Millefogli

Gialli in cucina

Illustrazione digitale di Elisa Caparesi, 2024, studentessa in Graphic Design, Istituto Pantheon Design & Technology

Illustrazione digitale di Elisa Caparesi, 2024, studentessa in Graphic Design, Istituto Pantheon Design & Technology

Mon Dieu! In questo paese trattate le faccende gastronomiche con un’indifferenza delittuosa…Alla mia età il piacere principale, l’unico piacere rimasto, è il piacere della tavola. Per fortuna ho uno stomaco eccellente…

Agatha Christie, Dopo le esequie

Uno dei libri bestseller delle ultime settimane è l'antologia Cucina in giallo, nella quale prendono vita otto vivaci racconti firmati da alcuni tra i migliori autori di casa Sellerio, che si sono divertiti (e noi con loro) ad insinuare il delitto tra piatti gustosi, ricette misteriose, cene gourmet e cucina casalinga. E la cosa non ci stupisce affatto, perché da sempre il cibo è legato al delitto e costituisce un elemento a volte essenziale, altre più discreto, per lo svolgimento della storia o per la caratterizzazione dei personaggi, che si rivelano a noi attraverso le loro passioni, le loro debolezze e i loro punti di forza, nonché attraverso i gesti ripetuti nella quotidianità che spesso hanno a che fare proprio con il cibo.

Cucina in giallo

La nuova, imperdibile antologia di gialli targata Sellerio: otto storie di delitti firmate da Giménez-Bartlett, Malvaldi, Manzini, Piazzese, Recami, Robecchi, Savatteri, Tanzini

Pensiamo alle abbondanti colazioni preparate dalla signora Hudson e molto apprezzate da Sherlock Holmes; all’amore per i piatti dei bistrot parigini del commissario Maigret, preferibilmente annaffiati da un buon Calvados che, a quanto pare, aiuta a schiarire la mente; alla passione per la cucina del cuoco svizzero Fritz che allieta la vita del buongustaio e collezionista di orchidee Nero Wolfe; alle pietanze gourmet tanto amate dal puntiglioso ed esigente Hercule Poirot o alle deliziose torte e biscotti gustati all’ora del tè dalla geniale Miss Marple.

Il caso del dolce di Natale
Il caso del dolce di Natale Di Agatha Christie;

Una raccolta in sei gustosissime portate: dall'antipasto al dessert, cinque indagini dell'inossidabile Poirot, alle prese con rubini scomparsi, omicidi simulati o reali, inquietanti sogni premonitori e molto altro.

Non possiamo non citare, di contro, gli hard-boiled detective dei gialli americani, duri e puri, da Sam Spade a Philip Marlowe: totalmente disinteressati al cibo, si nutrono per lo più di uova fritte e pancetta, consumate di fretta con caffè nero, sigarette e l'immancabile whiskey, che buttano giù a qualunque ora del giorno e della notte cercando sul fondo del bicchiere l’oblio ai loro guai e la soluzione dei crimini su cui indagano. Ma, dopotutto, anche l'assenza di cibo è un indicatore validissimo che ce ne mostra meglio il carattere e ce li fa conoscere in tutte le loro luci e ombre.

Arrivando a tempi più recenti, è evidente quanto la passione per il cibo sia del tutto esplosa nei romanzi gialli, come del resto un po’ ovunque. Pensiamo, ad esempio, a Pepe Carvalho che si diletta a preparare elaborate pietanze in cucina quasi quanto a risolvere casi, o al nostro commissario Montalbano che si perde nei piaceri dei piatti consumati nella trattoria da Calogero o nella comodità di casa sua, grazie alle doti di ottima cuoca della sua cameriera Adelina.

Gli arancini di Montalbano
Gli arancini di Montalbano Di Andrea Camilleri;

Venti racconti pubblicati per la prima volta nel 1999, venti storie di felice invenzione dove il lettore rimarrà deliziato da un Montalbano «delle origini» e dove i comprimari possono diventare protagonisti (Catarella, ad esempio, risolve un caso).

Oltre a contribuire alla caratterizzazione dei detective e dei personaggi principali dei romanzi gialli, però, il cibo è spesso funzionale alla storia stessa. Infatti molti delitti sono perpetrati trasformando il cibo in veicolo di veleni letali, che mescolati a bevande o pietanze vengono somministrati al malcapitato di turno per freddarlo in modo silenzioso e inesorabile. Un'arma del delitto, dunque, a volte perfetta. Come nel noto racconto di Roald Dahl Lamb to the slaughter, in cui un cosciotto d’agnello surgelato viene calato dalla moglie tradita sulla testa del marito fedifrago causandone la morte, per poi essere gustato dai poliziotti accorsi per le indagini. Un modo impeccabile di eliminare le prove!

Insomma, cibo e gialli sono davvero legati a doppio filo ed, entrambi, molto di moda. Tanto che, in particolare negli Stati Uniti, fioriscono ormai da alcuni anni i cosiddetti culinary mysteries, dai titoli evocativi e trame in cui il delitto corre tra i fornelli. Se il genere vi intriga e vi dilettate a leggere in inglese, vi consigliamo i romanzi di Joanne Fluke, regina di questo genere che troverete alquanto spassoso. Oppure quelli della scrittrice tedesca Brigitte Glaser, iniziando da Delitto al pepe rosa.

