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This much I know to be true di Andrew Dominik 

In attesa di rivedere in Italia un concerto di Nick Cave (Arena di Verona, 4 luglio) ecco una nuova straordinaria occasione per capire quali dinamiche siano all’origine della sua arte.

Ce la regala il regista australiano Andrew Dominik con il suo nuovo lavoro This Much I Know to Be True, al cinema nei giorni 23-24-25 maggio.

In parte documentario e in parte performance, è uno sguardo abbagliante sul processo creativo di Nick Cave e Warren Ellis, due musicisti che incrociano quasi trent’anni fa i loro percorsi per non separarsi più.

In misura maggiore rispetto al precedente lungometraggio dedicato a Cave, One More Time with Feeling (2016), che documentava la realizzazione di Skeleton Tree (disco forgiato sulla scia di una tragedia familiare vissuta dal cantante), Dominik stavolta va dritto al cuore della collaborazione con il polistrumentista e produttore Warren Ellis, restituendo qualcosa di intrinsecamente cinematografico ed evocativo, risultato reso possibile dalla magia dei paesaggi sonori creati dal duo.

In This Much I Know to Be True, l’attenzione della telecamera è rivolta a un nuovo capitolo della saga musicale di Cave ed Ellis, colti mentre preparano alcune canzoni degli ultimi due album dell’artista australiano, Ghosteen e Carnage, in vista di un tour nel Regno Unito del 2021.
Le riprese sono effettuate mentre i musicisti provano i brani in un ambiente ampio, sobrio e austero (potrebbe essere un antico magazzino) e ritraggono due artisti di grande carisma che inequivocabilmente vivono per creare musica.

E se tutto questo sembrasse eccessivamente celebrativo (rischio esistente in queste operazioni), si raccomanda invece di prestare attenzione all’ironia presente in alcuni degli interventi che si alternano ai momenti musicali, i cui emergono con chiarezza due figure brillanti, antitetiche ma complementari.

Ad esempio, quando il disciplinato e metodico Nick Cave racconta – tra il divertito e il disperato – di ritenere Warren Ellis un agente del caos al quale è impossibile proporre qualcosa di così semplicemente tradizionale come una canzone: “Quando io e Warren entriamo in una stanza succedono un sacco di cose terribili” ammette il cantautore.

Segue la versione dell’imperturbabile Warren: “C'è qualcosa nella natura stessa di me e Nick che entriamo in una stanza, che porta a qualcosa. Potrebbe non essere sempre buono, ma porta sempre a qualcosa.
È vero che non ho il senso della forma e dell’ordine. Potremo, diciamo, inserirli in un secondo momento”

Da menzionare anche l'apparizione durante le riprese dell’amica e collaboratrice di lunga data Marianne Faithfull, protagonista di uno spassoso scambio di battute con Warren Ellis.

This Much I Know to Be True esplora la profonda amicizia tra Nick Cave e Warren Ellis.
Il film si rivela così un altro momento significativo nel loro viaggio, catturando l'umore e lo spirito dei due mentre si muovono attraverso una nuova fase dell’esistenza.

Ho scoperto che il velo che separa la tua vita ordinata dal disordine è sottilissimo. Questa è la realtà dell’esistenza, alla quale nessuno può sottrarsi. Con il tempo, realizziamo di non avere nessun controllo. Non lo abbiamo mai avuto, non lo avremo mai

Nick Cave

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