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Fuorilegge di Anna North

Qualche anno fa, durante un viaggio negli Stati Uniti, decisi di passare per una cittadina dispersa a est della catena montuosa della Sierra Nevada e a nord rispetto al lago Mono: Bodie.

Bodie non è niente di meno che una città fantasma del vecchio west, e ciò che attirò me e che faceva lo stesso con i milioni di visitatori l’anno è ovviamente la magia dell’ovest selvaggio! La possibilità di toccare con mano quello che per noi europei è solo una proiezione della pellicola cinematografica non ha prezzo, e confesso che le storie di cowboy, indiani e fuorilegge mi hanno sempre appassionata, da Sergio Leone passando per Trinità, e svoltando verso Lucky Luke.

Fuorilegge
Fuorilegge Di Anna North;

In un far west prostrato da un'epidemia misteriosa, la speranza di sopravvivere, per il genere umano, è appesa a un filo. Ed è per questo che la sterilità femminile comincia a diventare una colpa terribile e pericolosa, una sorta di maleficio di cui liberarsi.

Vedere le termiche di polvere rossa che davvero si alzano nelle ore più calde del giorno, sentire il rumore delle assi di legno sotto i piedi in un porticato e godere della vista magnifica di una valle inospitale e crudele è ciò per cui vale la pena passare per Bodie, uno dei posti più bizzarri e affascinanti che abbia mai visto. Nel museo cittadino sono conservate molte foto dell’epoca, e la signora all’ingresso invita i visitatori a fare attenzione nel caso in cui qualcuno dovesse riconoscere un vecchio avo: stanno ad oggi cercando di ricucire lo strappo che la migrazione repentina e di massa ha causato nella storia della contea.

Ma il mito del west è sempre stato declinato al maschile, di donne se ne sono sempre viste poche, e per lo più erano donne spaventate, in fuga dal cattivo di turno, prostitute, donne pie e remissive mogli, figlie o sorelle del maschio protagonista. Anna North ha reso la bambina che c’è in me davvero felice, realizzando finalmente un western al femminile.

Verso la fine dell’Ottocento, un’epidemia di influenza miete gran parte della popolazione, e come ovvio compito dell’umanità rimasta è ripopolare il territorio, e le donne hanno un ruolo centrale in questo, tranne quelle sterili. La sterilità, come già in altri romanzi, è la colpa massima (imputata sempre e solo alla donna, per giunta) della quale ci si può macchiare. Le donne sterili sono considerate streghe, e quindi meritano l’impiccagione per espiare la propria colpa ed evitare che possano corrompere con i loro sortilegi o la loro semplice presenza altre giovani. Solo ad alcune è concesso l’esilio in conventi fuori dalle città.

La protagonista, Ada, è figlia di una levatrice molto apprezzata, una donna molto intelligente e mossa dal rigore scientifico e non dalla superstizione. Alla figlia, negli anni, ha trasmesso la determinazione e la conoscenza che le permetteranno di prender in mano la propria esistenza e di riscostruirla anche quando ogni speranza sembra persa. Ada sarà esiliata e scapperà dall’esilio, il fuoco che la muove è la necessità di sapere cosa rende il suo corpo non adatto alla procreazione. Vuole studiare e capire, e la sete di sapere è tanta.

Un libro stretto al petto sarà la sua unica arma verso un mondo di soli uomini, si travestirà anche lei da uomo, si unirà a una banda di fuorilegge rinnegate come lei e cercherà di rendere il mondo un posto migliore.

L’epicità del west incontra i diritti civili e la lotta per l’uguaglianza di genere: Billy the Kid, Jesse James, Butch Cassidy, Django e chiunque popoli la nostra fantasia assumono nuovi contorni e nuovi ideali.

E così cominciai la mia carriera di criminale lì nella casa di Dio, con una penna che perdeva invece di una pistola e con i libri invece dell’argento come ricompensa

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Conosci l'autrice

Anna North è scrittrice e giornalista. Dal 2014 al 2017 è stata membro del comitato editoriale del New York Times, e ha diretto l’allegato This Week in Hate. Ha scritto e pubbli­cato per diverse testate, tra cui Jezebel, BuzzFeed, Salon, San Francisco Chronicle, Vox. Tra le sue pubblicazioni: Vita e morte di Sophie Stark (Astoria, 2020) e Fuorilegge (Astoria, 2021)

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