I bambini cambieranno il mondo. Con questa affermazione, che in realtà è una speranza, la maggioranza è d'accordo. Quale immagine migliore per rappresentare la speranza che quella di un gruppo di bambini che giocano assieme o progettano chissà cosa, ignari di tutti quei pregiudizi, pensieri e barriere che nel mondo dei grandi sembrano inevitabili?
La poesia che troviamo illustrata in questo albo ci parla proprio di questo, della speranza. Il libro è un invito, come illustra chiaramente la copertina: una bambina ci porge la sua chitarra come se ci chiedesse di suonare con lei, di far parte di questa banda, nel senso vero del termine. Man mano che la poesia scorre, si uniscono a lei altri bimbi e ognuno di loro porta la sua sensibilità e uno strumento: tromba, trombone, percussioni. La loro musica, che non possiamo sentire ma facilmente immaginare, è fatta di piccoli atti di gentilezza, cura e attenzione per le persone e per il mondo che li circonda. Sono le piccole cose di ogni giorno che, tutte insieme, rendono possibile un grande cambiamento, proprio come tante piccole gocce di acqua salata fanno una grande onda. "Noi siamo l'onda che sorge e che preme, il cambiamento che cantiamo insieme."
Con le sue parole che illuminano la pagina, Amanda Gorman ci invita a non dimenticare che l'avvenire è nelle nostre mani e, soprattutto, in quelle dei più piccoli. Negli animi puri dei bambini sono racchiusi la forza e il coraggio necessari a fare la differenza e rendere di nuovo grande il mondo.
Una mano tesa, un ponte al posto di un muro o di uno scalino, un piatto e una parola gentile per chi ha fame sono davvero piccole cose per chi le fa, ma possono essere enormi per chi le riceve. L'ultima pagina, che illustra il verso finale della poesia, ripropone l'immagine di copertina, in una virtuale chiusura del cerchio, e la protagonista ci porge la chitarra con uno sguardo aperto e di gioiosa e complice sfida: "Il cambiamento avanza strimpellando. Anche tu canterai?"
Le illustrazioni che accompagnano i versi sono davvero bellissime, con colori pieni e caldi e con un tratto che risulta di chiara lettura per i bambini senza essere infantile. Di tutte le tavole, mi ha particolarmente emozionata la seconda, che su doppia pagina riproduce un murales con Martin Luther King e, lungo il suo braccio, la parola dream. "I have a dream", recita una dei suoi più famosi discorsi. "I sogni miei li guida chi sogna a più non posso", ci dice l'autrice, e per nostra fortuna ci sono i bambini a ricordarci il valore dei sogni e tutto il potenziale del futuro.
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