Giornata Mondiale della Natura 

Il biologo statunitense Edward O. Wilson afferma che:

La giornata mondiale della natura che si celebra il 3 marzo è un’occasione per focalizzare ancora di più la nostra attenzione sulle meraviglie che l’universo ci offre e sull’importanza che gli ecosistemi hanno per la nostra esistenza.

La montagna, i suoi paesaggi mozzafiato, i ruscelli che scorrono con l’acqua fresca e limpida, le aquile che si librano nel cielo, le passeggiate fra i boschi in cui si perde la concezione del tempo e dello spazio e dove il vento fa sentire la sua voce; guardare le varie tonalità dei colori degli alberi, cercare i funghi, le fragole, i lamponi, tutte immagini che si possono ritrovare nel libro in formato leporello La Montagna (Fatatrac) in cui si imparano i nomi delle catene montuose, dei vulcani, dei laghi, dei prati, orsi, le marmotte, ma anche l’interno della montagna non sarà più un segreto: scopriremo grotte, laghi, sotterranei, pitture rupestri, pipistrelli e tanto altro.

Se è il mare, invece ad avvicinarsi di più ai nostri desideri, specialmente estivi, possiamo divertirci con L’oceano (Gribaudo): i suoi pop up ci aiutano a scoprire l’habitat dei pesci e la vita sottomarina tanto da farci immaginare distese d’acqua che acquistano tutte le sfumature dal verde al blu scuro, a seconda del fondale, delfini che saltano nell’acqua e perché no, anche passeggiate per raccogliere le conchiglie, scoprire la loro provenienza e cogliere la relazione che hanno con l’ecosistema.

Le piante, gli alberi, i fiori sono anch’essi parte della natura, della nostra esistenza, e sono fondamentali per la nostra vita. Pensiamo, ad esempio, all’importanza delle api che oltre alla produzione di miele si occupano dell’impollinazione, cioè di far riprodurre diverse piante selvatiche facendo sia nascere nuove colture, sia rinforzando quelle già esistenti regolando i diversi cicli naturali.

Come si può non immergersi in una poesia così grande, non lasciarsi cullare dai suoni e inebriare dai profumi che la natura ci regala nei vari mesi dell’anno?

Come possiamo continuare a distruggere quella che in realtà è la nostra casa? Perché non facciamo affidamento sulle risorse basate sulla biodiversità sapendo che sono la base per soddisfare i nostri bisogni, dal cibo all’abbigliamento, all’alloggio: la natura rimane la fonte di sostentamento principale alimentare, economico e anche di salute.

Ci accorgiamo di quello che ci manca sempre dopo che lo abbiamo perso! Non facciamo così anche con il mondo che ci circonda, che non è costruito dall’uomo, che non è artefatto, studiato e fabbricato, ma prendiamo sempre più coscienza che la biodiversità è fondamentale per il funzionamento degli ecosistemi e per il benessere dell’intero pianeta.

Noi adulti ci lamentiamo ogni giorno del clima che cambia, continuiamo a leggere articoli di disastri ambientali, ma abbiamo soffocato quel legame che ognuno di noi ha con il mondo.

Studi pedagogici hanno rilevato che la natura è maestra di calma, pazienza, rispetto, ordine e bellezza e che i bambini traggono solo benefici dallo stare all’aperto; Maria Montessori aveva avuto la possibilità di osservare i bambini giocare in giardino e aveva notato che il legame che c’è tra la natura e il bambino è magico. Prendersi cura di una pianta e vederla crescere o l’accudire un cucciolo aiuta lo sviluppo emotivo del bambino facendo aumentare la sua autostima, scoprendo che la natura ha anche, in ognuno di noi, una funzione sociale e culturale.

Dobbiamo quindi essere capaci di non soffocare quel legame insito nei più piccoli, anzi dobbiamo farglielo conoscere e apprezzare fin dalla tenera età.