Un mondo quasi perfetto di Diane Cook, SEM
A qualche isolato dal loro edificio c’era un solo albero, ingabbiato affinché nessuno potesse toccarlo. Inspiegabilmente, fioriva tutte le primavere e le persone venivano da ogni parte per vedere i suoi petali rosa sottili come carta velina. E quando i petali cadevano, le persone si raccoglievano intorno alla gabbia per provare ad acchiappare quelli trasportati dal vento. Il resto marciva intorno al tronco. Era uno dei dieci alberi rimasti in tutta la Città. Erano fortunati a vivere lì vicino
La figlia di cinque anni di Bea, Agnes, sta lentamente deperendo, consumata dallo smog e dall'inquinamento di una metropoli dallo sviluppo incontrollato. Se rimangono in città, Agnes morirà. C'è solo un'alternativa: lo Stato delle Terre Vergini, l'ultima fascia di terra incontaminata e protetta, da cui gli uomini sono sempre stati banditi. Fino a ora. Bea, Agnes e altre diciotto persone si offrono volontarie per andare a vivere nello Stato delle Terre Vergini, cavie di un esperimento volto a verificare se gli uomini possono convivere con la natura senza distruggerla
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