Come Maremosso, media partner del Premio Strega Poesia, non potevamo non dedicare uno spazio ai libri di poesia candidati a questa prima edizione!
Ogni giorno, trovate le biografie degli autori e le opere con le quali gareggeranno in vista del 19 maggio, data in cui verrà proclamata la cinquina finalista.
Francesco Nigri partecipa con Il segreto di Ebe (Gruppo Albatros Il Filo)
Inizia a comporre poesie all’età di tredici anni. A vent’anni pubblica il suo primo libro di poesia: Primi vagiti, Editrice Albatros. Risulta così vincitore di diversi Premi Letterari nazionali ed internazionali. Tra le varie pubblicazioni: SHEMEN Unta d’amore per me (2010) e SHEMEN Il tesoro delle Janas (2011). Possiede un blog e sui Social è il Poeta dell'Amore.
Una silloge che cerca di andare oltre i limiti del nostro linguaggio per riuscire a esprimere pienamente la conoscenza, il sentire, il percepire del poeta, il proprio mondo interiore. Francesco Nigri, mostrando coraggio e generosità, ma anche un'abile perizia linguistica, riesce a dar vita a una sua lingua che diventa lingua della sua poesia. Ecco allora che i suoi versi, proprio per affermare il loro essere svincolati da ogni regola, si muovono in assoluta libertà, lasciando spazio prevalentemente alla musicalità generata dalla lettura.
"Il segreto di Ebe" è una silloge che cerca di andare oltre i limiti del nostro linguaggio per riuscire a esprimere pienamente la conoscenza, il sentire, il percepire del poeta, il proprio mondo interiore. Francesco Nigri riesce a dar vita a una sua lingua che diventa lingua della sua poesia.
Aldo Nove partecipa con Sonetti del giorno di quarzo (Einaudi)
Classe 1967, è nato a Viggiù (VA). Tra i suoi libri di poesia pubblicati da Einaudi: Nelle galassie oggi come oggi. Covers (2001), A schemi di costellazioni (2010), Poemetti della sera (2020). Da Crocetti ha pubblicato Fuoco su Babilonia! (2003). Tra i libri che lo hanno fatto conoscere come narratore: Woobinda e altre storie senza lieto fine (1996) e Superwoobinda e Il professore di Viggiù (2018).
Questi 350 sonetti, metricamente precisi ma assolutamente moderni per linguaggio e cadenze, sono un'autobiografia intellettuale in forma di canzoniere, con tutti i riferimenti e gli omaggi ai maestri e agli amici, ma anche un percorso esistenziale a dir poco complicato. È anche, se non soprattutto, un libro politico che sa trasformare la disperazione individuale in invettiva contro i sistemi economici, sociali, culturali. Non manca il ripensamento sul proprio percorso di scrittore, sugli errori e i compromessi effettuati, tutti pagati in prima persona. La raccolta diventa una sorta di testamento, non solo del poeta, ma della poesia italiana.
Questi 350 sonetti, metricamente precisi ma assolutamente moderni per linguaggio e cadenze, costituiscono un libro che già per le dimensioni e per le scelte formali si caratterizza come abnorme rispetto alla media delle raccolte di poesia contemporanea, come una sorta di mostro virtuosistico sotto il quale non sarà difficile rinvenire un incandescente nucleo di disperazione.
Elena Opromolla partecipa con Olena (Ass. Multimage)
Classe 1959, è nata a Napoli ed è docente nelle scuole di ogni ordine e grado. Ha pubblicato con la Multimage il libro Oltre la fiaba. Autrice di due prefazioni ai libri: Tabù di Sergej Roic e Coincidenze di Alberto Magrin, pubblica altresì due articoli su “Il Mattino” e su “Repubblica” per i quali vince due premi internazionali di poesia e di letteratura “Nuove Lettere”, assegnati dall’Istituto Italiano di Cultura.
Quando la poesia epura l'anima dal dolore, dall'amarezza, dalla rabbia... e li trasforma in strumenti di bellezza, in espressione lirica, altissima e irripetibile. La poesia si delinea simbolicamente come respiro dell'anima, che può trasformarsi anche in un percorso di liberazione e catarsi. L'autrice si racconta in versi e libera energia psichica proveniente da alcuni ricordi, emozioni e sentimenti dolorosi e non. La poesia diventa così espressione creativa del sé.
Quando la poesia epura l'anima dal dolore, dall'amarezza, dalla rabbia... e li trasforma in strumenti di bellezza, in espressione lirica, altissima e irripetibile. La poesia si delinea simbolicamente come respiro dell'anima, che può trasformarsi anche in un percorso di liberazione e catarsi.
Maria Rita Parsi partecipa con Per rivedermi ancora (Pagine)
Psicoterapeuta, psicopedagogista, saggista, docente universitaria, scrittrice, editorialista, ha raccolto in questo volume 58 poesie che arrivano al cuore e alla testa del lettore, capaci dismuovere l’anima come di indurre a ragionamenti e riflessioni importanti.
L’infanzia è attesa di eventi luminosi, eroici, lieti, santi e belli. Se l’infanzia di un bambino è stata buia, triste, grigia, spaventata, nessun drago, fantasma o mostro, all’improvviso sconfitto, nessuna luce, il bambino diventa adulto. Ma dentro di lui, quel bambino aspetta, murato nel semi sonno dell’attesa. Aspetta che l’infanzia sia magica, eroica, bella e santa. Bisogna illuminare l’infanzia per farlo crescere. Alcune di queste poesie sono state scritte da una Maria Rita Parsi bambina e adolescente e già in questi versi viene fuori la capacità di leggere e interpretare la realtà con occhi curiosi e attenti.
Per rivedermi ancora
L’infanzia è attesa di eventi luminosi, eroici, lieti, santi e belli. Se l’infanzia di un bambino è stata buia, triste, grigia, spaventata, nessun drago, fantasma o mostro, all’improvviso sconfitto, nessuna luce, il bambino diventa adulto. Ma dentro di lui, quel bambino aspetta, murato nel semi sonno dell’attesa. Aspetta che l’infanzia sia magica, eroica, bella e santa. Bisogna illuminare l’infanzia per farlo crescere.
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