Dice un proverbio dei tempi andati:
“Meglio soli che male accompagnati”.
Io ne so uno più bello assai:
“In compagnia lontano vai”.
Dice un proverbio, chissà perché:
“Chi fa da sé fa per tre”.
Da quest’orecchio io non ci sento:
“Chi ha cento amici fa per cento”.
Dice un proverbio con la muffa:
“Chi sta solo non fa baruffa”.
Questa, io dico, è una bugia:
“Se siamo in tanti, si fa allegria”.
SOCIALIZZARE non è SOCIAL-IZZARE!
Gianni Rodari aveva e ha ragione, in compagnia si va lontani e si fa allegria.
La socializzazione è un processo di crescita, la possibilità e la capacità di stare insieme, di scambiarsi informazioni, di collaborare, di sviluppare la sfera emotiva anche attraverso il contatto fisico, che è un elemento importante perché c’è chi riesce a socializzare meglio con i gesti rispetto alle parole.
Nel mio lavoro come libraia per bambini e ragazzi, ascolto con piacere i racconti di mamme e papà a volte un po’ preoccupati per i loro bambini perché pensano siano poco socievoli o troppo timidi. Cerchiamo così di trovare assieme un libro con belle immagini che possa essere strumento di aiuto per affrontare questo aspetto così delicato.
Ma la socializzazione nel bambino quando comincia davvero? Cominciamo a socializzare già dai primi giorni di vita, il primissimo istante a contatto con la mamma proprio alla nascita è il momento di socializzazione e nei giorni successivi prosegue interagendo con i volti dei genitori e degli altri componenti della famiglia, un filo speciale salderà questo rapporto proprio come nel libro:
Un passo alla volta bambine e bambini cercheranno il contatto e risponderanno con smorfie, sorrisi e spesso buffe espressioni, interagiranno con i giochi a loro disposizione, muoveranno i primi passi e arriveranno alla padronanza del linguaggio e nell’indipendenza.
Ma presto le cose per il bambino cambieranno, perché la socializzazione non sarà più limitata solo alla famiglia, ma con l’ingresso all’asilo nido, scuola dell’infanzia o scuola primaria, si troveranno ad intrecciare rapporti con nuovi adulti come maestre d’asilo, educatori e soprattutto con altri bambini in un ambiente diverso dalla casa che fino a poco tempo prima è stata la bolla protettiva in cui stare e che lascia il posto a qualcosa di nuovo e stimolante ma non sempre facile: la socializzazione vera e propria.
L’ambiente scolastico è una vera palestra, l’ingresso in classe sarà la prima esperienza di un percorso di autonomia e indipendenza, di confronto con bambini di origini diverse; perché la socializzazione è inclusione.
Realtà diverse come la disabilità che spesso si pensa sia un ostacolo per interagire, è invece un aspetto importante e delicato della vita con cui confrontarsi. I bambini con la loro spontaneità e trasparenza non vedono nessun ostacolo, e la magia che c’è attorno a loro rende tutto più facile senza pregiudizi e preconcetti. È importante ricordarci che i bambini e le bambine non sono tutti uguali, e non hanno gli stessi tempi, e meno male! Ognuno ha la sua unicità caratteriale e fisica proprio come racconta Leo Lionni in uno dei suoi libri più famosi:
Pezzettino è in cerca della propria identità. È talmente piccolino, infatti, confronto ai suoi amici - tutti grandi e grossi, capaci di volare, nuotare, arrampicarsi - che si convince di essere un pezzetto di qualcun'altro.
Tutti i bambini, bene o male, si sentiranno come in un mare mosso per quanto riguarda le loro emozioni. Proveranno paura, si sentiranno disorientati e allo stesso tempo curiosi, euforici, e il loro modo di socializzare sarà diverso. Ogni novità può spaventare e risultare difficile e qualche sfida potrà sembrare persa in partenza proprio come accade al timido cane lupo Simba, che pensa proprio di non farcela a realizzare il suo sogno ma poi qualcosa cambia e il libro di Luca Mazzucchelli calza proprio a pennello per parlare di un aspetto che fa parte del temperamento e della personalità di tanti bambini: la timidezza.
Simba è un timido cane lupo che sogna di diventare un acrobata del circo. Ma tutti sanno che i cani lupo sono troppo grossi e goffi per volteggiare in aria leggeri ed eleganti... Cosa farà Simba? Rinuncerà per sempre o troverà la grinta per provare a realizzare il suo sogno?
