L’editoria scientifica è in Italia piuttosto vivace e, se si vuole capire meglio che cosa accadrà nel futuro al nostro Paese e, più in generale, al nostro Pianeta, vale la sempre la pena fare un giro tra gli scaffali di saggistica dedicati alla scienza. Molti affezionati lettori, però, si lamentano spesso che il reparto “Scienza” delle librerie è scarno, oppure che mescola libri di scienza con libri che sostengono teorie antiscientifiche, per non parlare del settore medico, nel quale dominano le medicine alternative e i rimedi fai da te.
Per selezionare le proprie letture tematiche e incontrare di persona gli autori ci sono però i numerosi festival scientifici che, con la bella stagione, riempiono le piazze di tutta Italia.
L’autrice di questa rubrica è la coordinatrice scientifica di uno dei più grandi e apprezzati festival scientifici, il CicapFest, organizzato dal Cicap (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze), che si svolge quest’anno a Padova dal 3 al 5 giugno prossimo. (Qui potete leggere la nostra news relativa al Festival)
Il CicapFest ha da sempre un’attenzione particolare nei confronti degli autori di libri di scienza, con lo scopo di presentare ai partecipanti quella che, secondo i curatori, è la migliore produzione del settore e, con essa, i personaggi più interessanti. Il tema conduttore dell’edizione 2022 è “La scienza del mondo che verrà: dai sogni della fantascienza alle sfide del futuro, quale domani ci attende?”.
Chi viene a Padova in quei giorni potrà, per esempio, incontrare Julia Galef, co-fondatrice del Center for Applied Rationality di Berkeley, in California, autrice di Esploratori e soldati. Vedere le cose come sono e non come le vorremmo, in cui ci racconta come gli esseri umani tendono a vedere quello che vogliono vedere e a difendere a tutti i costi le proprie convinzioni, secondo la cosiddetta mentalità del soldato, confortevole ma non razionale. Secondo Galef, dovremmo adottare la mentalità dell’esploratore, per sondare il territorio e tornare con una mappa il più accurata possibile, a prescindere da ciò che speriamo di trovare.
Gli esseri umani tendono a vedere quello che vogliono vedere e a difendere a tutti i costi le proprie convinzioni: è la mentalità da soldato. Che forse ci conforta, ma non ci fa comprendere lucidamente il mondo. in "Esploratori e soldati" Julia Galef ci presenta un altro approccio, incentrato sul vedere le cose come sono e non come le vorremmo: una mentalità da esploratore che ci spinge a uscire dalle nostre zone di comfort, sondare il territorio e tornare con una mappa il più accurata possibile, a prescindere da ciò che si spera di trovare.
Di strategie di pensiero e, soprattutto, di fantascienza e macchine pensante, lette attraverso la lente della filosofia, parlerà Susan Schneider, fondatrice del Center for the Future Mind alla Florida Atlantic University e autrice di Artificial you – L’intelligenza artificiale e il futuro della tua mente Si tratta di un tema essenziale per il futuro, di cui tratterà anche l’esperto di etica delle tecnologie Luciano Floridi che presenterà “Etica dell’intelligenza artificiale – Sviluppi, opportunità e sfide”
"Artificial you" si muove tra ipotesi audaci e scenari futuri, ispirandosi alle ricerche più avanzate, per tracciare una mappa delle promesse e dei potenziali pericoli che il domani ci riserva e spingerci a interrogarci sulla natura profonda della nostra identità.
Con Luca Savarino, filosofo, parleremo invece di La salute nel mondo – Ambiente, società, pandemie, un dialogo tra un filosofo (Savarino stesso) e un epidemiologo (il co-autore Paolo Vineis) che mette in luce quanto stretta sia diventata la relazione tra la salute umana e quella del Pianeta: se vogliamo un futuro in salute, dobbiamo pensare in modo globale a ciò che va preservato e protetto, sia sul piano ambientale che sul piano sociale.
La salute degli uomini e quella del pianeta oggi sono più intrecciate che mai. Il clima, la crisi ambientale, le regole della politica e i dilemmi dell’etica sono nomi diversi per lo stesso problema. E a un problema globale deve corrispondere una risposta globale.
Un tema che caratterizza anche il libro di Luigi Ferrajoli, giurista, che interverrà al CicapFest per parlare di Per una costituzione della Terra, l’umanità al bivio), appassionato pamphlet a sostegno di un’idea giuridica (una Costituzione che valga per tutto il Pianeta), tutt’altro che utopistica e che dovrebbe permetterci di affrontare con gli strumenti giusti il riscaldamento climatico, il pericolo di conflitti nucleari, le disuguaglianze, la morte di milioni di persone ogni anno per mancanza di alimentazione di base e di farmaci salvavita e le centinaia di migliaia di migranti in fuga che segnano il nostro orizzonte presente e futuro.
Una Costituzione della Terra è diversa da tutte le altre carte costituzionali, perché deve rispondere a problemi globali sconosciuti in altre epoche, e tutelare nuovi diritti e nuovi beni vitali contro nuove aggressioni, in passato impensabili. Non è un'utopia. È l'unica strada per salvare il pianeta.
Chi apprezza la divulgazione classica potrà ascoltare il giornalista scientifico Piero Bianucci discutere del suo libro Creativi si nasce o si diventa), mentre Carlo Barbante parlerà dei segreti dei ghiacci raccontati anche in Scritto nel ghiaccio – Viaggio nel clima che cambia.
Come sempre il Cicap dedicherà ampio spazio ai problemi legati all’infodemia (con Armando Massarenti e Antonietta Mira, autori di La pandemia dei dati e alla selezione delle fonti (con Roberta Villa che parlerà di false notizie in ambito medico raccontate anche in Dottore, ma è vero che…?
Non mancherà uno sguardo all’attualità e alle radici comuni della disinformazione sui vaccini e sulla guerra tra Russia e Ucraina: se ne parlerà con la giornalista dell’Avvenire Marta Ottaviani, autrice di Brigate russe – La guerra occulta del Cremlino tra troll e hacker
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