Istituito nel 2005 dall’associazione culturale vicino/lontano, d’intesa con la famiglia del giornalista e scrittore Tiziano Terzani, il Premio Terzani ha quasi raggiunto lo scopo con cui è nato: trovare un’opera edita in lingua italiana che, con una narrazione efficace, “presenti una chiave di lettura utile del mondo in cui viviamo”. La giuria, presieduta da Angela Terzani Staude, moglie del giornalista, e composta da Enza Campino, Toni Capuozzo, Marco Del Corona, Andrea Filippi, Milena Gabanelli, Nicola Gasbarro, Ettore Mo, Carla Nicolini, Marco Pacini, Paolo Pecile, Remo Politeo, Marino Sinibaldi, ha scelto i finalisti.
Da poco annunciata, la cinquina vede Fabio Deotto con L’altro mondo. La vita in un pianeta che cambia, edito da Bompiani, Erika Flatland con La vita in alto. Una stagione sull’Himalaya (Marsilio), Gulbahar Haitiwaji con Sopravvissuta a un gulag cinese. La prima testimonianza di una donna uigura (Add Editore, con Rozenn Morgat), Colum McCann con Apeirogon (Feltrinelli), Ece Temelkuran, La fiducia e la dignità. Dieci scelte urgenti per un presente migliore (Bollati Boringhieri).
Tutti titoli che “fanno luce sui retroscena storici, politici e umani delle questioni di maggiore attualità nel mondo” secondo Angela Terzani Staude, moglie di Tiziano Terzani e giurata del premio.
Deotto ci porta nei luoghi in cui è visibile il cambiamento climatico, dalle Maldive a Venezia.
Flatland, vincitrice lo scorso anno del premio Kapuscinski per il reportage, racconta della vita sulle vette e delle culture ad alta quota in Cina, Pakistan, India e Nepal.
Colum McCann, sullo sfondo del conflitto arabo-palestinese, ambienta le storie di due padri.
Haitiwaji arriva in finale con la prima testimonianza diretta del genocidio contro la minoranza musulmana uigura.
Temelkuran, invece, ci offre un vocabolario di parole di cui riappropriarsi, come “dignità”, “attenzione” o “partecipazione”.
Tra le opere i giurati sceglieranno il libro che maggiormente rispecchierà lo spirito di Tiziano Terzani che sempre “ha voluto tentare di capire e far capire ciò che avveniva al di là dei nostri orizzonti” e che sempre “ha saputo […] creare quel ponte tra le diversità e le differenze che poi dà modo anche agli altri di capire il mondo, un mondo che cambia velocemente e drammaticamente”.
Il vincitore della diciottesima edizione del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani, riconosciuto e promosso dall’associazione culturale vicino/lontano di Udine, sarà annunciato a fine aprile. Il premio sarà consegnato a Udine il 14 maggio, in occasione della serata evento presso il Teatro Nuovo Giovanni, durante il Festival vicino/lontano.
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