Tra i settori all’interno dell’area ragazzi, se dobbiamo essere onesti, quello dedicato agli albi illustrati più di tutti affascina e appassiona molti librai. Almeno, per me è così. Kveta Pacovska, autrice incredibile, diceva che gli albi illustrati sono la prima galleria d’arte che un bambino frequenta e non posso non darle ragione. A tutti gli effetti, di fronte a certi albi si ha la sensazione di avere tra le mani opere complete, che coniugano alla perfezione il messaggio scritto e il tratto grafico.
Da qualche anno a questa parte, si sono affacciate sul mercato nuove case editrici che hanno portato sugli scaffali delle librerie una quantità notevole di opere, autori e illustratori, tanto che spesso mi trovo a desiderare degli scaffali magici che, all’occorrenza, si ingrandiscano per accogliere tutti i libri che mi piacciono.
Se è vero che l’albo illustrato è un genere che supera ogni barriera d’età, tanto che più e più voci autorevoli ne consigliano la lettura da zero a 99 anni, è anche vero che spesso l’albo illustrato viene pensato e proposto per bimbi che sono in fascia prescolare, in una fase della loro vita in cui la lettura è un momento condiviso, di grande impatto anche emotivo. Sono attimi dedicati esclusivamente al piccolo uditore, magari dopo un’intera giornata di assenza per il lavoro e per i mille impegni quotidiani. Sono attimi di vicinanza importanti e non dimentichiamo che il potere delle storie è quello di scavare un buchino nel nostro cuore, accoccolarsi e tenerci compagnia a lungo. La lettura da parte di un adulto è certamente un piacere, ma è anche un atto di cura del bambino, l’occasione per affrontare – attraverso una storia – temi e momenti cruciali nello sviluppo emotivo e cognitivo dei più piccoli. Per questo spesso gli adulti si trovano smarriti davanti allo scaffale e, cercando il nostro aiuto, ci dicono che non sanno come scegliere. Il loro desiderio è selezionare il libro migliore e il nostro compito è dare sostegno e consigli.
Proviamo a fare qualche considerazione per capire come muoverci.
L’albo illustrato, come accennavamo prima, è un libro che parla due lingue. Una che viene decodificata dall’adulto, l’altra che è da subito leggibile anche dai piccoli. Molti bambini hanno un gusto estetico molto fine che convive con un’innata semplicità, non è detto che non siano pronti a illustrazioni più sofisticate o evocative, anzi. Non abbiate paura di proporre una grafica particolare, con colori forti o a volte in bianco e nero. L’illustrazione, in questo tipo di libri, aiuta il bimbo ad entrare nell’atmosfera della storia, come se lo preparasse alle parole, e storie ricche, con più livelli di lettura, avranno quasi sicuramente illustrazioni altrettanto ricche e particolari. Tenete conto anche del vostro gusto, lo sguardo con cui osserverete le illustrazioni non sfuggirà ai bambini e il piacere e le emozioni che vi daranno saranno contagiosi!
Personalmente, non sono una fautrice dei libri “con la morale”, eppure ho sperimentato nella mia vita di lettrice il principio che ogni buona storia ti lascia qualcosa. Quando scegliamo un albo illustrato, vale la pena investire qualche minuto per leggerlo e per capire se quelle parole lasceranno qualcosa ai bambini per cui lo stiamo pensando. Non ci sono solo storie a con questioni concrete – gestione delle emozioni, pannolini che devono sparire o fratellini e sorelline da accogliere – ma tutte le storie hanno un tema: amicizia, paure, condivisione, bellezza. Non devono per forza essere scelte nel momento in cui servono, cioè per raccontare una storia d’amicizia non devo per forza aspettare che diventi una questione da affrontare. La racconterò una, due, cento volte e quella storia entrerà nel bagaglio emotivo del bimbo, che la saprà “usare” quando e se ne avrà bisogno.
Spesso gli albi illustrati propongono testi con metafore, allegorie, personaggi animali che vivono le tante avventure e disavventure quotidiane dei piccoli bipedi che ci ascoltano con occhi spalancati. Sono certa che i bambini capiscano benissimo che potrebbero essere la piccola scoiattolina volante che ha paura del primo balzo, nel libro Salta!. Narrare una storia che ti insegna a sfidare la paura di fallire in questi termini permette al bimbo di recepire il messaggio senza sentirsi messo direttamente in discussione, gli permette di tifare per la piccola spaventata e di provare gioia e soddisfazione per il suo successo, anticipando le sensazioni che proverà nella vita reale quando sarà lui a saltare!
