Come rendere una casa accogliente?
Secondo noi, si può cominciare con l'arredarla di libri. E no, non intendiamo solo con quelli in libreria, ma anche con i coffee table books, quei libri artistici e fotografici che non hanno bisogno di tante parole per intrattenere noi e i nostri ospiti, ma giocano molto di più sul contenuto visivo.
Il perno è la grafica: tematiche culturali che spaziano dall'arte alla musica, dalla moda alla natura, dai viaggi alla fotografia, vengono qui rappresentate da belle copertine, immagini suggestive e palette di colori.
Se vi sono venuti in mente quei libri sull'arredamento e il design, avete centrato nel segno, ma attenzione a liquidare questo genere di pubblicazione come un frivolo capriccio della modernità: il coffee table book ha infatti origini molto antiche e risale addirittura alla seconda metà del Settecento.
In La vita e le opinioni di Tristram Shandy, gentiluomo di Laurence Sterne arrivava ad affermare, con il suo consueto sarcasmo: «Ritengo molto probabile che la mia vita e le mie opinioni desteranno molto scalpore nel mondo e che ciò che scriverò avrà larga diffusione in tutte le classi sociali e culturali fino a diventare proprio quel genere di libro nel quale Montaigne temeva di veder trasformati i propri Saggi, cioè una pubblicazione da salotto».
È però solo con l’avvento degli anni Sessanta che il coffee table book diventa l’accessorio perfetto per ogni padrone di casa che si rispetti: persa una volta per tutte la sua aura di sacralità, il libro diventa un oggetto da sfoggiare in bella vista, componente essenziale quanto il resto del mobilio.
La sua funzione è molteplice: dona un tocco di colore, intrattiene gli ospiti nei momenti morti, fornisce spunti di conversazione e ammanta di un velo di eleganza e cultura anche il salotto più semplice.
Oggi è diventato un ottimo regalo da fare per circondarci di qualcosa che sia in linea con le nostre passioni. Qual è la vostra?
L'ascesa spettacolare di Christian Dior nell'universo dell'haute couture parigina è una delle storie più avvincenti della moda del XX secolo. Gallerista con una visione contemporanea ma ispirata alla tradizione dell'alta moda francese, nel 1947 Dior debuttò con una collezione che inventava la silhouette New Look e rivoluzionava il modo di vestirsi delle donne, i loro acquisti e la loro immagine di sé.
Tutti noi vogliamo vivere in case belle, comode e confortevoli. Ma siamo sicuri che lo siano anche per i nostri amici gatti? Creare ambienti gradevoli e accoglienti, capaci di soddisfare i bisogni comportamentali dei nostri mici è fondamentale per il loro benessere psico-fisico e per la relazione che hanno con tutti gli altri componenti del nucleo famiglia.
Anthony Penrose è un fotografo britannico, figlio di Sir Roland Penrose e Lee Miller, e dirige il Lee Miller Archive e la Penrose Collection, con sede nella casa di famiglia, Farley Farm House. La sua biografia "Le molte vite di Lee Miller" è stata pubblicata in Italia da Contrasto. Kate Winslet, che interpreta Lee Miller nel film, prefaziona il libro.
Il volume è l'esito di una approfondita ricerca sulla figura dello stilista di origini napoletane attivo a Roma a partire dagli anni Quaranta. Emilio Federico Schuberth si impone sul territorio nazionale e internazionale grazie soprattutto al sapiente uso di strategie di promozione del suo marchio attraverso il medium cinematografico e quello televisivo.
Un'imperdibile galleria di immagini per comprendere meglio la storia, l'evoluzione e lo straordinario potere evocativo e narrativo della fotografia. Dalle foto d'arte ai reportage di guerra, dalle immagini più famose ai tesori nascosti, dalle prime scoperte di Niépce e Daguerre alle meraviglie del digitale "1001 fotografie da vedere nella vita" rivela ciò che sta dietro a ogni scatto, proponendosi come una rassegna degli ultimi 150 anni di storia così come l'ha ritratta e plasmata l'obiettivo. Prefazione di Fred Ritchin.
La moda dipinta, ritratta, scolpita, realizzata dai grandi artisti. L’abito che modella, nasconde, dissimula o promette il corpo. L’abito come segno di potere, di ricchezza, di riconoscimento, di protesta. Cifra distintiva di uno stato sociale o identificativa di una generazione. La moda come opera e comportamento. L’arte come racconto e come sentimento del tempo.
Il libro presenta una raccolta di 250 fotografie dei più importanti fotografi al mondo, dai maestri leggendari alle star contemporanee, in un formato accattivante e facile da maneggiare e sfogliare.
La cronologia dell’opera di Capa, vero e proprio monumento nella storia della fotografia, scandisce le pagine di questo libro ricchissimo di immagini, dando da un lato l’idea della sua vastità e dall’altro delineando il modo in cui il fotografo opera sul campo. Il volume traccia le tappe principali di un percorso la cui brillantezza non ha pressoché eguali, lasciando emergere diverse “icone” da questo corpus eccezionale.
Le canzoni di Paolo Conte, più che poesie, sono quadri. Immagini memorabili di donne e uomini raccontati a colpi di pennello: accappatoi azzurri e nasi tristi come salite, Wanda che sta seria con la faccia ma però ride con gli occhi e quelli che più che gente sembrano foulard.
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