Lascia perdere, non è roba per te

Mi ricordo che nell'estate in cui avevo fra i quindici e i sedici anni, il mio professore di italiano mi obbligò a leggere "Senilità" di Svevo. "Senilità" di Svevo, nell'estate fra i quindici e i sedici anni, quando hai solamente voglia di mordere gli alberi, sfondare i muri e tutto pur di vivere, vivere, vivere... "Senilità", di Svevo. Che era il modo migliore per odiare il professore - sicuramente - "Senilità", Svevo stesso, un capolavoro che però all'epoca potevi solamente odiare e rovinarti per sempre. E loro ancora a dirti "Devi leggere! perché diventi una persona migliore, perché i libri sono bellissimi e ti piacciono tantissimo". E io, l'unica cosa che capivo, era che il giorno che fossi stato libero non avrei mai più preso un libro in mano.