In libreria, a volte, arrivano genitori che parlano pian piano e che chiedono aiuto al libraio in spazi riservati, lontano dalla folla. Altre volte, altri genitori, arrivano con una richiesta ben precisa, cellulare alla mano, titolo pronto. Di solito non mi piace che mi si metta un cellulare sotto il naso con l’immagine di una copertina accompagnata dalla richiesta «Ce l’ha questo?», ma ci sono casi in cui l’immagine è il solo modo di chiedere un titolo che è costato fatica e profondissimo amore cercare. Perché cercare in un libro le parole per affrontare un lutto insieme ai bambini è un atto di assoluta generosità da parte di un adulto che quasi sicuramente condividerà il lutto del bambino o della bambina per cui sta comprando il libro e che non vuole abbandonare il bambino all’incomprensione davanti all’inspiegabile.
I libri che vi segnalerò cercano, per quanto possibile, di parlare a tutti, sia a chi ha fede in una vita dopo la morte sia a chi non ce l’ha. Qualche testo ha una prospettiva più vicina alla sensibilità del cristianesimo, come il bel libro di Chiara Frugoni, La storia della libellula coraggiosa, Feltrinelli Editore, altri, come il capolavoro di Wolf Erlbruch, L’anatra, la morte e il tulipano, E/O, vogliono rispondere, in una prospettiva laica ed in modo tranquillizzante, alle domande che i bambini pongono e si pongono su vita e morte.
L’anatra la morte e il tulipano è un albo di cui si è scritto molto, e che viene spesso considerato, a ragione, a mio parere, una pietra miliare della letteratura per l’infanzia. In questo imprescindibile albo un’anatra, giustamente inquieta, trascorre qualche tempo in compagnia della morte, raffigurata in maniera prosaica, indossa pantofole e vestaglia a quadretti, e archetipica insieme, le esprime dubbi e perplessità, e impara con tenerezza a conoscerla, fino alla inevitabile ma non banale conclusione.
Adatto intorno ai sette anni, Tutti i cari animaletti, di Ulf Nilsson, breve romanzo edito da Iperborea, ha il tono disincantato che spesso i nordici hanno nei confronti delle più serie delle questioni, e affronta attraverso il gioco il tema della morte con levità e serietà, risultando, grazie a una scrittura misurata e mai ingenua, a tratti anche comico ma non dissacrante. Tanti cari animaletti è un libro che può mettere a disagio alcuni adulti ma non mette a disagio i bambini.
La morte, la malattia, fanno parte della vita e devono far parte del raccontabile nella letteratura per ragazzi, perché la letteratura sia per grandi che per piccoli questo fa: racconta l’esistente e l’immaginabile, lo sublima, lo rende presente anche quando per fortuna non c’è, e aiuta chi legge a costruire strutture di significati utili a comprendere gli eventi del reale nel loro manifestarsi. Opere come L’anatra, la morte e il tulipano non sono libri d’occasione, ma possono e dovrebbero far parte delle letture dei nostri bambini anche e soprattutto nei momenti di tranquillità, anche se, poi, all’occorrenza, possono essere usati come supporti pedagogici o come grimaldello per aprire una discussione necessaria e per cui l’adulto magari sente necessità di un sostegno. Spesso gli adulti stessi sono distrutti dal dolore e non è facile per loro prendersi cura dell’angoscia di un figlio e sostenerlo nelle sue paure. Insieme a un bambino ferito accogliamo, con un libro, un adulto ferito.
Consolante, per me, la lettura di Piangi cuore, ma… di Glenn Ringtved e Charlotte Parti, Orecchio Acerbo. La nonna sta morendo, la morte, coperta di veli neri, si è presentata in casa. I bambini prendono in mano la situazione, con cortesia, offrendo alla morte del caffè, per tirar mattina, in modo che, con la luce del giorno, debba andare via senza portare con sé la loro cara nonna. Sarà la morte a spiegare che ogni cosa ha un retto e un verso, gioia e dolore, morte e vita.
Per ovvia questione anagrafica, spesso a essere richiesti sono libri sulla morte dei nonni.
Bello, allegro nei colori e ricco di amore e speranza è L’isola del nonno di Benji Davies: un nonno e un nipote partono per un’ultima avventura, alla fine della quale il nonno sceglierà di rimanere su una lussureggiante isola tropicale, un posto bellissimo a cui il bambino potrà pensare ogni volta che sentirà la mancanza dell’anziano.
