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Socializzazione a portata di bambini: i nostri consigli

Illustrazione digitale di Giusy Gallizia, 2023

Illustrazione digitale di Giusy Gallizia, 2023

L’associarsi porta forze nuove; stimola le energie. La natura umana ha bisogno della vita sociale, tanto per il pensiero che per l’azione

Maria Montessori

Quanto è vera questa frase di Maria Montessori, soprattutto se inserita nel contesto attuale dove più che di socializzare, si parla di social-izzare!

La socializzazione è un processo di crescita, è la possibilità e la capacità di stare insieme, di scambiarsi informazioni, di collaborare, di sviluppare man mano la sfera emotiva anche attraverso il contatto fisico, elemento importante perché c’è chi riesce a socializzare meglio con i gesti rispetto alle parole.

Nel mio piccolo, come libraia per bambini e ragazzi, ascolto con interesse i racconti di mamme e papà, a volte un po’ preoccupati per i loro bambini, perché pensano siano poco socievoli o troppo timidi, così, con qualche libro, cerchiamo di trovare una bella storia che diventi uno strumento di aiuto per affrontare con serenità questo aspetto particolare dei rapporti personali.

Ma la socializzazione, nel bambino, quando comincia davvero? Iniziamo a socializzare già dai primissimi giorni di vita, il primissimo istante a contatto con la mamma proprio al momento della nascita è la prima occasione di socializzazione e nei giorni successivi prosegue, mentre il bambino interagisce con i volti dei genitori e degli altri componenti della famiglia e un filo speciale salda questo rapporto proprio come nel libro Io gomitolo, tu filo.

A poco a poco il bambino cercherà il contatto e risponderà con smorfie, sorrisi e spesso buffe espressioni, interagirà con i giochi a sua disposizione muoverà i primi passi ed evolverà nel linguaggio e nell’indipendenza. Ma presto le cose cambieranno, perché la sua socializzazione non sarà più limitata solo alla famiglia perché con l’ingresso all’ asilo nido, scuola dell’infanzia o scuola primaria che sia si troverà a intrecciare nuovi rapporti con nuovi adulti come maestre d’asilo ed educatori, e soprattutto con altri bambini in un ambiente diverso dalla casa, che fino a poco tempo prima è stata la bolla protettiva in cui stare e che ora, pian piano, si dissolve per far posto a qualcosa di nuovo e stimolante, ma non sempre facile: la socializzazione vera e propria.

L’ambiente scolastico è una vera palestra, l’ingresso in classe sarà la prima esperienza di un percorso di autonomia e indipendenza, di confronto con bambini di origini diverse, perché la socializzazione è inclusione, e con realtà diverse come la disabilità, che spesso si pensa sia un ostacolo per interagire, ma la spontaneità dei bambini, come una magia, rende tutto più facile. È importante ricordarci che i bambini non sono tutti uguali, e non hanno gli stessi tempi, e meno male dico io, perché ognuno ha la sua unicità sotto l’aspetto caratteriale e fisico, proprio come racconta Leo Lionni in uno dei suoi libri più famosi, Pezzettino, ma tutti bene o male si sentiranno come in un mare mosso per quanto riguarda le loro emozioni. Proveranno paura, si sentiranno disorientati e allo stesso tempo curiosi ed euforici e il loro modo di socializzare sarà diverso.

Ogni novità può spaventare e risultare difficile e qualche sfida può sembrare persa in partenza, proprio come accade al timido cane lupo Simba, che pensa di non farcela a realizzare il suo sogno, ma poi qualcosa cambia, e il libro di Luca Mazzucchelli Tutto è difficile prima di diventare facile calza proprio a pennello per parlare di un aspetto che fa parte del temperamento e della personalità di tanti bambini: la timidezza.

La timidezza che a volte può frenare la spontaneità e la voglia di conoscere e scoprire, di avvicinarsi ad altri bambini per paura di non essere all’altezza, di non sentirsi come gli altri e di non essere capaci. Ma come possiamo favorire la socializzazione quando si ha a che fare con un carattere timido? Di certo non forzando i bambini o insistendo perché si dirigano verso gli altri, o partecipino per forza a qualcosa che li mette a disagio, né scusandosi come genitore perché il bambino è timido.

