Illustrazione digitale di Giusy Gallizia, 2022
Tutti gli animali
Mi piacerebbe un giorno
poter parlare
con tutti gli animali.
Che ve ne pare?
Chissà che discorsi geniali
sanno fare i cavalli,
che storie divertenti
conoscono i pappagalli,
i coccodrilli, i serpenti.
Una semplice gallina
che fa l’uovo ogni mattina
chissà cosa ci vuol dire
con il suo coccodè.
E l’elefante, così grande e grosso,
la deve saper lunga
più della sua proboscide:
ma chi lo capisce
quando barrisce?
Nemmeno il gatto
può dirci niente.
Domandagli come sta
non ti risponde affatto.
O – al massimo – fa “miao”,
che forse vuol dire “ciao”.
Gianni Rodari
Tutti gli animali hanno un modo di comunicare diverso, vi siete mai chiesti tra loro cosa si dicono? Io me lo chiedo spesso guardando i miei gatti e sarei davvero curiosa di sapere cosa pensano gli animali di noi umani, di come ci comportiamo con loro, se li amiamo come loro ci amano e soprattutto se li rispettiamo come meritano.
Ti sembra giusto che per secoli l'uomo si sia comportato come il padrone del mondo, obbligando le altre creature ad adattarsi al suoi desideri e alle sue necessità? Anche gli animali hanno i loro diritti ed è arrivato il momento di lasciare loro la parola.
Illustrazione tratta dal libro "Cani da amare", di Emily Gravett, Valentina Edizioni, 2022
Ecco perché in tutto il mondo è stata istituita la Giornata Mondiale degli animali, e la data scelta, il 4 ottobre, non è casuale: è la festa del santo patrono protettore degli animali, San Francesco d’Assisi; la ricorrenza ricorda l'importanza di mantenere un equilibrio naturale tra uomo, ambiente e animali e quanto tutte le creature viventi siano meritevoli di rispetto, considerazione e amore.
Ma come è nata questa giornata così importante? La prima volta fu celebrata il 24 marzo del 1925 a Berlino, grazie a Heinrich Zimmermann, giornalista e scrittore attivista per gli animali: furono 5000 le persone che parteciparono a questo primo incontro. Zimmermann successivamente cercò di coinvolgere anche gli altri paesi proponendo una data più significativa, appunto il 4 ottobre. Il 4 ottobre 1931 fu la prima vera Giornata Mondiale degli animali. L’obiettivo di questa celebrazione è migliorare le condizioni di vita degli animali, soprattutto di quelli meno fortunati, delle specie più particolari e di preservare quelli in via di estinzione.
Quando decidiamo di far entrare nelle nostre vite un animale, qualsiasi esso sia, è necessario capire che non è un oggetto né un giocattolo da poter abbandonare quando ci si stanca: dobbiamo assicurarci di avere abbastanza tempo da dedicargli senza farlo soffrire, di avere abbastanza spazio per accoglierlo e di essere responsabili per prendercene cura e farlo stare bene.
Illustrazione tratta dal libro "Tre gatte nel bidet", di Caterina Baldi, Settenove, 2022
Pensare che solo perché sono animali non possano stare male, capire o avere sentimenti è un errore: sono esseri pensanti e comunicano le loro emozioni anche solo con uno sguardo. Spesso sottovalutiamo questo aspetto e non ci preoccupiamo del danno che creiamo portando via dal loro ambiente naturale specie particolari o in via di estinzione; del resto, l’uomo pensa spesso in modo egoistico, non tiene conto che nella natura c’è un perfetto equilibrio che va rispettato. Possiamo immaginare l'habitat naturale come un grande condominio dove abitano in tanti: tutti vanno rispettati allo stesso modo, preservando l’ambiente di ciascuno.
L’uomo si è spesso considerato meritevole di stare un gradino più in alto rispetto alle altre specie, disponendo così degli animali come meglio credeva senza valutare le particolarità, l’intelligenza e le caratteristiche che invece li rendono unici, ciascuno con la sua diversità.
Ad esempio, il polpo imitatore riesce ad imitare le movenze di ben quindici abitanti del mare, e che dire del curioso Axolotl, un piccolo anfibio che attorno al collo ha delle specie di raggi e che è in grado di rigenerare parti del corpo danneggiate, ma ce ne sono tanti altri e continueranno ad essercene se li rispettiamo e li lasciamo vivere nel loro ambiente naturale.
Questa ricorrenza ha raggiunto negli anni importanza a livello internazionale coinvolgendo tutti i paesi e sensibilizzando la popolazione al rispetto dei diritti degli animali attraverso iniziative, raccolte di fondi per sostenere le associazioni che si occupano degli animali meno fortunati ed eventi. È importante sostenere questi progetti cercando di coinvolgere anche il tessuto scolastico e quindi i bambini, insegnando loro fin da piccoli che un animale merita rispetto ed è una responsabilità, certo, ma è anche un amico che rimane con noi nei momenti felici e tristi e che magari con qualche fusa, una leccatina sulla mano e uno sguardo ci aiuta a superare qualche giornata no. Prendersi cura degli animali stimola l'autonomia dei bambini e ne fortifica autostima e empatia. Gli animali non ci tradiscono, non ci voltano le spalle e non ci criticano. Non facciamolo nemmeno noi e approfittiamo di questa giornata per fare festa con loro.
Dall'autore del capolavoro "A caccia dell'orso", un libro perfetto per i primi lettori, illustrato dal geniale, sempre ironico Tony Ross. Un simpatico protagonista a quattro zampe dà una piccola lezione a un mondo che va sempre troppo in fretta.
La compassione e l'empatia per il più piccolo degli animali è una delle più nobili virtù che un uomo possa ricevere in dono
Illustrazione tratta dal libro "Salviamo il Signor Uh", di Helen Stephens, Nord-Sud, 2022
Di
| Valentina Edizioni, 2022Di
| Settenove, 2022Di
| Sonda, 2017Di
| Nord-Sud, 2022Di
| White Star, 2019Di
| L'Ippocampo, 2020Altri consigli di lettura
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