Siamo in una cittadina francese di tanto tempo fa quando non c'erano telefoni cellulari, né videogiochi o aeroplani. La protagonista della storia è una bambina di 11 anni, Gervasia, che vive e lavora in un orfanotrofio. La ragazzina è felice e serena ma un po' annoiata, la sua vita le sembra monotona e avrebbe il desiderio che accadesse qualcosa di speciale.
Molto tempo fa, nel centro storico di La Rochelle, c'era un orfanotrofio. Vi abitava Gervasia, una ragazzina di undici anni terribilmente annoiata. Sarà un incontro eccezionale a cambiare completamente la vita della giovane. Presto, Gervasia girerà di tetto in tetto nella notte, capelli al vento, affrontando i peggiori pericoli al fianco dei fieri briganti della… Compagnia degli Artigli!
Una notte, sentendo strani rumori, si affaccia alla finestra e si imbatte in qualcosa di veramente insolito: tre gatti, riccamente vestiti, stavano discutendo in strada. Subito Gervasia li riconosce, facevano sicuramente parte di una banda molto famosa in città, La compagnia degli artigli, specializzata in furti, ma alla Robin Hood: derubavano solo le persone molto ricche e molto antipatiche e devolvevano gran parte dei loro bottini a chi ne aveva più bisogno. Per questo motivo erano molto amati da gran parte della popolazione, un po' meno da altri!
I tre compagni discutevano animatamente ed erano alla ricerca di un nuovo e sicuro nascondiglio: è la sua occasione, Gervasia prende coraggio e si fa avanti, lei ha la soluzione e i quattro fanno un patto: procurerà il nascondiglio in cambio del suo ingaggio nella banda.
Da questo momento inizia la collaborazione tra l'intrepida ragazzina e la banda di briganti più famosa e numerosa della città.
Ci vuole un travestimento adatto e, non a caso, l'abbigliamento creato da Gervasia per le sue scorribande notturne ricorda molto quello dell'eroina Simone, meglio conosciuta come la Stella della Senna (anime giapponese del 1975, che molti della mia generazione ricorderanno), con tanto di mascherina, stivali e lunghi guanti (arricchiti dagli artigli del caso!); anche lei conduce una vita tranquilla di giorno e una completamente diversa di notte, lottando contro l'ingiustizia sociale e i soprusi della nobiltà.
Al rientro da una delle solite nottate in giro per la città il quartetto (e come non ricordare d'Artagnan e i tre moschettieri!) si imbatte in una scena sospetta: un bambino, scalzo e macilento, traina un grande carro, tutto solo nella notte e Gervasia riconosce in lui un ex compagno dell'orfanotrofio, un tipo timido adottato da poco; decidono di indagare.
Il fiuto felino non sbaglia... l'avventura si fa pericolosa ma il bambino deve essere salvato!
Atmosfere della narrativa di ispirazione ottocentesca, insieme a personaggi bizzarri creano un mix di mistero, avventura, lotta contro le ingiustizie, condito da aneddoti molto divertenti; tantissime le illustrazioni che accompagnano il racconto: colorate, ricche di particolari coinvolgenti e di riferimenti all'arte e alla storia.
Da non perdere la serie di ritratti sui gatti della banda: due intere pagine con tanto di “nomi d'arte” sotto ogni muso! Altrettanto divertenti le due pagine dedicate agli scherzi preparati dai gatti ai danni dell'orrendo brigante Tagliatesta (che mi hanno riportato alla mente la serie di scherzi fatti al fruttivendolo nel bellissimo film, francese anche anch'esso, Il favoloso mondo di Amelie).
Insomma, tanti aneddoti, atmosfere retrò e molto francesi, risate, un imprescindibile lieto fine, bello da leggere e da guardare!
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