Osservate, mentre scegliete, il bilanciamento testo-immagini. La fascia d’età a cui principalmente si rivolgono gli albi è quella in cui i progressi dei bambini – in termini di capacità di attenzione, coinvolgimento e partecipazione – sono enormi. Certo, quando proponiamo una storia, non possiamo né dobbiamo pretendere che il bimbo la ascolti tutta dall’inizio alla fine. Se succede che a metà la sua attenzione venga attratta da altro non è detto che il libro sia sbagliato, magari semplicemente non è il momento giusto. Però, valutare quanto testo c’è è sicuramente utile. Proviamo ad immaginare quanto tempo abbiamo per goderci assieme la storia, in quale momento della giornata la leggeremo, vogliamo che accompagni al rilassamento e al sonno oppure vogliamo cha sia intrattenimento? Tutti questi fattori contano, per questo in libreria faccio tante domande ai chi mi chiede aiuto e per questo è giusto porsi le stesse domande quando si sceglie in autonomia. Man mano che il bimbo cresce, cresce anche la densità del testo, che può essere in rima o meno, con onomatopee o molto semplice e lineare.
Ultimo consiglio che mi sento di dare, pur sapendo che potremmo parlare di questo argomento per giorni e giorni è che, leggendo un albo illustrato, dovete divertirvi anche voi, dovete essere pronti a farvi coinvolgere e a mettervi in gioco, immaginatevi a fare le vocine, se serve, a raccontare la storia che avete per le mani. Se mentre la sfogliate non vi dice nulla, forse non è quella che fa per voi in quel momento. L’amore per la lettura si trasmette con l’esempio, divertitevi dunque per primi. Questa forma di letteratura per l’infanzia è una coccola che doniamo, ma anche che riceviamo.
C'è un paese dove le persone parlano poco. In questo strano paese, per poter pronunciare le parole bisogna comprarle e inghiottirle. Le parole più importanti, però, costano molto e non tutti possono permettersele. Il piccolo Philéas è innamorato della dolce Cybelle e vorrebbe dirle "Ti amo", ma non ha abbastanza soldi nel salvadanaio. Al contrario Oscar, che è ricchissimo e spavaldo, ha deciso di far sapere alla bambina che un giorno la sposerà. Chi riuscirà a conquistare il cuore di Cybelle?
Siccome dicono che la felicità sia la cosa più importante, quando decidono di venderla, in barattoli piccolo, grande, e confezione famiglia, c’è subito la fila: una nonna, un ragazzo, una mamma di tanti figli: tutti a comprare la felicità. Peccato che quando il venditore di felicità se ne va, gli cade un barattolo piccolo ed allora la verità si rivela.
Cadde dal cielo un giovedì. Nessuno sapeva cosa fosse, né da dove venisse. Ma era la meraviglia più straordinaria che avessero mai visto: su questo erano tutti d'accordo.
Uto e Leo sono grandi amici. Passano ore e ore sulla collina, giocando insieme. Un giorno arriva Samu. Non li conosce, vorrebbe giocare con loro. Possono due amici diventare tre?
Conoscete la leggenda del terribile Cane nero? Pare basti un suo sguardo per scatenare gli eventi più funesti. Così, quando una mattina d'inverno si presenta fuori dalla casa dalla famiglia Hope, tutti scappano impauriti. Tranne la giovane Small, che saprà riportare la bestia alle giuste dimensioni. Un libro che insegna ai bambini (e non solo) a guardare in faccia e ad affrontare le proprie paure e le proprie ansie, non importa l'età. Magari scoprendo che non sono poi così tremende come uno pensa.
Lungo il prato dove un tempo pascolavano le mucche, c'era un vecchio muro. Fra le pietre del muro, vicino al granaio, cinque allegri topi di campagna avevano costruito la loro casa.
Era grande! Era piccola! Era lenta! Era veloce! Sarà una talpa davvero?
Una reinterpretazione maliziosa e divertente della celebre favola di "Cappuccetto Rosso". L'eroina della storia non ha nessuna intenzione di essere una vittima, lasciata in pasto al lupo! Così mette nel sacco il suo nemico con un ingegnoso stratagemma, portando il lupo ad azioni sempre più disperate e, agli occhi del lettore, sempre più ridicole.
Un inno ai libri e alla lettura. Un omaggio alle prime pagine sfogliate della nostra vita e alle tante avventure scritte per aprire le porte della fantasia.
Orso Nero vuole un amico, ma dove può trovarne uno? Nel bosco incontra per caso Orso Bruno, così decidono di cercarlo insieme. Trovare un amico non è facile... Ma può rivelarsi un'avventura unica e piena di sorprese!
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