si sono già detti interessati a renderlo una serie tv.
In attesa di scoprire che volto avranno, sul piccolo schermo, Kajan, Cornelius ed Elizaveta, godiamoci le loro avventure tra le pagine del primo, potente romanzo di Ermal Meta.
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