Secondo l’economista Adam Smith, nella sua opera La ricchezza delle Nazioni, la gratitudine “è un’emozione che ci porta a voler ricompensare chi ci ha fatto un dono, dicendogli grazie per il dono ricevuto” ed è l’elemento principale per le buone relazioni interpersonali, e ognuno di noi si deve impegnare a diffonderla nel mondo.
Quasi sicuramente è questa l’idea che ebbe il filosofo e maestro di meditazione Sri Chinmoy, nel 1965 alle Hawaii, durante una cena tenutasi presso l’International East-West Center a cui parteciparono delegati di numerosi paesi mondiali. Ma è solo nel 1977 che, presso la sede del gruppo di Meditazione delle Nazioni Unite a New York, è stata celebrata la prima Giornata mondiale della gratitudine. Così, il 21 settembre di ogni anno si ha l’occasione perfetta per apprezzare gli altri e noi stessi, per pensare a ciò che di bello ci circonda e abbiamo ricevuto.
Ma come si può esprimere questo sentimento che Cicerone definisce come "la virtù madre di tutte le virtù?"
La prima cosa che mi viene in mente è semplicemente il dire "grazie" dopo aver ricevuto un’attenzione da parte di qualcuno.
Grazie, è una fra le prime parole che impariamo da piccoli per rispondere educatamente a un gesto gentile che riceviamo; ma la utilizziamo solo per rispondere o ha qualche altro significato? Se analizziamo l’etimologia della parola scopriamo che la derivazione ha varie accezioni a seconda della lingua, e che si riferisce ai tre livelli di gratitudine di Tommaso d’Aquino: il grazie inglese, tedesco e olandese, ad esempio, derivano dalla parola arcaica “thanc”, che vuol dire “pensiero”, cioè riconoscenza, e sono il primo grado della gratitudine; l’italiano e lo spagnolo fanno derivare il loro grazie dalla parola greca “charis”, cioè essere contento che qualcuno abbia compiuto qualche gesto per noi; e per finire il terzo livello della gratitudine manifesta la disponibilità a ricambiare il gesto ed è proprio delle lingue portoghese e russa.
Continuando a pensare, esistono anche piccoli o grandi gesti per esprimere la gratitudine, ma spesso siamo distratti e andiamo di fretta e un sorriso, uno sguardo o un abbraccio si perdono nella nostra mente senza venire espressi.
La gratitudine è associata a sentimenti di felicità e va coltivata, allenata, sviluppata e fatta crescere fin da bambini, perché fa nascere dentro ognuno di noi la capacità di affrontare situazioni ostiche con un atteggiamento favorevole. Ma come si può educare a far crescere la gratitudine? Come è possibile imparare a essere grati non solo verso le persone che ci stanno accanto, ma anche verso situazioni che ci capitano giornalmente? Pensiamo a questo sentimento come a un piccolo seme che deve essere annaffiato, concimato e curato. La stessa cosa va fatta con la gratitudine: ogni giorno dobbiamo iniziare ad apprezzare quello che ci succede, essere contagiosi con chi ci sta vicino, dobbiamo imparare a vedere il mondo con occhi diversi perché "Tutto dipende da che punto guardi il mondo" (Dipende, Jarabe de Palo e Jovanotti), e allora, per imparare a guardare il mondo in modo diverso, non ci resta che fermarci a pensare o magari trascrivere in un quadernino, ogni giorno, la persona o la situazione che ci ha reso felici e per questo esserne grati; oppure iniziare a scrutare nelle persone quei "grazie nascosti" rivolti a noi con piccoli gesti gentili, sorrisi o sguardi che sicuramente renderanno la nostra giornata più serena.
Uno strumento illuminante dall'elevata valenza scientifica, pensato per i ragazzi ma utilissimo anche a genitori e educatori per imparare a comprendere e rispettare un'età delicata e cruciale come la preadolescenza e l'adolescenza. Per ogni emozione troverai: un test che ti aiuterà a capire che rapporto hai con essa; un racconto di vita personale con cui confrontarti e riflettere; una spiegazione di come funzione il nostro cervello; consigli pratici su come gestire al meglio ogni situazione.
Riconoscere le proprie emozioni ed educare ai sentimenti sono sfide importantissime per la formazione di ogni ragazza o ragazzo. Il filosofo Umberto Galimberti, con questo libro pensato per i più piccoli ma utilissimo e interessante anche per gli adulti, accompagna il lettore verso questa tappa fondamentale attraverso un viaggio illustrato alla scoperta di noi stessi e della nostra complessità, insegnandoci a riconoscere le nostre emozioni e a gestirle in modo consapevole.
