La green influencer Elisa Nicoli ci propone consigli di lettura sui temi ambiente, rifiuti, consumi, riduzione impatto ambientale e sociale.
Abbiamo parlato dell'importanza del camminare...
Oggi Elisa Nicoli aggiunge la montagna!
Appassionata sin da piccola, ci ricorda quanto sia importante entrare in contatto con la natura, ed è per questo che propone due libri di narrativa che trattano la relazione tra essere umano e montagna.
Libri densi di emozioni, luoghi, immagini e sensazioni, che non potremmo vivere stando troppo a lungo in città.
La montagna non è solo neve e dirupi, creste, torrenti, laghi, pascoli. La montagna è un modo di vivere la vita. Un passo davanti all'altro, silenzio, tempo e misura. Lo ha imparato Paolo Cognetti, che tra una vetta e una baita ambienta questo potentissimo romanzo. Una storia di amicizia tra due ragazzi – e poi due uomini – così diversi da assomigliarsi, un viaggio avventuroso e spirituale fatto di fughe e tentativi di ritorno, alla continua ricerca di una strada per riconoscersi.
Questo libro ha delle descrizioni dell'ambiente, della montagna, che io non so come faccia. È veramente incredibile, ci entri proprio dentro
Il primo è Le otto montagne di Paolo Cognetti, vincitore del Premio Strega 2017, che ci porta dentro ad una storia di amore per la montagna, di percorso individuale e di amicizia tra due uomini, Pietro e Bruno: il primo, uomo di città che impara ad amare le montagne grazie al padre, e il secondo, nato e cresciuto ai piedi del Monte Rosa e che non conosce altro mondo all'infuori di quello.
Su quali sentieri li porterà questa storia?
Nell'estate del 1894 un bambino di sei anni, Hans Torske, scomparve inspiegabilmente fra i boschi dello Skrim, una regione montuosa nel sud della Norvegia. Oltre un secolo dopo, ossessionato dalla triste e misteriosa vicenda di Hans, il giornalista e scrittore Torbjørn Ekelund decide di organizzare una «spedizione» nella stessa zona con il figlio August, di sette anni. I due si avventurano nella natura selvaggia, trascorrono diverse notti in tenda, scalano la cima dell'imponente monte Styggemann.
Mi piace tantissimo come affrontano la montagna in maniera diversa. Il bambino è scoperta, gioia, gioco, e il padre è senso di responsabilità, paura verso una natura che è totalmente indifferente a quello che noi facciamo
Il secondo libro è Il bambino e la montagna di Torbjørn Ekelund ed è un vero e proprio viaggio di un padre e suo figlio, alla scoperta dei luoghi dove un bambino - nel lontano 1894 - si era perso e non è mai più stato ritrovato. Qui la montagna emerge in tutta la sua potenza: luogo di relazione familiare, di gioco per il bambino e di responsabilità per l'adulto, entrambi però affascinati da un mondo completamente scollegato, dove è la natura a fare da madre.
Il messaggio di Elisa Nicoli è chiaro: leggete questi libri, e avrete talmente voglia di conoscere la natura, da sentire la necessità di tutelarla.
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