Vivere senza leggere è pericoloso, ci si deve accontentare della vita, e questo comporta notevoli rischi.
Se è vero ciò che si dice mai giudicare un libro dalla copertina, allora il nostro sarebbe un difficile mestiere.
Quanti di noi, lettori appassionati o meno, abbiamo deciso di acquistare un libro perché attratti da un particolare della sua copertina? Da un volto, da una geometria, da una tonalità specifica di colore.
La scrittrice Jhumpa Lahiri ha definito le copertine Il vestito dei libri, quello da indossare in un'occasione speciale, per fare colpo, per farci più belli.
Ne abbiamo selezionate dieci, che sono per noi le più belle di quest'anno; ripercorriamo così il nostro anno letterario, riempiamoci gli occhi di bellezza e novità. Magari i nostri consigli vi potranno essere utili per un regalo di Natale dell'ultimo momento?
Nevada (Feltrinelli) di Imogen Binnie è il viaggio della protagonista Maria, una ragazza trans newyorkese, sulle strade larghissime della West Coast americana. La copertina del libro rappresenta il viaggio solitario di Maria fra i canyon e verso se stessa: un'anima a riposo sotto un cielo striato di rosa, un corpo di donna nascosto dalle rocce del Nevada e una macchina azzurra che procede verso la propria identità. Cliccate qui per leggere la nostra interessante recensione del libro.
Maria è una ragazza trans che vive a New York e lavora come commessa in una libreria. Un giorno scopre di essere stata tradita dalla fidanzata e poco dopo perde pure il posto di lavoro. Fedele alle proprie idee punk rock, decide allora di partire per un viaggio in auto verso il Pacifico.
Nella copertina di Pizza Girl (Blackie) di Jean Kyoung Frazier troviamo tutti gli elementi fondamentali del romanzo: un'infografica che riassume le avventure della diciottenne protagonista del volume, un'anonima Pizza girl che di lavoro consegna le pizze e si barcamena in una vita che non le piace, con un bimbo in arrivo e un fidanzato che non sopporta. Un'esplosione di colore che attrae lo sguardo e invita alla lettura.
18 anni e incinta, la protagonista senza nome di questo romanzo consegna pizze per lavoro. Vive con la mamma coreana e il fidanzato, il classico bravo ragazzo americano, e non sopporta nessuno dei due. Un giorno incontra una donna con un figlio di otto anni, e da quel momento non riesce a smettere di pensare a lei.
La copertina del libro Le sette lune di Maali Almeida (Fazi) (ve ne avevamo già parlato, ricordate?) ha già una storia tutta sua: rappresenta le coloratissime maschere tradizionali dello Sri Lanka, paese in cui è ambientato il romanzo e luogo d'origine dello scrittore Shehan Karunatilaka, che con il volume ha vinto il prestigioso Booker Prize 2022. Un tuffo all'interno delle tradizioni più antiche dello Sri Lanka che ci trasporta subito all'interno della narrazione, pregna di misticismo, realismo magico e un po' di giallo, in una tensione costante fra la cultura millenaria del paese e le influenze pop della modernità.
Il commovente racconto di un amore proibito, l’avvincente indagine su un omicidio misterioso, l’appassionante epopea di un paese in crisi: Le sette lune di Maali Almeida, che ha vinto il prestigioso Booker Prize proiettando l’autore nell’olimpo della letteratura mondiale, contiene tutto questo e molto di più.
Quando è stato invitato a parlare del suo romanzo Whale (Edizioni E/O), Cheon Myeong-kwan ha rivelato che l'ispirazione per la genesi del libro è venuta pensando ad una donna dalla forma fisica importante, e il paragone con la balena è stato immediato: la balena simboleggia la solitudine, un'enorme, muta solitudine, ma pur sempre quello. E così la copertina ci mostra un cinema a forma di balena, un luogo di sogni per una famiglia intera e un simbolo di quello che l'autore ci vuole comunicare: tutto si può tramutare in bellezza, per quanto niente ci suggerisca che sia così.
Ambientato in Corea del Sud, Whale segue le vite dei suoi personaggi mentre si intrecciano nel meraviglioso mondo creato da Cheon Myeong-Kwan. Una donna vende sua figlia a un apicoltore di passaggio per due vasetti di miele.