Sami e la sua famiglia decidono di abbandonare la loro casa e di affrontare un viaggio pericoloso e straziante verso una nuova vita in Inghilterra. Dal privilegio alla povertà, da una tana di contrabbandieri in Turchia a una prigione a Manchester, Sami sperimenterà sulla sua pelle la paura, il dolore e la discriminazione. Ma conoscerà anche persone speciali che gli mostreranno quanto la vita possa essere gentile e piena di speranza. Una storia di sopravvivenza e coraggio, che ci ricorderà come "loro", i rifugiati, siamo anche "noi".
Come fa il cuore umano a imparare a staccarsi da se e aprirsi agli altri? Come impara a essere un cuore? Un cuore può essere piccolo o grande, una finestra sul mondo o una pozzanghera in cui specchiarsi, può rompersi in mille pezzi e poi rimetterli insieme... ma in ogni momento della vita il cuore è la nostra guida emotiva.
Al centro della narrazione una storia di amore e amicizia, incardinata su un pilota d'aerei precipitato nel Sahara che incontra uno strano bambino, il Piccolo Principe, che gli dice di essere lì piombato da un lontano asteroide, su cui vive da solo assieme a tre vulcani e una piccola rosa, da lui amata incondizionatamente. Dopo aver vagabondato per molti pianeti, il Piccolo Principe incontra alla fine, giunto sulla Terra, una volpe del deserto dalle lunghe orecchie, che lo supplica di addomesticarla.
Il dodicenne Silas viene svegliato nel cuore della notte da tre minacciosi cavalieri che portano via suo padre. Fin quando un pony si presenta alla sua porta, fuori taglia, sembra grande quasi quanto un cavallo. Silas prende coraggio e, pur non sapendo cavalcare, decide di lasciare la sua casa per intraprendere un pericoloso viaggio alla ricerca del padre. Lungo la strada affronterà mille difficoltà, ma soprattutto le sue paure per svelare i segreti del suo passato ed esplorare gli insondabili misteri del mondo che lo circonda.
La mindfulness può aiutare a rallentare il ritmo e coltivare serenità e pace interiore, per affrontare in modo positivo la vita di tutti i giorni. "Oggi sono nuvola, domani arcobaleno" propone posizioni e tecniche base della meditazione e dello yoga, storie per riflettere e mandala da colorare, per insegnare ai bambini e agli adolescenti a prendersi dei momenti di pausa e stare in contatto con il proprio corpo, i propri pensieri e le proprie emozioni
Ugo è balbuziente, Bernardo è dislessico. Il bullo della classe rende a entrambi la vita impossibile, perché pensa siano diversi, strani. I due amici decidono allora di fondare un club, per sentirsi meno soli e più sicuri. Un club molto esclusivo, per tipi speciali: Il Club degli Strani. Con grande sorpresa però scoprono che non sono i soli a voler far parte del club: a poco a poco tutti i loro compagni chiedono di iscriversi. Ognuno vuole sentirsi unico e non ama certo essere considerato banalmente "normale"!
Emanuele dorme: è l'alba quando sua madre esce di casa per avvisare il marito che nel ghetto sono arrivati i tedeschi. Emanuele, svegliatosi per il trambusto, la vede dalla finestra che, sotto la minaccia di un mitra, sale su un camion tedesco. Corre per raggiungerla, ma lei con un calcio lo allontana. Da solo, disperato sale su un tram, la circolare, da cui scenderà solo dopo tre giorni. A quasi settant'anni dal rastrellamento del ghetto di Roma, una delle più commoventi storie del 16 ottobre 1943. Un racconto potente, direttamente dalle parole del protagonista.
Tutto precipita la sera del suo compleanno. Invece della serata in famiglia che si sarebbe aspettato, i suoi hanno deciso di fare una grande festa con tanti invitati, e Frederic, tristissimo, scende in cantina per evitare il party. Qui lo aspetta un incontro incredibile: un misterioso ragazzo senza nome, con il quale Frederic sente un'immediata e sincera affinità. Ma chi è questo nuovo amico? Insieme i due dovranno affrontare un'avventura fantasmagorica in una Torino magica e misteriosa e portare a termine una missione impossibile
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