Immortality, l’attesissimo seguito del bestseller gotico Anatomy: una storia d’amore dell’autrice statunitense Dana Schwartz, è finalmente disponibile, pubblicato da Mondadori con la traduzione di Maura Dalai. Il secondo volume dell’amatissima serie romance si inserisce perfettamente nel mood del momento, un’atmosfera dalle tinte dark che richiama da una parte Mary Shelley con il suo Frankenstein e dall’altra si accompagna meravigliosamente alla recente uscita di Povere Creature, il sorprendente film di Yorgos Lanthimos, tratto dall'omonimo romanzo di Alasdair Gray.
Hazel Sinnett è sola e si sta convincendo che quanto accaduto nell'ultimo anno – l'immortalità, la fiala del dottor Beecham – sia solo frutto della sua immaginazione.
In questo libro ritroviamo la protagonista, Hazel Sinnett, giovane chirurga e unica donna riuscita a diventare medico nella Scozia di inizio ‘800, rimasta sola nella sua Edimburgo. Ha perso tutto e il suo unico obiettivo è riuscire a distinguersi e affermarsi in una società e in un settore, quello medico, interamente controllati da uomini. Ma ben presto si troverà trascinata nel fascino e nello sfarzo di una Corte in cui tutti hanno qualcosa da nascondere, soprattutto gli enigmatici e brillanti membri di una società segreta nota con il nome di “Compagni della Morte”. Riuscirà a essere ammessa a questo club esclusivo per scoprirne i segreti?Tra l’ammaliante Dottor Ferris dal fascino nordico e dall’animo generoso e il ricordo dell’intrigante Jack Currer, così doloroso e difficile da cancellare, per Hazel diventa sempre più complicato riuscire a mantenere la determinazione e a dimostrare a tutta la Corte che anche le donne possono essere medici capaci.
Se vi avessero dato la colpa, sarebbe stato d’intralcio alle centinaia di giovani donne che desiderano farsi strada nel campo della medicina. Il vostro successo è il loro successo, e il vostro fallimento è il loro fallimento. Non siete più solo voi stessa. Non si è un valido esempio, Miss Sinnett, se si trova più facile essere una persona che un simbolo
Dana Schwartz ci catapulta in un’ambientazione pittoresca, partendo da Edimburgo con le sue fortezze decadenti, passando per un’angosciante e lugubre prigione e approdando a Londra e alla magnificenza di una Corte che ricorda le atmosfere mondane e intriganti dell’amata serie Bridgerton. Il tutto magistralmente inserito in una cornice storica verosimile con accenni a personaggi realmente esistiti e in una struttura che mescola alla narrazione inserti di articoli di giornale e capitoli di libri dell’epoca.
Il mistero, gli intrighi di potere, il mondo della scienza che si mescola con il soprannaturale, la mondana vita di Corte, l’amore e la nostalgia: tutti questi elementi e molti di più si intrecciano alla vita di Hazel creando un vortice che cattura il lettore e lo lascia incollato alle pagine dall’inizio alla fine. Tra inganni e colpi di scena Hazel dovrà sfuggire alle insidie di personaggi molto potenti che tramano nell’ombra e sembrano tenere le redini della Storia tra le loro mani.
Quando si vive tanto a lungo, il passato diventa un’infinita sequenza di errori e di cose che si sarebbero potute fare meglio o diversamente. Ma quale alternativa abbiamo se non quella di andare avanti e riprovare?
Un coinvolgente romanzo in cui il tema dell’emancipazione femminile e un’appassionata storia d’amore si fondono senza intoppi, attraverso una scrittura scorrevole che non risparmia dettagli macabri e un pizzico di soprannaturale, per la gioia di lettrici e lettori amanti del gothic romance.
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