Un libro che parla del libro Cuore, che è un classico che fa parte dell’immaginario di tantissime persone, io sono uno di quelle. Però lo esamina da un altro punto di vista e fa capire come siamo diventati come ci vediamo come ci pensiamo e come forse ci dovremmo pensare noi italiani
Nelle parole di Carlo Lucarelli, intellettuale multiforme e dai mille talenti, leggiamo una grande verità: Cuore come romanzo di formazione nazionale per eccellenza e De Amicis come colui che ha inventato gli italiani. E se questo grande romanzo fosse stato rivisitato da un grande scrittore come Marcello Fois?
Il libro Cuore è un classico che fa parte dell'immaginario di molti, anche se forse non di quello delle nuove generazioni, che l'hanno solamente guardato nella libreria dei propri nonni e genitori. È indiscutibile, però, che il libro di De Amicis abbia spinto intere generazioni di italiani a coltivare forme diverse ma intense di amor patrio.
E di Cuore parla Fois nel suo L'invenzione degli italiani. Con la sua scrittura scorrevole, sempre molto piacevole alla lettura, lo scrittore ci catapulta nell'immaginario deamicisiano donandogli una vividezza straordinaria. Il lettore è così affascinato dalla prosa di Fois, mai banale o scontata, che si trova coinvolto a rileggere Cuore con occhi nuovi, riscoprendone l'attualità
Cuore di Edmondo De Amicis è stato uno dei libri piú letti e piú criticati della nostra letteratura. Oggi purtroppo lo si legge un po' meno, ma dovremmo tornare a farlo, e proprio in virtú della critica che piú spesso gli è stata rivolta: essere buonista. Ma Cuore è davvero un libro buonista? Se anche lo fosse non ci sarebbe nulla di male, anzi. Si tratta infatti dell'unico classico italiano che non sia scaturito da esigenze prettamente letterarie ma da un impegno etico preciso.
Dalle parole di Fois capiamo come il libro di De Amicis sia uno dei più letti e criticati della nostra letteratura, ma anche uno di quei libri che non bisognerebbe mai smettere di leggere per la sua modernità e contemporaneità, anche adesso.
E se in molti hanno criticato Cuore ritenendolo buonista, troppo buonista, Fois pone l'attenzione su quello che De Amicis ha fatto con il suo racconto pedagogico: ha formulato una grammatica essenziale, attraverso cui il popolo italiano si è potuto rappresentare e raccontare come popolo unito, perché solidale.
Istruzione, empatia e amorevolezza, queste le parole chiave che ancora oggi, in un momento di odio, è importante rispolverare e re-imparare. Ed è questa una delle ragioni per cui L'invenzione degli italiani, "scritto benissimo perché Marcello è un maestro", come sostiene Lucarelli, va letto oggi per riscoprire un classico di ogni tempo di ieri.
De Amicis progetta, in vitro, il carattere del nostro popolo eludendo scientificamente tutta una parte non secondaria di quello che, anche, eravamo, e siamo, veramente. Eravamo, e siamo, anche, infantili, egoisti, forcaioli, livorosi. De Amicis ci ha resi, esclusivamente, brava gente
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