Il verso giusto

I libri di poesia di Voce, Vocich e Zironi

Come Maremosso, media partner del Premio Strega Poesia, non potevamo non dedicare uno spazio ai libri di poesia candidati a questa prima edizione!

Ogni giorno, trovate le biografie degli autori e le opere con le quali gareggeranno in vista del 19 maggio, data in cui verrà proclamata la cinquina finalista.

Lello Voce partecipa con Razos (La nave di Teseo)

Classe 1957, è poeta, scrittore e performer ed è stato tra i fondatori del Gruppo 93 e della rivista Baldus. È uno dei pionieri europei della spoken music ed ha introdotto in Italia il Poetry Slam. Tra le sue opere: Il Cristo elettrico (2006), Piccola cucina cannibale (2011) e Il fiore inverso (2016).

Le Razos di Lello Voce nascono dal desiderio di esplorare un territorio per lui inedito, lontano dalla spoken poetry di cui è uno dei massimi esponenti europei, per addentrarsi invece in una riflessione sulla parola e sulla stratificazione del testo poetico. Rifacendosi alla tradizione delle razòs medievali – brevi componimenti in prosa di epoca trobadorica che illustravano le ragioni, lo scopo e le istruzioni di esecuzione della poesia che faceva loro seguito – Voce costruisce un libro silenzioso: un libro di poesia senza poesie. Proprio quando sembra scomparire, senza lasciare più traccia, essa riaffiora, però, in un’appendice di Madrigali dal formalismo perfettamente compiuto.

Razos
Razos Di Lello Voce;

Le Razos di Lello Voce nascono dal desiderio di esplorare un territorio per lui inedito, lontano dalla spoken poetry di cui è uno dei massimi esponenti europei, per addentrarsi invece in una riflessione sulla parola e sulla stratificazione del testo poetico.

Viola Vocich partecipa con Orgasm (Terre Blu)

Classe 1977, nasce in Calabria. Nella sua vita ha fatto molte cose, tutte molto diverse tra loro, senza mai immaginare di iniziare a scrivere. Solo recentemente, con lo pseudonimo Viola Vocich, si è dedicata alla scrittura di brevi poesie erotiche che hanno dato corpo al suo primo libro: Orgasmo, edito da Terre Blu. 

Si scrive col corpo e Viola non ha bisogno di ricordarcelo con proclami retorici, ma ci mette direttamente a contatto con gli umori di un corpo infiammato dal desiderio. Mentre leggiamo entriamo subito in intimità con questa scrittura senza umidità, senza aloni. Viola ama e conosce benissimo molti luoghi dell'amore, a cominciare da quello che possiamo raggiungere con le parole. Sulla sua pagina la salute etica e il desiderio più spudorato si intrecciano meravigliosamente. Un po' Catullo, un po' Etty Hillesum. Detto altrimenti: una poesia e una poetessa che non avevamo ed ora sono qui ad arricchire il nostro paesaggio letterario. (Franco Arminio)

Orgasmo

Viola Vocich | Terre Blu

Viola Vocich è la poetessa che ci mancava. Le sue poesie parlano di sesso e di recriminazioni sul sesso che manca. In un certo senso la sua scrittura si contrappone al poetico, ma senza lacerare la lingua, senza spintonarla da nessuna parte.

Claudia Zironi partecipa con Tratteggi friulani (Qudulibri)

Bolognese, scrive da sempre e opera dal 2012 nel mondo della diffusione culturale con l’associazione Versante Ripido della quale è uno dei fondatori e Presidente. Tratteggi friulani è il nono dei libri che ha pubblicato, tra i quali nel 2014. Nel 2019 è uscita l’antologia a cura di Sonia Caporossi: Claudia Zironi - Diradare l’ombra, antologia di critica e testi (2012-2019).

Claudia Zironi si affaccia felicemente alla prosa poetica, e non è la prima volta, donandoci una scrittura che con l’immagine e le intense fotografie di Beny Benedetto Kosic, va a ricreare un dialogo in cui il contrappunto di testo e paratesto risulta perfettamente e simmetricamente scandito senza alcun cenno di didascalia. Una narrazione fluente che si sofferma sui luoghi. Poeta di penna veloce, Zironi ci accompagna in un viaggio in Friuli Venezia Giulia, regione colma di suggestioni che lei sa cogliere con uno sguardo impressionista, esaltando di questa accezione stilistica l’istantaneità e il movimento, affondandolo nel tempo e nello spazio en plein air.

Tratteggi friulani
Tratteggi friulani Di Claudia Zironi;

“L’uomo potrebb’esser poeta caldissimo in prosa, senza veruna sconvenienza assoluta; e quella prosa, che sarebbe poesia, potrebbe senza nessuna sconvenienza assumere interissimamente il linguaggio il modo e tutti i possibili caratteri del poeta.”

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