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Sandro Mazzola: dall'esordio all'Inter alla foto con Ronaldo

Figlio di Valentino, leggenda granata, Sandro nasce a Torino l’8 novembre del 1942 e inizia prestissimo a seguire le orme del padre diventando, a soli quattro anni, mascotte del Torino, comparendo nelle foto di rito che precedono le partite casalinghe.  

Quando il padre perde la vita nel tragico incidente aereo di Superga assieme a tutti i componenti del Grande Torino, Sandrino ha appena sette anni. Poco dopo la tragedia, si trasferisce a Cassano D’Adda, paese poco fuori Milano, insieme alla mamma e al fratello Ferruccio, anch’egli diventato in seguito calciatore di Serie A.

Ed è proprio a Cassano, paese paterno, che viene scoperto da Benito "Veleno" Lorenzi – attaccante nerazzurro diventato poi scopritore di giovani talenti – che lo porta immediatamente in casa Inter, facendolo diventare quello che tutti noi ora conosciamo, capitano di tante battaglie, dentro e fuori dal campo.

Sandro non cambierà mai squadra, giocherà per l’FC Internazionale per 20 anni tondi, tra giovanili e prima squadra, in quello che era un altro calcio rispetto all’attuale.

Purtroppo al giorno d’oggi, nel calcio dei petroldollari, degli avidi procuratori e dei giocatori ben più attenti a ricevere dei like sui social network che alle sorti della propria squadra, è rarissimo che un calciatore giochi così a lungo con gli stessi colori. Nel corso della sua carriera calcistica non si può non segnalare l’epica rivalità con Gianni Rivera, Golden Boy e capitano dell’altra squadra di Milano, quella con i colori rossoneri. Il momento più alto di questa rivalità lo si raggiunge in occasione dei Mondiali 1970 in Messico, con la famosa staffetta decisa dal CT Ferruccio Valcareggi, che non li fa mai giocare assieme ma preferisce alternarli. Furono entrambi protagonisti di Italia-Germania 4 a 3, "la Partita del Secolo" dello Stadio Azteca di Mexico City raccontata dal compianto Sandro Martellini.

Questa rivalità tra le due primedonne di Inter e Milan ricorda molto quella tra Coppi e Bartali, Ronaldo e Messi, Borg e McEnroe. Antagonismi così forti accendono per forza di cose gli animi dei tifosi che non possono non schierarsi in favore dell’uno o dell’altro campione. Se ai tempi qualcuno mi avesse chiesto chi dei due preferivo avrei di certo votato per il "Baffo" nerazzurro, una scelta probabilmente mossa dalle mie simpatie calcistiche, lo ammetto. Sandro Mazzola con la maglia della Beneamata vince due Coppe dei Campioni (l’attuale Champions League), due Coppe Intercontinentali e quattro Scudetti, tutti trofei vinti sotto la guida del mago Helenio Herrera e del presidente Angelo Moratti, petroliere padre di Massimo, a sua volta padre dell’indimenticabile Triplete del 2010. Si toglie una enorme soddisfazione anche con la maglia azzurra, vincendo l’Europeo giocato in Italia nel 1968.

Sandro lascia il calcio giocato a 34 anni, ma non si allontana dal mondo Inter, anzi.

Resterà negli annali infatti la prima foto ufficiale scattata nella sede milanese nerazzurra nel 1997 a Ronaldo, quello vero però, scortato nel tragitto Linate-Milano Centro proprio da Mazzola e da Luisito Suarez, un altro che di Inter se ne intende.

Buon compleanno Sandro, ti aspetto per un brindisi a San Siro!

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