La nonna addormentata, di Roberto Parmeggiani e João Vaz de Carvalho, Kalandraka, è un albo che parla non solo di morte ma anche di malattia, destabilizzante per i bambini che ricordano il prima, quando i nonni erano ancora capaci di prendersi cura di loro e costruire un profondo rapporto affettivo. Anche la malattia è un tema difficile da trattare ma su cui i bambini meritano di ricevere delle spiegazioni, per non essere costretti a darsele da sé, creando scenari che possono essere ancora più spaventosi del vero.
Per chi volesse addolcire l’assenza con la memoria, raccomando un albo poetico e delicato, L’albero dei ricordi, Gallucci, della scrittrice e illustratrice tedesca Britta Teckentrup. L’albero dei ricordi più che sull’assenza si concentra sull’amore che resta, sul ricordo che consola, su quello che in noi rimane della persona che abbiamo perduto, e che rende l’assenza presenza, e così l’alleggerisce. Simile per approccio all’Albero dei ricordi ma graficamente più simile all’illustrazione tradizionale inglese è Il grande regalo di tasso, di Susan Varley, Il Castoro.
Incentrato sulla forza del ricordo è anche il bellissimo Quando tornerà Hadda? di Anne Herbauts, Clichy. In casa tutto parla di Hadda, e Hadda non c’è, anche se, realmente, non è mai andata via. Simile a Quando tornerà Hadda?, ma incentrato sulla somiglianza fisica tra una bambina e sua madre è Tutta sua madre di Roddy Doyle, Salani, in cui una bambina ritrova sua madre, morta prima che potesse farsene un vero ricordo, nel più inaspettato dei luoghi: lo specchio.
Sempre sul tema della morte della madre è Io e il mio amico vuoto delle iraniane Maryam Tahmasebi e Azam Mahdavi, Emme Edizioni. Un albo semplice che rende visibile e quindi comune, condivisibile e meno spaventoso, quel doloroso senso di assenza che accompagna il lutto per una persona cara.
Il cuore e la bottiglia di Oliver Jeffers, Zoolibri racconta bene l’ottundimento di chi, adulto o bambino, dopo un lutto rimane ancorato al trauma e decide di chiudere il cuore in bottiglia per non rischiare di soffrire di nuovo, perdendo, così, anche la meraviglia nei confronti del mondo. Ma le bottiglie possono sempre essere aperte…
Infine, prima di lasciarvi a una bibliografia in cui troverete molto altro, voglio suggerirvi un libro molto versatile e utile per curare le anime ferite, siano anime bambine o anime adulte: Il buco, di Anna Llenas, Gribaudo. Non si tratta di un libro sul lutto, almeno, non in maniera specifica. La protagonista, una bambina, un giorno si trova a dover affrontare un grosso buco che le è spuntato nel petto. Un buco da cui, ogni tanto, escono mostri. Come fare a tapparlo? E quella di tapparlo è la scelta giusta da fare?
Infine, timidamente. I consigli di questo articolo sono rivolti a persone molto vicine al bambino e alla famiglia. Nel caso in cui non siete certi al mille per mille di fare cosa gradita al genitore, non regalate libri sulla morte a un bambino che ha appena subito un lutto. Comprate altro: consiglio sempre qualcosa che possa stimolare la naturale curiosità del bambino verso l’apprendimento, che, spesso, subito dopo un lutto è sopita: un libro di scienze, ad esempio. E non abbiate paura a regalare libri dal tono lieve: la cura passa anche attraverso la leggerezza.
Qui oggi raccontiamo la morte celebrando la vita. Il lavoro del lutto può essere un lavoro molto lungo. Ci vuole tempo per guarire, ma Madama La Vita è forte; vi saluto con una poesia di Bruno Tognolini, in grado di esprimere il mio pensiero meglio di me, come sempre fanno i poeti.
Bambino ferito per sbaglio da ciò che succede
Nel cuore fiorito c'è un taglio, però non si vede
Si è rotto un pezzetto di cielo da quella mattina
Bambino ferito si sveglia, si veste e cammina
Ma ascolta: la vita che passa è una mamma natura
Se vede quel taglio lo spalma di giorni e lo cura
Ci sono vacanze, gelati, ci sono altalene
Ci sono persone che vogliono che tu stai bene
Poi vengono belle stagioni, ti portano al mare
Tu vacci, fai finta di niente, tu lasciale fare
Le piante, le spiagge, le mani, le nonne, le arti
Le cose del mondo ci stanno provando a curarti
Tratto da Rime Rimedio, Bruno Tognolini
Il bisnonno Nicola è davvero speciale: le sue avventure incantano il nipote Pietro, che lo adora come fosse un supereroe. Ma purtroppo il bisnonno non sta bene e Pietro si ritrova a dover affrontare un dolore che attanaglia il cuore e toglie la speranza. Grazie alla storia di una goccia, l’ultimo dono che il bisnonno fa a Pietro, prima di lasciarlo, il piccolo protagonista di questo libro impara ad accettare ciò che è inevitabile e a continuare ad amare il suo bisnonno, che non è più accanto a lui, ma è dentro al suo cuore.
