Dazeroasei

Voglio il mio mostro di Guia Risari

Sembra una mattina come tante altre, ma qualcosa di diverso invece c’è, e la piccola protagonista di Voglio il mio mostro ci racconta cosa le sta capitando. Al suo risveglio ha una strana sensazione, si sente leggera, o meglio, alleggerita da qualcosa che prima c’era e ora non sa più dove sia. Ma cosa ha perso di così importante da farla sentire strana? Ha perso il suo originale Mostro viola che, anche se frutto della sua fantasia, è il suo amico fidato. Le sembra davvero strano averlo perso, anche perché la sera prima gli aveva letto una bella storia paurosa e lui, irriverente com’è, se la rideva. Perché è sparito se era così contento? Guardando fuori dalla finestra, però, scorge, in fondo in fondo, qualcosa di viola che saltella qua e là: potrebbe essere lui? Poco importa, pensa la bimba, che stia pure dov’è.

Voglio il mio mostro. Ediz. illustrata

L'amico immaginario che crediamo ogni bambino desideri è comprensivo, dotato di poteri magici e condivide con lui interessi e segreti. Ben più originale e divertente, invece, è il dispettoso mostro lilla che anima le tavole di questo albo illustrato. La protagonista della storia perde il suo mostro. È un piccolo grande dramma: il suo mostro è unico!

La malinconia si fa avanti ma lei tiene duro e, facendo colazione con il papà, annuncia: “papààà, ho bisogno di un nuovo mostro”. “Di già?” chiede lui. “Che fine ha fatto quello vecchio?” “Ha tagliato la corda”, risponde la bambina, aggiungendo che potrebbe essere l’occasione per trovare un mostro più fedele. Così, il papà si rende disponibile per andare a cercare un nuovo mostro al mercato. Lì di mostri ce ne sono davvero un sacco, e tutti colorati: ci sono i mostri della frutta e della verdura, mostri con la buccia o lisci, alcuni, educati, li salutano con la manina; ci sono anche i mostri del formaggio che sono un po’ puzzolenti, ma mai come gli squamosi mostri del pesce, tutti viscidi e con tante scaglie. Anche al parco si possono trovare molti mostri: alcuni salutano la protagonista, escono dai cestini della spazzatura e sono tutti sporchi, oppure dalle pozzanghere, ma purtroppo nessuno di questi mostri le fa provare l’emozione che tanto aspetta, nessuno di loro le è simpatico. Il cammino prosegue, anche il papà non si arrende: fanno tappa in un negozio di oggetti e abiti usati e tra cappelli polverosi, sciarpe e cappotti si affacciano altri mostri un po’ anziani, non molto in forma, insomma, non rispecchiano il tipo di mostro che la piccola vorrebbe con sé. Come ultimo tentativo, si fermano in un posto molto goloso, un bel negozio di dolci con tante torte, gelati, pasticcini e zuccherini. Lì si che ci sono dei mostri molto dolci, delicati, divertenti! Sono cicciottelli, saltano dappertutto, salutano e giocano, sono davvero molto originali: alcuni hanno il cappello da cuoco, altri una mantella da supereroe, o un gilet che gli sta un po’ stretto. Ma, ahimè, nessuno di loro è il mostro che fa per lei, nessuno di loro le fa battere il cuore e la fa sentire bene. Così, triste e sconsolata, la piccola protagonista torna a casa. Tra sé e sé la bambina pensa al mostro che crede di aver perso, un mostro non molto educato, che non va in pasticceria e non si mette tra la frutta e la verdura del mercato, non saluta, fa dispetti, non degna di un sorriso, spesso litiga con gli altri mostri, non la fa dormire e a volte morde. Insomma, non è certo perfetto, ma non è necessario, a lei piace così com’è, con le sue particolarità, e soprattutto è il suo Mostro! Quando calava la sera, lei e il suo Mostro stavano sul letto vicini, lei gli leggeva una storia e lui si addormentava e faceva le fusa come un gatto. Durante il sonno entrava nei suoi sogni proteggendola dagli incubi e dai brutti pensieri. Questo è il suo mostro, l’unico e insostituibile.

Ormai la sera è arrivata e tra una lacrima e un sospiro si accorge che il letto ha una gobba e…ecco che qualcosa sbuca da sotto la coperta…che cosa sarà?

Un albo illustrato divertente, con tanti colori e tanti mostri allegri creati dalla fantasia dei bambini. Perché tutti i bambini hanno un amico che nasce dalla loro fantasia, può essere un mostro, o un supereroe che li protegge dai brutti sogni, o un unicorno con cui fare viaggi magnifici, un cane parlante, un gatto magico… tutti amici a cui confidare segreti, con cui confrontarsi, che di giorno e di notte tengono compagnia e proteggono. La fantasia non ha confini e può far arrivare davvero dappertutto, ma i bambini sanno benissimo che non è vero che “un amico/a fantastico/a vale l’altro” perché non nasce solo dalla loro fantasia, ma anche dal loro cuore. Questo albo ha anche una particolarità molto divertente, ogni pagina dà ai piccoli lettori la possibilità di scoprire dove si è nascosto il Mostro viola. Quindi aguzzate la vista e buona caccia al mostro!

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