Il viaggio di Madì di Anna Curti e Sara Marconi

Ciao a tutti, vi presento Madì!

È dolce e felice, in paese tutti lo conoscono: abitudinario e gentile, si prende cura con amore dei fiori del bosco. Ogni mattina all’alba si sveglia, si prepara scrupolosamente, ed equipaggiato e organizzato di tutto punto va nel bosco per accudire i suoi splendidi fiori. Ce ne sono tantissimi e di tutti i colori, ognuno di loro è speciale e cresce rigoglioso, tutti gli regalano allegria e lo inebriano con i loro variegati profumi. Insomma, a Madì non manca proprio nulla: semina, trapianta, annaffia e osserva crescere le sue profumate creature.

Un giorno come un altro, Madì fa un sogno…Nascosti fra gli alberi, dei curiosi personaggi lo osservano. Attirati dai profumi e dall’arcobaleno di colori dei fiori di Madì, prendono coraggio e si avvicinano; quando Madì si accorge di loro, questi iniziano a fargli mille domande sui suoi meravigliosi fiori, non li hanno mai visti: “Il nostro paese è molto bello, ma questi non ci sono”.

Senza farselo ripetere due volte, Madì insegna ai visitatori ciò che ama fare più di ogni altra cosa al mondo, la sua passione più grande: seminare, annaffiare, osservare le sue creature che crescono. Come per magia, altri piccoli fiori sbocciano e colorano i personaggi del nostro racconto, sprigionando profumi e allegria.

Arrivato il momento di congedarsi, Madì riceve due doni: una conchiglia da cui può sentire il suono delle onde del mare e una chiave che apre una porta magica. Il racconto prosegue con l’avventura di Madì che, con coraggio e una piccola barca, attraversa il mare alla ricerca dei suoi amici.

Madì non aveva mai visto il mare, e ora invece conosce un’isola fra le onde, il coraggio di esplorare e tanti immancabili nuovi amici con cui divertirsi e inventare nuovi giochi. Forse anche a Madì mancava qualcosa, anche se ancora non lo sapeva.

Madì e i suoi amici, anche se diversi, hanno in comune gentilezza e spontaneità e un altro importante dono: la curiosità.

Tutto ciò che facciamo con amore manda un messaggio molto importante a chi ci sta intorno: forse qualcuno a volte pensa che siamo strani, buffi o che perdiamo tempo a fare cose che a molti non interessano. A volte invece siamo proprio noi a giudicare gli altri per le loro stranezze, talvolta perché non capiamo quanto sia importante crescere attingendo ricchezza dalle diversità altrui. Spesso basta osservare, ascoltare e, perché no, imparare a fare ciò che non ci piace o che non avevamo mai pensato di fare prima. È allora importante mettersi in gioco, allontanare da noi la paura di fare cose nuove, attraversare una porta magica per andare incontro a dei nuovi amici di cui sappiamo poco, che ci sembrano così diversi da noi ma che giocano, si divertono, si stupiscono e sognano esattamente come noi. Un albo pieno di allegria, che insegna l'accettazione dell'altro anche se qualche volta sembra tanto diverso da noi.