Famosissimo volume di William S. Burroughs pubblicato per la prima volta nel 1953 con il titolo La scimmia sulla schiena, in questa nuova edizione Adelphi il titolo cambia in Junky, e l'animale si sposta sulla copertina: è la scimmia dell'astinenza, del vortice senza speranza del bisogno ossessivo, una scimmia che graffia il legno, che cerca qualcosa ma non la trova. Trovate maggiori informazioni e dettagli nella nostra recensione del titolo.
Era dai tempi delle Confessioni di un mangiatore d’oppio di de Quincey che un cono di luce così livida, spietata, non cadeva sulla terra desolata battuta dal tossicodipendente. Burroughs, che tossicodipendente lo è stato a lungo, impenitente e irredento, cerca qui la nostra complicità.
Nel suo romanzo d'esordio 108 rintocchi (Piemme), Yoshimura Keiko ci trasporta suun isolotto giapponese, in un'atmosfera di festa e tradizioni che anticipa i 108 rintocchi necessari per raggiungere il Nirvana; e poi una lettera, un uomo che legge sul limitare di un ruscello e la luna rossa del cielo che ci attrae, che ci invita ad afferrare il libro ed iniziare la lettura.
Tutto si guasta, si incrina, invecchia, si rompe. Sohara Mamoru, che è nato sull'isola più piccola dell'arcipelago di Izu ed è il tuttofare della comunità, lo sa. Durante i tre giorni che precedono il Capodanno, si svolge la storia di un uomo che ha sempre messo davanti alla propria realizzazione la felicità altrui.
Castelli d'aria (Iperborea) di Zacharias Topelius è un volume che ci racconta di favole: nel cielo azzurrissimo di una città - forse Parigi? - un cappello vola solitario verso la luna; un uomo lo osserva, o forse no. Il chiarore è quello dei paesaggi del nord, dei libri che ci ricordano la buonanotte dei genitori ai bambini.
Uno sguardo puro, un animo di bambino e la capacità di abbandonarsi alla fantasia e al sogno: sono queste le porte per accedere al bello e alla realtà più profonda e nascosta delle cose.
C'è una ragazza che prende il sole su una sdraio, gli occhi puntati verso di noi; dietro di lei un uomo ed una donna, nudi, la osservano - o forse sono in posa, anche loro?-. In questa copertina c'è tutto, tutto quello che il nuovo romanzo di Veronica Raimo La vita è breve, eccetera (Einaudi) ci vuole comunicare. Un meraviglioso ritaglio di (non)relazioni, l'obiettivo puntato su una donna - tante donne - e tutto il resto che è tenue sfocatura.
Una scrittrice in crisi cede alle richieste via via più insidiose dell’anziana vicina, con inaspettate ricadute sul suo romanzo. Una promessa della danza scopre con il suo maestro le possibilità del proprio corpo, e del proprio piacere.
La copertina del libro Le conseguenze (Edizioni Black Coffee) di Manuel Muñoz è un meraviglioso collage che riassume i racconti presenti nel volume; ci sono piante, frutta, un ragazzo che si tiene in equilibrio su un ramoscello e i contorni di montagne rocciose appena accennati - un rimando alla California, rovente e meravigliosa terra in cui sono ambientati i racconti. Tutto è coloratissimo e allegro: tranne lui, l'uomo con il cappello che appare in bianco e nero, quasi lontano: equilibrista di un momento della vita in cui ogni scelta può portare ad una conseguenza inevitabile.
Due giovani donne si conoscono su un autobus diretto a Los Angeles per ricongiungersi ai mariti deportati; una coppia gay organizza una festa per inaugurare la nuova casa risvegliando tensioni che credeva sepolte; una madre adolescente si regala un'uscita finendo per incontrare il padre del proprio bambino.
Estate caldissima (66thand2nd) di Gabriella Dal Lago ci restituisce la sensazione dell'afa estiva nei suoi colori tendenti al seppia; una lucertola che si muove lentamente sulle dita delle mani di una ragazza; la camicia da notte bianca - indumento che ricorda l'estate italiana di un passato, di un tempo che non esiste più; il rosa e il bianco del titolo che riempiono gli occhi come la copertina di un disco, e il nuovo singolo di punta è proprio questo: Estate Caldissima.
L’estate più calda degli ultimi duecento anni, la città stanca che soccombe sotto il peso dell’afa, il lavoro che non si può fermare e preme con le sue scadenze. Sette adulti, un bambino e una gatta si rifugiano in una casa di campagna, dove le temperature sono più clementi.
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