Un album che racconta l'addio di un nonno al nipotino. Una poesia ricca di immagini evocative, un grande messaggio d'amore. Il testo, racconta la morte attraverso la vita. La morte è nell'ordine delle cose, sembra dire il nonno al bambino, e bisogna soltanto saper mantenere in vita il filo che ci lega a chi ci ha lasciato, un filo fatto d'amore e di ricordi. Allora, e solo allora, l'assenza potrà diventare dolce e naturale.
La mamma di Alice è morta. Se n’è andata. Per sempre. Ad Alice manca tanto. Tantissimo. Non ci sono parole per descrivere quanto. Ma, dov’è andata? Perché deve essere da qualche parte, giusto? Alice prende una decisione: andrà a cercarla. E, al suo fianco, avrà persone meravigliose che l’aiuteranno nel faticoso cammino.
Che cosa direste a vostro figlio se vi chiedesse cosa c'è nell'aldilà? Gli animali del circo Galassia hanno le idee chiare in proposito perché, rischiando la vita ogni giorno si sono a lungo interrogati sul tema. Ognuno di loro però ne ha un'idea diversa, forse quante sono quelle conosciute al mondo, e cioè veramente tante.
Come si fa a dire la morte ai bambini? A dire loro che esiste ma che non toglie neppure un briciolo di bellezza alla vita? A tutti gli adulti che non portano i bambini ai funerali, a tutti coloro che pensano che i bambini non possano “contenere” una notizia così dolorosa, e che proteggerli significa non dire, questo libro, delicatamente, senza offrire ricette né formule, ci porta davanti alla bellezza di cui ogni essere umano è capace: la ricerca. E chi lo dice? Lo ha detto un bambino.
Bigoudì ha tutto quello che potrebbe desiderare: vive in un palazzo megagalattico, la sua vita è scandita da piacevoli appuntamenti quotidiani, ma soprattutto ha lui, il suo bibbi bello, il suo babà al rum, il suo cagnolino Alfonso. Quando una mattina lo trova sul tappeto addormentato per sempre, Bigoudì viene travolta da un dolore spaventoso quanto l'amore per lui
Dal suo giardino, Emma può vedere tutto quanto il cielo. Lassù ora c'è anche la sua nonna, che fa capolino tra le nuvole. Insieme giocano, si divertono, ridono... ed Emma sa che una nonna in cielo non ti perde mai di vista. Un libro dedicato al legame che nulla può spezzare tra una nonna e la sua nipotina.
Un bambino rimasto solo, con il suo cane, affronta il lungo viaggio in treno che lo porterà a vivere con il nonno. Non sarà un semplice viaggio nello spazio, ma anche e soprattutto un viaggio introspettivo, di crescita e cambiamento. Mentre affiorano i ricordi e, dentro e fuori dal treno, scorre un paesaggio sospeso tra realtà e fantasia, diventa possibile dare quel bacio di addio per schiudere una nuova vita.
Dove si trova il cielo dei gatti, dei cani, dei criceti e dei pesci rossi? Dove finiscono le nuvole, ma di preciso, non si sa. Ti diranno che il cielo dei gatti, dei cani, dei criceti e dei pesci rossi si trova dove finiscono le nuvole. Questo cielo è un luogo strano, dove chi non c'è più, c'è ancora. E dove sia, non si sa. Forse cominciano là i sogni pelosi degli animali.
Sean è un postino piuttosto speciale: lavora al dipartimento "Consegne impossibili", dove finiscono tutte quelle cose spedite a indirizzi improbabili o difficili da raggiungere. Quando un giorno riceve un pacco destinato "al mio papà in cielo", da parte di un certo di James Johnson, inforca la sua bicicletta e inizia a pedalare verso l'alto. Sempre più su, attraverso le nuvole, fino a un luogo luminoso e colorato, dove il papà di James Johnson è pronto a ricevere una sorpresa inaspettata.
Di
| Ideestortepaper, 2023Altri consigli di lettura
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