Io credo che questa mostra dimostri che in quasi 70 anni di attività Michelangelo racchiuda tutta la storia dell’arte
Dal 22 ottobre all’8 gennaio, a Milano, nella Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale si tiene la mostra dedicata alle tre Pietà di Michelangelo. Un evento eccezionale che affianca, per la prima volta, tre opere che evidenziano il percorso di uno dei più grandi artisti mai vissuti e, per estensione, di un pezzo di storia dell’arte. Organizzata da Sergio Risaliti, direttore del Museo Novecento di Firenze, e da Barbara Jatta, direttrice dei Musei Vaticani, la mostra vede esposti tre calchi: quello – più noto – della Pietà Vaticana, quello della Pietà Bandini e quello della Pietà Rondanini. Intorno, un’esperienza visuale e sonora immersiva che rende l’installazione dinamica ed emozionale, nel contesto suggestivo di una delle sale più belle di Palazzo Reale.
La Pietà Vaticana è la prima realizzata da Michelangelo: la più classica, estetica e realistica. L’originale è a San Pietro a Roma, e l’inizio dei lavori risale al 1498, quando Michelangelo aveva appena vent’anni. Con la maturità arriva anche un altro stile, e dunque la seconda, la Pietà Bandini, è scolpita quando l’artista ha tra i settantacinque e gli ottant’anni, dal 1547 al 1555. Un’opera tormentata, che rivela i sentimenti di Michelangelo per l’approssimarsi della morte. L’ultima, la Rondanini, non è finita: è l’opera cui lavora fino ai suoi ultimi giorni, esempio di quel «non finito» che caratterizza le sue creazioni più tarde.
Quelli esposti a Palazzo Reale sono i calchi degli originali, che sono dislocati a Roma, Firenze e al Castello Sforzesco di Milano. Sono riproduzioni che si sono rese necessarie tra l’Ottocento e il Novecento per il vizio – già michelangiolesco – di prendere a martellate le statue originali. Grazie ai calchi è possibile, perciò, affiancare tre periodi della storia culturale e visuale italiana per un colpo d’occhio inedito che raccoglie stili, temi e tecniche tanto diversi quanto legati l’uno all’altro. «Sarà una grande emozione poter abbracciare con un solo sguardo tutte le tre Pietà, – dice Tommaso Sacchi, assessore alla Cultura di Milano – e il confronto, a Milano, potrà essere integrato dalla visita al Museo della Pietà Rondanini al Castello Sforzesco, dove si trova l’originale dell’ultima Pietà, quella a cui il Maestro lavorò fino agli ultimi giorni della sua vita».
La mostra, partita a Firenze e ora a Milano, ha l’ambizione di arrivare sino a Roma, seguendo perciò le tre città dove sono conservate le Pietà originali. Da martedì a domenica, si può accedere alla sala dalle 10 alle 19.30, il giovedì fino alle 22.30, mentre il lunedì la mostra resta chiusa. L’ingresso è gratuito, e tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.palazzorealemilano.it.
Ti potrebbero interessare
Hai domande, dubbi, proposte? Vuoi uno spiegone? Scrivi alla redazione!
Per poter aggiungere un prodotto al carrello devi essere loggato con un profilo Feltrinelli.
Per poter aggiungere un prodotto alla lista dei desideri devi essere loggato con un profilo Feltrinelli.
Il Prodotto è stato aggiunto al carrello correttamente
Il Prodotto è stato aggiunto alla WishList correttamente