... Oops, I did it again! Finalmente Britney Spears potrà provare nuovamente l'ebbrezza di sbagliare in prima persona. Il tribunale di Los Angeles, infatti, ha finalmente affrancato l'ex enfant prodige del teen pop dalle pastoie che le erano state imposte da un padre-padrone, e nelle quali si dibatteva vanamente da anni. #FreeBritney, nel frattempo, era diventato un hashtag popolare e una call to action capace di trascendere la situazione specifica da cui originava, per commentare patriarcati coercitivi e ipocriti.
Parabola esemplare - e piuttosto triste, finora - quella di questa ragazza, che i genitori vollero dare in pasto a uno star system feroce e onnivoro, pronto a cannibalizzare l'adolescenza di ragazzi e ragazze con la sola colpa di essere telegenici. Oggi Britney si è liberata da una relazione Toxic, e noi siamo pronti a brindare idealmente a bordo vasca assieme a lei, possibilmente lontani da un Circus mediatico spietato. I'm not a girl, not yet a woman, cantava la ragazza all'apice del suo devastante successo. Ora, forse potrà aggiornare quel ritornello e dire la sua, libera come una donna libera. Auguri, Britney!
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Contro un patriarcato "Toxic": i libri
Di
| Agenzia X, 2020Di
| Tlon, 2021Di
| Rizzoli, 2020Di
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