Storia di Punto ed Errore di Anna Taraska

Da sempre si inventano storie animando mondi alternativi: giocattoli che prendono vita, personaggi delle fiabe che escono dai libri, piatti e bicchieri che ballano valzer viennesi. Oggi esploriamo il mondo dei segni grafici. Tutti abbiamo nelle nostre case quaderni e libri pieni zeppi di lettere, punti, trattini, segni matematici...e stanno lì, fermi, come sono stati scritti, stampati, disegnati. E se invece anche loro avessero una vita propria?

La fantasia di Anna Taraska, alla sua prima opera, mette a frutto la sua esperienza di redattrice e traduttrice dando vita ai mondi racchiusi tra le pagine scritte: punti, virgole, parentesi, lettere, chiavi di violino hanno un nome, si muovono tra le righe, viaggiano tra i quaderni, vanno a scuola, fanno amicizia, crescono, hanno una vita proprio come le nostre.

La protagonista è una bambina in procinto di andare alla scuola primaria, Punto, la quale improvvisamente si ritrova alla ricerca del suo migliore amico, Errore. Lui un giorno compare casualmente nel quaderno in cui vive Punto e da quel momento i due diventano inseparabili. Poi, Errore scompare e inizia l'avventura. Punto, nonostante il divieto, esce dal quaderno per andare a cercarlo.

Si susseguono una serie di incontri, personaggi eccentrici aiuteranno Punto nella sua ricerca: l'amico Virgoletta e sua madre (che, come le guardie, sorvegliano titoli e citazioni), la signora Data, il signor Ics (che esce da un vecchio libro impolverato di matematica che nessuno apre più poiché gli esercizi sono stati ormai tutti risolti) e il velocissimo Vettore, fino ad approdare all'interno del quaderno di musica, dal quale Punto era stata messa in guardia - tipi insoliti e strani, i musicisti.

E invece saranno proprio il signor Bemolle (un po' depresso e dalla voce tetra) e il signor Diesis (che parla con una tonalità un po' più alta del normale) a dare il giusto indizio per scovare Errore. Tutta la storia si svolge a casa di una poetessa e sarà proprio lei, con i suoi versi e la sua continua ricerca di rime uniche e raffinate, a condizionarne gli accadimenti.

Una lettura deliziosa, ricca di spunti divertenti per avvicinare i piccoli lettori alla conoscenza della punteggiatura e dei segni grafici che utilizzeranno in futuro per ordinare i loro scritti e per comprendere al meglio le loro letture; un invito a prendere dimestichezza con quei piccoli segnetti che, se ben messi, illuminano il senso delle nostre frasi e di interi discorsi.

Allegria, brio, curiosità e freschezza accompagnano il bambino-lettore, che si troverà immerso in un piccolo mondo brulicante di mini-personaggi, ognuno con le sue caratteristiche e la sua storia personale. Potrebbe essere davvero divertente se, da grande, leggendo magari un potente romanzo di letteratura russa e scorgendo tra una frase e l'altra punti, virgole e parentesi, ripenserà al suo primo incontro con essi, a questa piccola storia che si porterà dentro e che, saltuariamente, tornerà...fuori dai margini!

E se la Storia di Punto ed Errore letta con i bambini avesse sollecitato la vostra curiosità sul mai abbastanza conosciuto mondo della punteggiatura, consiglio un'altra lettura sorprendente e vivace: Questione di virgole. Punteggiare rapido e accorto.