Chiudiamo lasciandovi un paio di ricette tratte da due antologie edite da Il Leone Verde, Il delitto è servito. I menù di Agatha Christie e I segreti della tavola di Montalbano. Le ricette di Andrea Camilleri: insieme ad altri della collana, sono senza dubbio da non perdere per gli amanti dei gialli e della cucina.

FRITTELLE DI NOCI

Ricetta tratta dal libro Il delitto è servito. I menù di Agatha Christie, Maurizio Gelatti - Il Leone Verde, 2021

 

"Eravamo intanto giunti a casa mia e mi sentii in dovere di invitare Poirot a colazione, avvertendolo però che si doveva accontentare di quel poco che si era preparato per noi. Pensai di fare piacere a Caroline, ma è molto difficile accontentare le donne. Noi avremmo dovuto mangiare costate, ma due costate messe in tavola davanti a tre persone provocano un certo imbarazzo.  Ma Caroline raramente si perde d’animo. Mentendo spudoratamente, spiegò a Poirot che nonostante le ironie di James, si era messa a dieta vegetariana. Decantò le delizie delle frittelle di noi (che sono sicuro non conosceva affatto) e mangiò un crostino di formaggio fuso, specialità del Galles, con gusto e con frequenti osservazioni sui pericoli della carne."

Agatha Christie, L’assassinio di Roger Ackroyd

 

200 g di farina
70 g di burro
4 uova
½ litro di latte
50 g di zucchero
100 g di gherigli di noci
1 bustina di zucchero vanigliato
Olio per friggere

 

Mettete la farina in una terrina, unite i tuorli d’uovo mescolando con la forchetta. Sciogliete lo zucchero nel latte e aggiungetelo a poco a poco all’impasto. Fate sciogliere a lieve calore il burro e unitelo agli altri ingredienti. Lavorateli con il cucchiaio di legno, tanto da ottenere una pastella fluida e omogenea che lascerete riposare in un luogo tiepido per un’ora circa.

Al momento di preparare le frittelle, aggiungete le noci private della pellicina e grossolanamente tritate e, con delicatezza, gli albumi montati a neve molto soda. Fate scaldare bene l’olio in una larga padella e versatevi a cucchiaiate il composto, voltando le frittelle affinché risultino dorate dalle due parti. Vanno servite caldissime, cosparse con lo zucchero vanigliato.

PASTA 'NCASCIATA

Ricetta tratta da I segreti della tavola di Montalbano. Le ricette di Andrea Camilleri, Stefania Campo - Il Leone Verde, 2021

 

"Andò a casa, si mise il costume da bagno, fece una nuotata lunghissima, rientrò, s'asciugò, non si rivestì, nel frigorifero non c'era niente, nel forno troneggiava una teglia con quattro enormi porzioni di pasta 'ncasciata, piatto degno dell'Olimpo, se ne mangiò due porzioni, rimise la teglia nel forno, puntò la sveglia, dormì piombigno per un'ora..."

Andrea Camilleri, Il cane di terracotta

600 g di magliette di maccheroncino
200 g di tuma o caciocavallo fresco
200 g di carne trita
50 g di mortadella o salame
2 uova sode
4 melanzane 100 g di pecorino grattugiato
Salsa di pomodoro
Mezzo bicchiere di vino bianco
Pangrattato
Basilico
Olio d’oliva

 

Tagliate le melanzane a fette e friggetele dopo averle tenute per un’ora in acqua e sale. Nel frattempo soffriggete il trito di carne in un tegame con abbondante olio d’oliva, sfumate col vino e completate la cottura aggiungendo qualche cucchiaio di salsa di pomodoro. Lessate la pasta, scolatela al dente e conditela in una zuppiera con la salsa di pomodoro. Prendete una teglia ben unta e spolverata di pangrattato e versatevi le magliette, alternandole a strati con la carne tritata, le melanzane fritte, il formaggio grattugiato, il basilico, le uova sode, la tuma e il salame tagliati a fette. Completate l’ultimo strato di pasta con le melanzane, la salsa e molto pecorino. Passate le lasagne nel forno caldo per circa 20 minuti: il cacio, sciogliendosi formerà una leggera crosta dorata (da cui il nome ‘ncasciata)

Gialli, noir e ricette

Il delitto è servito. I menù di Agatha Christie

Di Maurizio Gelatti | Il Leone Verde, 2021

A tavola con Maigret. Intrighi e intingoli

Di Guido Guidi Guerrera | Il Leone Verde, 2007

Cucina spagnola. Con le divagazioni culinarie di Pepe Carvalho

Di Manuel Vázquez Montalbán | Gribaudo, 2012

Il Re del gelato

Di Cristina Cassar Scalia | Einaudi, 2023

Il caso del dolce di Natale

Di Agatha Christie | Mondadori, 2020

Gli arancini di Montalbano

Di Andrea Camilleri | Sellerio Editore Palermo, 2018

Il grande sonno

Di Raymond Chandler | Adelphi, 2019

Il gusto di uccidere

Di Hanna E. Lindberg | Longanesi, 2019

Cinnamon Roll Murder

Di Joanne Fluke | Kensington Publishing, 2023

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