Imparando a cambiare punto di vista per scoprire cose incredibili
Ci sono dei libri che racchiudono piccole opere d'arte parlanti, come nel caso di Piccolo manuale di navigazione, edito da Camelozampa, e, non a caso, frutto del lavoro, sia per la parte grafica che per quella narrativa, di Sara Stefanini, una giovane e brillante illustratrice e graphic designer.
Se è la prima volta che vai per mare, bisogna che ti accompagni un marinaio esperto. Qualcuno come Aldo, che ad esempio sa che la prima cosa da fare quando si naviga è fissare una meta. E a quella meta ci si arriva con gli imprevisti e l’ingegno, con le difficoltà e la cooperazione. Aldo dice che si arriva sempre da qualche parte… una storia di mare che è metafora della vita, con i suoi cambi di rotta e di punti di vista, per godere della destinazione più bella di tutte: il viaggio stesso.
Il blu, in tutte le sue sfumature, domina le 12 bellissime tavole che accompagnano la storia, ampie campiture di colore ospitano anche tocchi di rossi e neri, isole di verde e guizzi di giallo che danno lucentezza a tutta l'opera.
In sole 45 righe si compie il viaggio. 45 righe di un'intensità pari ai colori che definiscono il racconto.
È il primo viaggio in mare, accompagnati da Aldo, un marinaio di vecchia data che mette a disposizione la propria esperienza, che sa tutto sulle onde, sui pesci e soprattutto sulle regole che è necessario seguire per cercare di evitare errori durante la navigazione.
Aldo insegna a fissare una meta, ad andare al ritmo del mare, ad ascoltare e osservare, con gentilezza, ciò che si incontra.
Insegna anche che è necessario essere pronti per affrontare gli imprevisti che, a volte, potrebbero portare fuori rotta. Insegna l'importanza del saper cambiare punto di vista, che grazie alla curiosità si possono scoprire cose incredibili. Soprattutto insegna che la cosa più importante del viaggio è la navigazione, poiché da qualche parte si arriva sempre.
È la metafora della vita, che, proprio come il mare, è imprevedibile, in continuo mutamento, che ha una sua propria andatura: può essere sia dolce che spietato, calmo ma anche travolgente e va saputo comprendere, va assecondato e affrontato consapevolmente, rispettando quella sua forza grazie alla quale si arriverà alla fine del viaggio.
Una frase mi ha particolarmente colpita:
A noi marinai tocca la parte più bella: osservare con gentilezza
Questo libro è un pensiero, una direzione ma anche un desiderio, un augurio... che ogni bambino, nella vita, possa incontrare il “suo” Aldo.
Perfetto da condividere con un bambino, perdendosi fra i particolari delle illustrazioni che potrebbero raccontare ancora un'altra parte della storia, non scritta ma viva ed emozionante.
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