La timidezza che a volte può frenare la spontaneità e la voglia di conoscere e scoprire, di avvicinarsi ad altri bambini per paura di non essere all’altezza, di non sentirsi come gli altri e di non essere capaci. Ma come possiamo favorire la loro socializzazione? Di certo non forzandoli o insistendo ad andare verso gli altri, a partecipare per forza a qualcosa che mette loro a disagio, o scusandosi come genitore perché il bambino è timido.
Non c’è niente di cui scusarsi, perché non c’è niente che non va! Ognuno ha i suoi tempi e i suoi modi per approcciarsi proprio come Billo e Billa che da bravi amici aiuteranno Nina a superare la timidezza:
Billo, Billa e i loro amici fanno capire a Nina l'agnellina che non c'è niente di male a essere timidi e che insieme è tutto più facile! Con tante illustrazioni colorate, giochi e piccole, grandi avventure!
Un aiuto sono di certo le attività extrascolastiche, come uno sport di gruppo, laboratori di attività, ludoteche o anche una semplice passeggiata al parco, una gita con amici, perché danno la possibilità di creare delle buone occasioni di incontro, per osservare e prendersi del tempo per alcuni e di buttarsi subito per altri.
Anche attività come costruire qualcosa assieme, partecipare ad una caccia al tesoro, o andare in biblioteca per ascoltare la lettura di un libro sono momenti di avvicinamento e di contatto per iniziare a socializzare.
A casa si possono creare le situazioni giuste per fare amicizia, come una merenda, magari all’inizio solo con un amichetto, proprio per non accelerare i tempi; fare qualche gioco che possa farli interagire e collaborare, come preparare qualcosa in cucina assieme, costruire, o fare giochi di società. Un passo alla volta per poi provare con qualche amico o amica in più.
Non ci sono formule magiche o strategie vincenti perché bambini e bambine possano migliorare la loro socialità, proprio perché ognuno è diverso e dentro di sé ha tante piccole finestre da aprire; alcune subito, alcune un po' alla volta, altre invece si apriranno molto tempo dopo crescendo e acquisendo sempre più fiducia e sicurezza proprio come nel libro:
Scoiattolo non ha un minuto da perdere. Ha ricevuto una lettera importantissima e deve arrivare a destinazione il prima possibile. Durante il tragitto, però, incontrerà molti amici del bosco che hanno bisogno del suo aiuto. Eppure ha tanta fretta... che fare?
È importante per noi adulti capire che la socializzazione per i bambini non si limita alla classe ma va allargata ad altri contesti e ad altre persone, senza forzarli e senza accelerare i tempi, perché le cose verranno da sé. Accettiamo con serenità i tempi dei bambini e lasciamoli andare alla scoperta di ciò che c’è fuori e di ciò che hanno dentro di loro, soprattutto per imparare a conoscere la propria sensibilità, magari con qualche breve storia. Ma per rendere le cose un po’ più semplici e divertenti ecco qualche consiglio illustrato per infondere un po’ di coraggio e sicurezza.
La mamma è in ritardo e il piccolo Teo non riesce a trattenere le lacrime: si sarà dimenticata di lui? Chicco è un campione di nuoto, ma tutte quelle persone a bordo piscina che lo guardano gli mettono ansia... deve riuscire a concentrarsi! Quando le cose non vanno come aveva programmato, Matilde vede tutto nero. Per fortuna la sua mamma sa come farle tornare il sorriso!
Di
| Kalandraka Italia, 2022Di
| Terre di Mezzo, 2022Di
| Valentina Edizioni, 2023Di
| Lapis, 2023Di
| EDT-Giralangolo, 2015Di
| Sassi, 2023Di
| Sassi, 2022Di
| Babalibri, 2022Di
| IdeeAli, 2018Di
| Fabbri, 2023Di
| Il Leone Verde, 2015Di
| Logos, 2022Di
| Babalibri, 2019Di
| Gribaudo, 2019Di
| Glifo, 2016Di
| De Agostini, 2021Di
| Giunti Editore, 2020Di
| Fabbri, 2022Di
| Babalibri, 2018Di
| Giunti Editore, 2021Di
| Erickson, 2021Di
| Glifo, 2022Altri consigli di lettura
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