Fu in quel momento che il profumo di tiglio mi avvolse, inaspettato e violento come solo in piena estate poteva essere
A parlarci così del penetrante profumo dei tigli è Ornella Protopapa nel suo All’ombra del vecchio tiglio, romanzo ambientato nella magica terra d’Otranto che ha sullo sfondo la splendida campagna salentina, dove un tiglio secolare, con la magia del suo profumo, accompagna le vicende dei personaggi.
Il vecchio tiglio, con la sua possente presenza, mi portava verso l’elemento terra, congiunto e intrecciato alle sue forti radici, pronte a nutrirsi dei suoi umori. L’albero – che per tanti mesi aveva accompagnato le mie giornate ascoltando i miei pensieri più intimi – mi stava indicando la strada: le radici rappresentavano solide basi per una vita nuova, fatta di essenza, di amore e di cose semplici ma allo stesso tempo totalizzanti
Salento, terra di sole e mare, intreccio profondo di sacro e profano. È qui, nella magica terra d'Otranto che la protagonista comincia una ricerca interiore che la aiuterà a scoprire le sue vere origini. La ricerca della vera essenza traccerà un percorso fatto di emozioni lievi e delicate ma a tratti forti e sconvolgenti. Sullo sfondo della campagna salentina, un tiglio secolare accompagnerà, con la magia del suo profumo, le vicende dei personaggi.
Longevo, possente e altissimo, il tiglio (Tilia cordata) è una pianta di grandi dimensioni che cresce nei boschi fino ai 1.600 m di altitudine. I suoi fiori giallognoli si raccolgono all’inizio dell’estate, al mattino, man mano che sbocciano: si possono far essiccare all’ombra, all’aria aperta, ritirandoli di notte. E una volta che si sono seccati, si conservano in vasetti di vetro.
Il tiglio è una pianta meteorologica: i suoi fiori diventano particolarmente profumati all’avvicinarsi di perturbazioni e le api scelgono proprio quel momento per correre a sciami a suggere il loro dolcissimo nettare.
Albero sacro presso le antiche popolazioni germaniche, il tiglio è alla base di molte ispirazioni letterarie ed evocazioni musicali del mondo tedesco: la presenza magica del tiglio (Linde) è ripresa, per esempio, da Goethe nel Faust ma anche da Richard Wagner nel suo Tristan und Isolde.
Sul fronte del benessere, il tiglio è uno dei tranquillanti vegetali più apprezzati. Ce lo conferma un dolce ricordo dello scrittore Mario Rigoni Stern presente in Arboreto salvatico, una raccolta di racconti densi di aneddoti personali, dedicati ciascuno a una pianta diversa.
Nelle sere d’inverno, dopo cena o prima di coricarmi, una tazza di infuso di fiori di tiglio con un cucchiaio di miele di salvia delle isole dalmate è un’ottima bevanda che concilia il sonno e agevola la respirazione.
Il tiglio aiuta anche a combattere la tosse e libera le vie respiratorie. Inoltre, assorbe le fermentazioni intestinali e cura le febbri reumatiche, abbassa la pressione arteriosa ed è un efficace vasodilatatore. Calma scottature e arrossamenti della pelle, lenisce le infiammazioni degli occhi ed è utile nella cura della cellulite. Viene utilizzato inoltre nelle manifestazioni psicosomatiche, soprattutto in relazione a forte stress.
Posizionato negli armadi o nei cassetti, il fiore di tiglio profuma la biancheria.
Curiosità: il miele di tiglio ha un’azione antinfiammatoria delle vie respiratorie e aiuta a combattere il raffreddore. Sono note le sue proprietà rilassanti e sedative generali e viene utilizzato in numerosi decotti alle erbe medicinali per la sua azione espettorante, calmante e sedativa sull’emicrania.
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