Nelle pianure dorate della savana si vedono, al tramonto, le sagome nere degli animali stagliarsi sullo sfondo arancione del cielo. Fa ancora così caldo che le ombre tremolano e alla meraviglia dello spettacolo si mescola lo stupore di fronte a tanta bellezza. Sono immagini di cui possiamo godere grazie ai tanti filmati e documentari che vediamo in televisione, che raccontano la vita di creature possenti e uniche, creature da amare, rispettare e proteggere. Tra tutte, una figura spicca per la grazia e il portamento, quella dell'animale più alto dell'Africa, con le sue zampe e il collo lunghissimi: la giraffa.
Una leggenda africana narra che la giraffa non ha sempre avuto questo aspetto: all'inizio, prima ancora che arrivasse l'uomo sulla Terra, la giraffa era grande come le antilopi, ma senza corna. Faceva quindi molta fatica a mangiare visto che, nel giardino in cui tutti gli animali vivevano, l'erba scarseggiava e solo chi poteva imporsi con la forza riusciva a mangiare. In preda alla fame, la povera giraffa pianse tanto da attirare l'attenzione del grande elefante. Sentita la storia della povera affamata, l'elefante la volle mettere alla prova, e le porse un ramo di acacia, tutto spinoso. La giraffa lo mangiò con gusto, senza farsi male. Il grande elefante, allora, disse alla giraffa che se avesse promesso di mangiare sempre i rami più alti e spinosi, lasciando il resto agli elefanti, l'avrebbe aiutata. Detto fatto, prese il collo della giraffa con la proboscide, bloccò le zampe con una delle sue e tirò fino ad allungare la giraffa come la conosciamo oggi. Da allora, elefanti e giraffe mangiano spesso vicini, senza disturbarsi affatto.
La scienza spiega l’evoluzione della giraffa in un altro modo, ovviamente: gli esemplari con il collo più lungo riuscirono a cibarsi di più e meglio e quel tratto così utile si trasmise ai cuccioli, che lo trasmisero ai loro piccoli e via così di generazione in generazione. Possiamo scegliere la versione che ci piace di più, resta il fatto che la forma del collo della giraffa è ciò che le permette di mangiare dove altri non arrivano, un vantaggio mica da poco! Eppure, nonostante tutto, le giraffe sono animali in pericolo, in pericolo di estinzione, come molte altre specie del continente africano.
L'uomo sta lentamente distruggendo l'ambiente in cui vivono le giraffe, sia deforestando enormi zone del pianeta, sia per i cambiamenti climatici conseguenza dell'inquinamento, quindi le nostre amiche dal collo lungo fanno sempre più fatica e trovare cibo per sé e per i propri cuccioli. Non dobbiamo nemmeno dimenticare i bracconieri, persone senza scrupoli che cacciano questi meravigliosi animali per “divertimento” o per la loro carne. Insomma, siamo di nuovo noi umani a mettere in pericolo la natura, e siamo sempre noi che possiamo agire per difenderla. Proprio a questo scopo, il 21 giugno è stato scelto come giornata internazionale della giraffa, per ricordare a tutti che abbiamo il dovere di proteggere e preservare questo animale splendido e il suo habitat.
Altissime, eleganti, con la lingua blu e le ciglia lunghe, le giraffe hanno il manto con i colori della savana, marrone chiaro, bianco e nero, con quel motivo a “quadri” inconfondibile! Sono animali con un muso simpatico, soprattutto i cuccioli, dagli occhioni scuri e profondi, curiosi come tutti i bambini. E qual è il peggior nemico di un bambino? La noia! giraffa si annoia, e per non saper cosa fare, scrive una lettera che arriva a un pinguino. Ecco che i due diventano amici di penna, senza però essersi mai visti. In Caro giraffa, caro pinguino il divertimento è assicurato, altro che noia!
