Alberto Fortis è un pittore di ritratti.
Non ci credete? Eppure basta ripercorrere le tappe di una carriera formidabile, per rendersi conto di come la sua abilità nel tratteggiare in punta di pennino o con vigorose pennellate i caratteri e le inclinazioni umane, sia pari solo alla sua disinvoltura nell'inanellare note e ritmi diversi, attingendo a una grandissima cultura musicale.
Questo autore straordinario e interprete sensibile ha regalato al pantheon delle figure memorabili della musica pop italiana una intera galleria di personaggi cui tornare con la mente, grati, ogni volta che si è in cerca di ispirazione o semplicemente si ha voglia di ascoltare una bella storia.
Pensiamo al Vincenzo di Milano e Vincenzo, una delle sue canzoni più celebri, e soffermiamoci un momento sul modo in cui una figura evocata dal nostro via negationis ("non sai decidere", "sei troppo ladro per amare") finisce con l'assurgere a dichiarazione d'amore per una intera città.
Oppure pensiamo a quanto la figura di un suo zio venga trasfigurata poeticamente in un pezzo come La sedia di Lillà, che vogliamo invitarvi a riscoprire nella splendida versione che Fortis ci ha regalato in occasione della intervista realizzata per parlare del suo ultimo singolo Mambo Tango Cha Cha Cha. In piccolo o in grande, si tratta sempre di eroi.
E di eroi Fortis ha voluto parlarci anche quando gli abbiamo chiesto un consiglio di lettura.
I sei anni della Seconda guerra mondiale furono dei veri e propri amplificatori di umanità. Gli orrori della guerra consegnarono il marchio di infamia perenne a esseri meschini e abbietti, che in condizioni normali sarebbero stati solo individui insignificanti, invidiosi, frustrati, arrabbiati con la vita.
Dopo aver abbozzato un sorriso enigmatico al riparo dei suoi proverbiali occhiali da sole, Fortis ha detto forte e chiaro che un libro che ha letto recentemente e che ha lasciato in lui un'impressione profonda è Eroi di Gianfranco D'Amato.
Otto storie di donne e uomini che con coraggio e altruismo hanno lasciato un segno nella storia, recita il sottotitolo, e basterebbe forse questo per capire quali tesori abbia intuito essere sepolti appena oltre la copertina (che ci mostra i due campioni olimpici Jesse Owens e Luz Long mentre - con la spontaneità e la rilassatezza che è propria dei grandi - bypassano ogni possibile divisione razziale o ideologica alle Olimpiadi di Monaco del 1939).
Questo libro tratta le storie di quegli eroi taciuti dalla storia stessa. Si scoprono periodi ed esempi di umanità che dovrebbe essere, ad oggi, una volta e per sempre
Nei sei anni della Seconda guerra mondiale, in un clima di morte e terrore, ci furono donne e uomini che affrontarono situazioni estreme e rischi inimmaginabili, a volte perdendo la vita, in virtù di ideali che andavano oltre l’interesse personale e la propria salvezza.
In questo libro si parla di loro. Storie esemplari, nel senso più proprio del termine: messi sotto pressione dalle circostanze storiche in cui è stato dato loro di vivere, riuscirono a compiere quel che di meglio l'umano poteva esprimere, non lasciandosi travolgere dalla disperazione.
Otto persone che, in luoghi e in modi diversi, fecero delle scelte coraggiose e si comportarono da eroi: una studentessa, un ufficiale nazista, un medico, due campioni dello sport, un agente segreto, un manager, un ufficiale russo.
Ognuno di loro ha lasciato una traccia da seguire con rispetto e ammirazione.
Scommettiamo che da qualche parte, fra i tasti bianchi e neri del pianoforte di Fortis, stia già germogliando una canzone che prende spunto da quelle vicende?
Hai domande, dubbi, proposte? Vuoi uno spiegone? Scrivi alla redazione!
Per poter aggiungere un prodotto al carrello devi essere loggato con un profilo Feltrinelli.
Per poter aggiungere un prodotto alla lista dei desideri devi essere loggato con un profilo Feltrinelli.
Il Prodotto è stato aggiunto al carrello correttamente
Il Prodotto è stato aggiunto alla WishList correttamente