I tre quarti di luna brillavano come una fiamma quasi abbacinante, e i cristalli di neve scintillavano come un tappeto cosparso di polvere di diamanti. (…) Bond si calò gli occhiali da sci sugli occhi e il vasto paesaggio innevato diventò di un verde argenteo, come se stesse nuotando sott’acqua al sole
Sembra impossibile, eppure sono passati sessant’anni dalla prima edizione di Al servizio di Sua Maestà (On her Majesty’s Secret Service), decimo romanzo avente come protagonista l’amatissimo agente James Bond e secondo della trilogia della SPECTRE – una spietata organizzazione criminale che vuole dominare il mondo -, iniziata con Thunderball e conclusa con Si vive solo due volte (You only live twice).
In occasione di questa ricorrenza, la casa editrice Adelphi riporta in libreria il romanzo in una veste rinnovata e di classe. Così come sta facendo da una decina d'anni con tutti i romanzi di James Bond, a testimonianza del valore non solo nostalgico ma intrinseco di una saga che continua ad essere letta e apprezzata.
Il romanzo si apre nell’immaginaria cittadina normanna di Royale-les-Eaux, la stessa in cui nel 1953 Fleming ambienta la prima avventura dell’agente 007, Casino Royale, e la trama prosegue dal precedente Thunderball. Bond è di malumore e deluso dalla missione che gli è stata affidata, ovvero trovare e catturare il capo della SPECTRE, Blofeld. Ma mentre rimugina sul suo futuro da agente segreto, non perde d’occhio una giovane donna, che di lì a poco salva da un possibile suicidio per annegamento prima di essere catturato da due loschi individui che li stavano tenendo d’occhio. Dopo un breve flashback in cui si racconta il precedente incontro tra Bond e la donna, Tracy, e in cui si mette in luce la natura del loro rapporto, Bond è condotto dal padre della ragazza, esponente della mafia corsa. Ha così inizio un’avventura mozzafiato che lo vede intraprendere una delicata operazione sotto copertura sulle Alpi svizzere dove si nasconde sotto falso nome proprio Blofeld, invischiato in una pericolosa macchinazione dai possibili esiti catastrofici per l'intera umanità.
In un susseguirsi di sotterfugi, evasioni rocambolesche, inseguimenti, scazzottate e una spettacolare e spericolata fuga notturna sugli sci nella cornice delle Alpi innevate, il romanzo scorre via veloce ad un ritmo sostenuto in perfetto stile spy story sino a giungere ad una conclusione da pugno allo stomaco.
Ma oltre all’adrenalina e all’azione presenti in abbondanza con buona pace degli estimatori, in questo capitolo della saga Fleming ci restituisce un Bond decisamente più umano, emotivo, meno caricatura di sé stesso e schiavo dei cliché che sono stati la sua fortuna ma anche il suo limite. E che, in contraddizione con la sua fama di seduttore e scapolo impenitente, si innamora perdutamente di Tracy, Bond girl decisamente fuori dall’ordinario.
Bond sentì la sua voce dire quelle parole che non aveva mai detto in vita sua, né si era aspettato di dire.
"Tracy, io ti amo. Vuoi sposarmi?"
Conclusa la lettura del libro, vi consigliamo anche la visione dell’omonimo adattamento cinematografico del 1969, unico film in cui James Bond è interpretato dall’attore australiano George Lazenby, subentrato all’iconico Sean Connery che tornerà un’ultima volta nel successivo Una cascata di diamanti.
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