Come Maremosso, media partner del Premio Strega Poesia, non potevamo non dedicare uno spazio ai libri di poesia candidati a questa prima edizione!
Ogni giorno, trovate le biografie degli autori e le opere con le quali gareggeranno in vista del 19 maggio, data in cui verrà proclamata la cinquina finalista.
Gabriella Montanari partecipa con Plagiarsi addosso (Il Convivio)
Italo-francese, laureata in Lettere Moderne all’Università di Bologna e diplomata in Pittura presso la Scuola di Arti Ornamentali San Giacomo di Roma, è poeta, scrittrice e artista. Ha esordito in poesia nel 2012 con Oltraggio all'ipocrisia. Tra gli altri, Abbecedario di una ex buona a nulla (2015) e Si chiude a sé (2016).
Una poesia fatta di immagini, di strutture sinestetiche, di colori, di melodie, di emozioni che pulsano in ogni pagina e di riflessioni che scandagliano quanto è possibile dell’uomo e del mondo. Questa, in parte, è la prima sensazione che si prova dopo la lettura di Plagiarsi addosso. Ma non è verosimile fare tutto ciò attraverso un codice 'convenzionale'. C’è in Gabriella Montanari una sapienza della scrittura e della commistione lemmatica. Una voce originale che possiede la rara capacità di plasmare il magma della lingua e di riappropriarsi della realtà.
Una poesia fatta di immagini, di strutture sinestetiche, di colori, di melodie, di emozioni che pulsano in ogni pagina e di riflessioni che scandagliano quanto è possibile dell'uomo e del mondo. Questa, in parte, è la prima sensazione che si prova dopo la lettura di "Plagiarsi addosso".
Gianni Montieri partecipa con Ampi margini (LiberAria Editrice)
Vive a Venezia e ha pubblicato Le cose imperfette e Andrés Iniesta, come una danza. Scrive per Doppiozero, minima&moralia, Huffpost e altri. È redattore della rivista bilingue The Florence Review.
I versi raccontano di Sud, di adolescenza, di affetti, di cose che non si dimenticano, di morte, di infanzia, di posti in cui era vietato sognare. Sono testi che hanno a che fare con i ritorni: come si ritorna, come si riconosce il luogo, come si fa pace con i nostri passati. Poesie che tentano qualche domanda senza trovare risposta. Gianni Montieri porta a termine un lavoro e un viaggio, dalla periferia di Napoli a quella di San Paolo, passando da Milano, attraversando il muro di Berlino fino all'acqua di Venezia, e nel vagone prende posto il perdono e si conversa dell'aver cura di tutto, di ciò che è stato, di ciò che abbiamo imparato, di ciò che abbiamo perduto, di chi si ama, dei giorni a venire.
I versi di Ampi margini raccontano di Sud, di adolescenza, di affetti, di cose che non si dimenticano, di morte, di infanzia, di posti in cui era vietato sognare. Sono testi che hanno a che fare con i ritorni: come si ritorna, come si riconosce il luogo, come si fa pace con i nostri passati.
Sabrina Morelli partecipa con Un attimo di vita (PandiLettere)
Nata e cresciuta a Roma, ha conseguito studi classici e giuridici. Dopo la perdita del padre e la malattia del marito ha iniziato a scrivere poesie, pensieri, riflessioni e nel 2019 esordisce con i suoi componimenti poetici sulla sua pagina Facebook. Invitata da gruppi poetici e vincitrice di premi letterari, è amministratrice del gruppo "L'isola della poesia".
Una silloge dedicata alla sofferenza dei malati di cancro, perché la condivisione del dolore è un sostegno in più a chi non crede ci sia un altro domani. Un raggio di luce per chi non ha più speranza e un invito rivolto a tutti a "guardare viso, occhi, sorriso, lacrime, ascoltare urla, grida, frasi e richieste, non stancarsi mai, non piegarsi o retrocedere dinnanzi a quei passi lenti, quelle mani tremolanti, quei corpi martoriati dalle terapie, che se da una parte ti curano, dall'altra ti sconvolgono quella che forse si può ancora chiamare vita".
Una silloge dedicata alla sofferenza dei malati di cancro, perché la condivisione del dolore è un sostegno in più a chi non crede ci sia un altro domani.
Rita Muscardin partecipa con Ascoltavo il mare piangere con me (CESVOL Umbria Editore)
Nata a Genova, vive a Savona con suo marito e una compagnia di quattro zampe incontrati per caso. L'amore per la natura e per gli animali, la passione per il mare (ha conseguito la patente nautica per la navigazione a motore entro le dodici miglia) e per la scrittura sono parte fondamentale del suo percorso di un viaggio che la porta sempre dove batte forte il cuore.
In un percorso dirompente, dove il dramma è protagonista e forti emozioni tratteggiano il complesso cammino umano, viene descritto con toni delicati il pianto universale dove nel “tempo sospeso la tua assenza è nebbia fitta che avvolge l’anima nuda”. Si snoda, con tinte eleganti, la storia che travolge il dolore nella speranza di un incontro che evoca nel respiro un panismo etereo pianto.” Il mare è sempre presente nelle liriche di Rita Muscardin, come a dimostrare non solo una parte preziosa della sua terra natale, ma una forza vitale nel mondo, legata al respiro della terra e della sua umanità.
Ascoltavo il mare piangere con me
L’amore per la natura e per gli animali, la passione per il mare e per la scrittura. Vincitrice Gens Vibia Premio Letterario Nazionale Edizione 2021
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