Il verso giusto

I libri di poesia di Di Carlo, Domeniconi, Donadio e Donini

Libri Poesie Premio Strega

Il verso giusto

Qual è il verso giusto nel quale leggere una poesia? Forse quello che partendo dal suono costruisca attorno ad esso il senso. O forse quello che asseconda il ritmo della lingua parlata e riesce a trasporne la musica segreta su carta. Ma in fondo, tutti noi che amiamo la poesia sappiamo che qualsiasi verso, fra i tanti che arricchiscono il nostro vocabolario emotivo e ci fanno compagnia nei momenti belli e quelli meno belli, è sempre il verso giusto

Maremosso

Come potrà mai essere la squadra di "Maremosso"? ...beh, sarà una redazione agitata, senza dubbio!
Ma - si sa - dove le acque si muovono, spesso accadono cose interessanti. Eccoci qua, dunque, a parlarvi ogni giorno di idee, storie e nuovi libri che vi terranno compagnia

Come Maremosso, media partner del Premio Strega Poesia, non potevamo non dedicare uno spazio ai libri di poesia candidati a questa prima edizione!

Ogni giorno, trovate le biografie degli autori e le opere con le quali gareggeranno in vista del 19 maggio, data in cui verrà proclamata la cinquina finalista.

Antonello Di Carlo partecipa con Amo ergo sum (Rupe Mutevole)

Scrittore siciliano nato a Palermo, vive a Bologna. Ama la letteratura, la poesia, la filologia, la filosofia, la storia, le lingue e, soprattutto, scrivere. Tra le sue pubblicazioni, Viaggio in Sicilia, Poetiche rapsodie (Silloge poetica), Sicilian journey (prosimetro in lingua inglese), My imaginary american journey (romanzo in lingua inglese), Lirici riverberi (Silloge poetica).

L'autore, di fronte all'eterogeneo svolgersi della vita e al trascorrere inesorabile del tempo, che spesso viene vissuto come bergsoniana durata, si pone soprattutto alla ricerca della verità nella speranza di trovare un senso e un valore che giustifichi l'esistenza, indicandoci anche il sentiero da seguire. Il titolo in latino "Amo... Ergo sum", richiama subito alla memoria del lettore la famosa frase di Cartesio, ma il poeta non trova il fondamento della vita nel cogitare, nel pensare, ma nell'amare, insomma sostituisce alla filosofia, alla metafisica e alla speculativa razionalità l'elemento etico-morale: l'amore. (dalla prefazione di Francesca Luzzio)

Amo ergo sum Di Antonello Di Carlo;

Dai versi di Antonello Di Carlo emerge una condizione esistenziale e una riflessione su alcune problematiche attuali che nel momento stesso in cui il poeta le esplica, determinano interiormente nell’io non solo una liberazione, una catarsi, una barriera difensiva contro le offese che la vita riserva, ma anche il raggiungimento della verità.

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Chiara Domeniconi partecipa con Mani in extasy. In mendacio veritatis. In errore legis (SBS Edizioni)

Classe 1972, è nata a Sassuolo (Modena) e oltre alla scrittura si occupa di gestioni immobiliari. Ha realizzato diverse raccolte di poesie, storie per bambini, con diverse case editrici, (Altromondo, La Rondine, Vertigo Edizioni, LupiEditore). Ha pubblicato Diversamente amabile (2019), Come un chiodo nella carne (2020) e Lacrime nere (2022). Vince il Premio IBS.iT premio “Piazza Nova 2019” per la miglior recensione al libro di Vittorio Feltri Il borghese nel 1°concorso nazionale “Narrativa D’Amore 2019”. Un suo racconto è stato selezionato al concorso letterario “Favole e Fiabe” 2019 e pubblicato nell’omonima antologia “Favole e Fiabe”.