Non c’è niente di cui scusarsi, perché non c’è niente che non va: ognuno ha i suoi tempi e i suoi modi per approcciarsi al mondo, proprio come Billo e Billa, che da bravi amici aiuteranno Nina a superare la timidezza in Se sei timido… ti aiutiamo noi! Un aiuto sono di certo le attività extrascolastiche, come uno sport di gruppo, laboratori di attività, ludoteche o anche una semplice passeggiata al parco, una gita con amici, perché danno la possibilità di creare delle buone occasioni di incontro, per osservare e prendersi del tempo per alcuni e di buttarsi subito per altri. Anche attività come costruire qualcosa assieme, partecipare a una caccia al tesoro, o andare in biblioteca per ascoltare la lettura di un libro sono momenti di avvicinamento e di contatto per iniziare a socializzare.

A casa si possono creare le situazioni giuste per fare amicizia, come una piccola merenda magari all’inizio solo con un bambino o una bambina, proprio per non accelerare i tempi, intrattenendoli con qualche gioco che possa farli interagire e collaborare, come preparare qualcosa in cucina, costruire con materiali riciclati, o divertirsi con i giochi di società. Un passo alla volta per poi provare con qualche amico o amica in più.

Non ci sono formule magiche o strategie vincenti perché bambini e bambine possano migliorare la loro socialità proprio perché ognuno è diverso e dentro di sé ha tante piccole finestre da aprire alcune subito, alcune un po’ alla volta, altre invece in molto tempo, crescendo e acquisendo sempre più fiducia e sicurezza.

È importante per noi adulti capire che la socializzazione per i bambini non si limita alla classe, ma va allargata ad altri contesti e ad altre persone senza forzarli e senza accelerare i tempi, perché le cose verranno da sé. Accettiamo con serenità i tempi dei bambini e lasciamoli andare alla scoperta di ciò che c’è fuori e di ciò che hanno dentro di loro. Ma per rendere le cose un po’ più semplici e divertenti ecco qualche consiglio illustrato per infondere un po’ di coraggio e sicurezza.

Per imparare a stare con gli altri

Che magnifica giornata! Ediz. a colori

Di Philip Waechter | Babalibri, 2022

Lettere nel bosco. Ediz. a colori

Di Susanna Isern | Logos, 2022

A più tardi! Ediz. a colori

Di Jeanne Ashbé | Babalibri, 2019

Il mostro dei colori va a scuola

Di Anna Llenas | Gribaudo, 2019

Si può dire senza voce

Di Armando QuinteroMarco Somà | Glifo, 2016

Io gomitolo, tu filo. Ediz. a colori

Di Alberto Pellai | De Agostini, 2021

Io sono io

Di Maria Beatrice Masella | Il Leone Verde, 2015

Grazie!

Di Isabel Minhós MartinsBernardo Carvalho | Kalandraka Italia, 2022

Le caramelle magiche. Ediz. a colori

Di Heena Baek | Terre di Mezzo, 2022

Pezzettino. Ediz. a colori. Con QR code

Di Leo Lionni | Babalibri, 2018

Il grande libro dei super poteri. Ediz. a colori

Di Susanna Isern | IdeeAli, 2018

Pronti per la scuola! Tea. Ediz. a colori

Di Silvia Serreli | Giunti Editore, 2021

Sta passando la tempesta

Di Alberto Pellai | Erickson, 2021

E se mi mangia una balena? Ediz. a colori

Di Susanna Isern | Valentina Edizioni, 2023

Lara e il suo ombrello. Ediz. a colori

Di Chiara Ravizza | Sassi, 2023

Il momento perfetto. Ediz. illustrata

Di Susanna Isern | Glifo, 2022

Le parole gentili. Per stare bene insieme. Ediz. illustrata

Di Giuditta Campello | Emme Edizioni, 2019

Sulla collina. Ediz. illustrata

Di Linda SarahBenji Davies | EDT-Giralangolo, 2015

Mancopersogno. Ediz. a colori

Di Beatrice Alemagna | TopiPittori, 2021

Posso entrare nel tuo club? Ediz. a colori

Di John Kelly | Sassi, 2022

Un compleanno al Polo Nord. Ediz. illustrata

Di Nora Brech | Terre di Mezzo, 2022

Le sei storie per bambini sensibili. Ediz. a colori

Di Lodovica Cima | Gribaudo, 2021

Un barattolo di stelle. Ediz. a colori

Di Deborah Marcero | Terre di Mezzo, 2020

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