Nella vita ci vuole Costanza. Parola di Alessia Gazzola

AVVERTENZA: Se un giorno - chissà? - doveste salire su un ring per incrociare i guantoni con Alessia Gazzola, vi diamo un consiglio: non lasciatevi ingannare dal suo aspetto mite e dal sorriso dolcissimo. Alessia sarà pure una conversatrice squisita e una persona di grande cortesia, ma in lei c'è una determinazione feroce che ogni tanto fa capolino dallo sguardo chiaro e che può perfino intimidire.
Una forza di volontà, la sua, che si intuisce aver giocato un ruolo nell'aver portato i suoi libri ad essere fra i più attesi, venduti, letti ed amati degli ultimi dieci anni, in Italia. 

Un milione e settecentocinquantamila copie, recita la fascetta che cinge d'alloro la (bella) copertina di quest'ultimo romanzo di Alessia. 
Sono numeri di cui lei, l'autrice, potrebbe forse schermirsi se qualcuno glielo facesse notare: eppure restano lì, a testimoniare le qualità narrative di una scrittrice che ha dalla sua moltissime frecce: la competenza scientifica, che le deriva dall'essere medico; un senso per i dialoghi che rende le interazioni fra i suoi personaggi particolarmente brillanti e ritmate; una fantasia nell'immaginare le trame che le permette di cavarsela credibilmente anche quando le cose prendono una piega... inattesa! 
Nel caso di La Costanza è un'eccezione, ad esempio (qui la nostra recensione del romanzo), saremo portati a girovagare fra le calli di Venezia per mettere a nudo una storia che coinvolge addirittura un sospetto di vampiri! Non diciamo altro, per non rovinare il piacere di scoprire tutto dalla viva voce di Alessia, alla quale dobbiamo anche la scoperta di una disciplina - la paleopatologia di cui Costanza Macallè è espertissima - che ci appassiona e che - ne siamo certi - ci regalerà ancora molte ore di piacevolissima lettura in compagnia di Costanza. Capito, Alessia? Fà per favore che questa non resti un'eccezione!