Le giraffe, in caso di attacco, preferiscono scappare, ma si sanno anche difendere piuttosto bene grazie a poderosi calci che lanciano con le loro lunghe zampe. Sono però soprattutto famose per essere creature pacifiche e mansuete, dal cuore grande, e non solo in senso figurato: il loro cuore pesa quasi 11 chili! Non è un caso, dunque, che si parli di "linguaggio Giraffa" quando si intende la comunicazione empatica nonviolenta. Essere empatici e nonviolenti non significa subire le situazioni, bensì essere in grado di affrontarle con fierezza e benevolenza, nel pieno rispetto di sé e degli altri, senza che una parte prevalga sull’altra. Quindi, approfittiamo di questa giornata celebrativa per difendere le giraffe dell’Africa e per coccolare e far crescere la giraffa che è in noi, quel lato gentile e attento che ci rende migliori.
Le giraffe sono così belle che perfino un coccodrillo se ne è innamorato, nel dolcissimo albo illustrato Coccodrillo innamorato cerca casa. Sono moltissimi i libri per bambini che hanno per protagoniste le giraffe, ne abbiamo selezionati alcuni per voi in onore di queste splendide creature, per imparare a conoscerle e ad amarle.
Geronimo è un simpatico orsetto maculato che si sente in tutto e per tutto una giraffa. Peccato che le giraffe non la pensino allo stesso modo: per loro è un orso, punto e basta! Tutto cambia quando Geronimo incontra Amedeo, una giraffa che assomiglia stranamente a un elefante.
Una volta gli animali portavano i vestiti: i pinguini avevano il frac e le coccinelle il mantello, ma la giraffa fu la prima a essere ammirata per i suoi pantaloni. Finché il pavone lanciò la gonna a strascico.
Aurora ha 4 anni e da grande vuole fare la giraffa. Le giraffe, beate loro! NON si devono pettinare, NON si lavano i denti e soprattutto NON si devono alzare presto, perché NON vanno all'asilo! Le giraffe fanno un sacco di cose divertenti, passeggiano con tanti amici nella savana, non devono salire sugli sgabelli per prendere le cose, hanno il collo così lungo che possono parlare con la luna e vedere il mare anche quando sono in città. Ma anche la vita di una giraffa non è così perfetta.
Fate un salto allo Zoo Café per un paio di panini e venite a conoscere la cameriera, la giraffa Mabel e i suoi amici. Mabel è una delle migliori cameriere al mondo, ma oggi ha un problema... Mabel ha il singhiozzo! E all'improvviso, gli spaghetti volano dai piatti, le coppe di gelato cadono dai vassoi e i clienti sono tutti insoddisfatti! I suoi amici troveranno un modo per curare il singhiozzo di Mabel e salvare la giornata?
"Noi ti laviamo la finestra finché non viene tutta lustra e brilla come il mare da lontano! Siamo veloci ed educati, veniamo appena siam chiamati, io la Giraffa e il Pellicano!". Sono i famosi Lavavetri Senza Scala che finiranno felici nella residenza Riverenza, nutriti a base di salmone, noci e dei fiori rosa e viola dell'Albero Campanello.
Un delizioso libro cartonato con immagini coloratissime che incorporano aree tattili diverse, perfetto per sviluppare la sensorialità e il linguaggio dei piccolissimi.
La giraffa mangia da sola? Naturalmente no! La sua mamma mangia insieme a lei. Gli animali di questo libro fanno tutti qualcosa. Ma... da soli o in compagnia? Un divertente libro con alette con tanti cuccioli e i loro genitori.
Al villaggio sono comparse delle strane impronte. kirikù, incuriosito, le segue, ma... ad un tratto, si ritrova circondato dai feticci. È una trappola della strega Karabà! Kirikù trova scampo salendo su un'acacia, poi sulla testa di una giraffa. Ma la giraffa non sta certo ferma, e così comincia un lungo viaggio, che lo porterà fino ad un magnifico giardino segreto. Viaggiare è divertente, ma... come farà Kirikù a scendere dalla giraffa senza farsi catturare dai feticci?
Dove si nasconde Sophie? Solleva le alette per scoprirlo! Un libro con alette morbide e resistenti per stimolare il tatto e sviluppare la motricità fine. Con 5 alette di stoffa.
È ora di andare a dormire. Sophie dà la buonanotte a tutti e si infila nel suo lettino. Un libro con meccanismi interattivi facili da usare per abituare i piccoli al rituale della buonanotte.
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