In questo libro il caos prende forma. Si leva la polvere e restano pensieri sciolti e liberi. Seguono il percorso dell'autrice. Un passato di disturbi alimentari gravissimi, internazioni volontari e non. Un presente da combattente, impegnata anche nelle scuole, nel sostegno di chi soffre di DCA e nella propagazione del messaggio.

Mani in extasy. In mendacio veritatis. In errore legis Di Chiara Domeniconi;

Il caos prende forma. Si leva la polvere e restano pensieri sciolti e liberi. Seguono il percorso dell'autrice. Un passato di disturbi alimentari gravissimi, internazioni volontari e non. Un presente da combattente, impegnata anche nelle scuole, nel sostegno di chi soffre di DCA e nella propagazione del messaggio.

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Stanislao Donadio partecipa con Alla radice impura (Apollo Edizioni)

Classe 1957, è nato a Bisignano (CS), dove vive e lavora. Ha pubblicato quattordici raccolte di poesie tra cui: Il cane andaluso - 1984, Il Grano della Vita, Tommaso detto Didimo e altre storie minime - 2016, La Luce del Mondo, Saulo di Tarso e altre storie minime - 2020, Di colorate stelle (o del carteggio finale) - 2023.

La raccolta è suddivisa in quattro sezioni, ognuna delle quali ha un titolo: Alla radice impura, La quadratura del cerchio, Il potere delle ciliegie, Il tessitore delle anguille. La prima sezione dà il titolo all’intera raccolta. L’ordine delle sezioni è quello cronologico; infatti, le poesie coprono il periodo 2012-2015. La raccolta si chiude con una poesia dal timbro robusto, «Poesia dell’altra vita», uno sguardo non più a questi giorni ma a quelli dove il vento più non tira e se c’è la pioggia è pioggia che non dura.

Alla radice impura Di Stanislao Donadio;

"Cerchiamo di vedere insieme com'è strutturato questo libro, la sua morfologia. In quale forma e ordine il poeta ci consegna il suo mondo che, come già detto, non è un insieme di parole ma Vita, Vita come ferita nell'inesistenza, per dirla con Ritsos. La raccolta è suddivisa in quattro sezioni, ognuna delle quali ha un titolo: Alla radice impura, La quadratura del cerchio, Il potere delle ciliegie, Il tessitore delle anguille.

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Paolo Donini partecipa con Tutto è bello (LietoColle)

Classe 1962, ha pubblicato diverse raccolte e racconti tra cui Incipitaria (2005), L’ablazione (2010) La scatola di latta (2019). L’ablazione ha vinto il Premio nazionale Lorenzo Montano, edizione 2010. Scrive articoli per riviste e blog e ha pubblicato numerosi saggi di critica d’arte e di critica letteraria apparsi in cataloghi, libri e riviste.

“Tutto è bello”, dice il figlio dell’autore entrando al parco per giocare; tutto è bello, anche se le giostre sono rotte. E noi, compressi in una stagione nella quale fatichiamo a trovare elementi di bellezza partecipata, sorridiamo e ci commuoviamo davanti alla tenerezza di un padre che prende parte allo stupore del proprio bambino che scopre il mondo, sullo sfondo delle inquietudini contemporanee, davanti all’osservare come sia la forma infantile, che biologicamente ci prosegue, a dare “forma al tempo”. Dopo tanta poesia del figlio alla (ri)scoperta del padre – spesso originata da una separazione mortis causa – leggiamo finalmente un autore che, con proprietà e delicatezza, rovescia il paradigma dirigendo il fascio di luce verso la speranza del poi.

Tutto è bello Di Paolo Donini;

Tutto è bello", dice il figlio dell'autore entrando al parco per giocare; tutto è bello, anche se le giostre sono rotte. E noi, compressi in una stagione nella quale fatichiamo a trovare elementi di bellezza partecipata, sorridiamo e ci commuoviamo davanti alla tenerezza di un padre che prende parte allo stupore del proprio bambino che scopre il mondo.

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