Illustrazione digitale di Giusy Gallizia, 2023
Il 18 febbraio e il 2 aprile sono le due giornate mondiali dedicate alla sensibilizzazione e consapevolezza sulla sindrome di Asperger e sull’autismo.
Due date molto importanti, due occasioni per richiamare l’attenzione sulle difficoltà che le persone con disturbi dello spettro autistico incontrano ogni giorno. In questi anni le diagnosi continuano ad aumentare, basti pensare che, negli ultimi decenni, ad un bambino su 59 viene riscontrato il disturbo dello spettro autistico; sembra che il progresso e la ricerca abbiano contribuito all’identificazione e diagnosi precoce dell'autismo.
Se dell'autismo abbiamo una conoscenza generale abbastanza consolidata, che cos’é invece la sindrome di Asperger e cosa comporta?
La sindrome di Asperger deve il suo nome ad Hans Asperger (1906- 1980), pediatra viennese che per primo evidenziò particolari caratteristiche comportamentali comuni in un gruppo di bambini. Viene considerata una forma lieve di autismo, che si manifesta con difficoltà di comunicazione e scarse interazioni sociali. I bambini con sindrome di Asperger percepiscono il mondo in un modo non comune rispetto alla maggior parte delle persone, sviluppano interessi specifici, diventando dei veri esperti in peculiari argomenti. Amano la routine e la ripetitività perché li fa sentire protetti ed evitano quasi sempre il contatto visivo perché vissuto a volte come un atteggiamento aggressivo. I loro atteggiamenti possono risultare strani, ed è proprio nella socializzazione che emergono le maggiori difficoltà. È quindi necessario cercare di comprendere chi ci è accanto, facendo anche in modo che amici e compagni di classe riescano a cogliere il talento unico e insolito del neurodiverso; spesso, nei limiti emergono forza e ricchezza.
Per quelli di noi che ricadono in questo spettro, quasi tutto è bianco o nero. Non siamo molto bravi a mentire, e di norma non desideriamo partecipare a quelle trame sociali a cui il resto di voi sembra appassionarsi tanto
Io sono diversa, non inferiore
È quindi fondamentale creare una rete di sostegno e di informazione per aiutare bambini con sindrome di Asperger e relativi genitori a non sentirsi esclusi, emarginati e vulnerabili.
Come far percepire e comprendere agli altri bambini le emozioni e i mondi segreti di chi convive con questa sindrome dello spettro autistico?
I libri, certamente, operano questa piccola magia, attraverso le storie narrate da chi è autistico o da chi ha conosciuto da vicino questo disturbo. I libri possono rappresentare senz’altro una risorsa per far conoscere agli insegnanti e ai coetanei la loro realtà, così come la percepiscono; i bambini con sindrome di Asperger possiedono una sensibilità diversa e unica che può raggiungere il cuore di molti, con i giusti mezzi.
Ogni storia, ogni libro apre la mente al lettore, tocca nel profondo, e può essere la chiave per entrare in sintonia con realtà e con temi magari finora sconosciuti. Queste storie possono connettere, fare da ponte tra due mondi, dando spiegazione ad alcuni comportamenti che a volte possono sembrare incomprensibili, diventando invece uno strumento di inclusione e integrazione.
Piedi nudi e dinosauri non segue una narrazione classica con un personaggio, un problema, una soluzione. Non propone situazioni da risolvere, ma cerca di condividere, interessare e suggerire. Descrive alcuni modi non tipici (tra i mille possibili) di sentire e di reagire, di emozionarsi e di vivere l’amicizia, gli affetti, la solitudine. I personaggi sono tanti, differenti e unici come le persone reali che li hanno ispirati.
Blu vive nel suo delicato mondo fatto di certezze e affetto. Ama le bolle di sapone e i riflessi di luce. Ama le carezze delicate, il silenzio e la ninna nanna cantata dalla mamma. Le dà sicurezza l'ordine intorno a sé e la prevedibilità di ciò che succede. L'inizio della scuola, però, mette la sua famiglia di fronte a nuove preoccupazioni: "E se gli altri non la capissero?". L'incontro con i bambini della classe si rivelerà, però, una valida occasione di crescita reciproca e riserverà piacevoli e colorate sorprese.
Nella Galassia ND42, una navicella spaziale viaggia a tutta velocità senza una rotta specifica. Al suo interno si trovano i superstiti del pianeta Asperger, che stanno cercando invano ospitalità su altri pianeti. Questa avventura non è altro che il sogno del nostro protagonista, Thomas, ragazzo con Sindrome di Asperger che accompagna la sua non troppo felice routine quotidiana con rocamboleschi viaggi di fantasia e peripezie nel mondo dei sogni.
Immaginate di approdare in un'isoletta sperduta nell'Oceano della quale non conoscete assolutamente nulla: non la lingua, non le usanze e la geografia. Quale sarebbe la prima cosa che fareste al vostro arrivo se non procurarvi una guida? Quella che avete tra la mani è proprio una guida a un'isoletta sconosciuta ai più, l'Isola di noi, il paese dell'autismo, dove i normotipi non sanno come orientarsi e hanno tutto da imparare.
30 giorni per calarsi nei panni di una persona autistica e per misurarsi con alcuni degli ostacoli e delle sfide che affronta quotidianamente, ma anche per capirne i punti di forza e le peculiarità. Una challenge al giorno, corredata da domande per riflettere, spunti per la condivisione social dell'esperienza, testi divulgativi divertenti e illustrazioni pop e colorate.
Melody è la più intelligente della scuola, ma nessuno lo sa. Quasi tutti ritengono che non abbia alcuna capacità di apprendimento. Se solo lei potesse dire che cosa pensa e che cosa sa... Ma non può. Perché Melody non può parlare. Non può camminare. Non può scrivere. Finché un giorno non scopre qualcosa che potrebbe permetterle di parlare, per la prima volta nella sua vita.
Andrea Antonello, il ragazzo autistico protagonista di Se ti abbraccio non aver paura, racconta ai bambini e ai loro genitori e insegnanti che cosa significa vedere il mondo al contrario, essere «speciali difficili divertenti», essere «opera diversa». Le parole di Andrea sono accompagnate da illustrazioni delicate e commentate da testi che consigliano come affrontare i comportamenti di un ragazzo autistico come lui.
Scatoline è una collana di saggi per giovani menti dai cinque anni in su. Ogni libro è una parola raccontata. Perché le parole sono libere, ed è da come le usiamo che possiamo capire di volta in volta cosa vogliamo dire. D di Diverso è a cura di Fabrizio Acanfora, scrittore che a quarant'anni si è scoperto autistico.
Come dire al proprio figlio tanto atteso che è il più formidabile dei bambini malgrado l'inaspettata e terribile diagnosi: autismo, disturbi psicomotori, disadattamento sociale... Questa storia è la lotta intrapresa da un padre, rimasto unito alla moglie malgrado la separazione, per trasformare insieme una disfatta annunciata in tante formidabili piccole vittorie.
Quando si parla della sindrome dello spettro autistico, è ancora frequente imbattersi in notizie fuorvianti e concezioni ormai superate. I genitori che si ritrovano a dover convivere con l'autismo sono spesso abbandonati a se stessi, mentre gli insegnanti di sostegno, e la scuola in generale, sono ancora molto impreparati. In tale caos, la storia di mamma Loredana e del suo piccolo Ricky è come una delicata carezza capace di infondere speranza. Età di lettura: da 6 anni.
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