Io sono lo scudo del Principe. Sono la sua armatura indistruttibile. Sanguino perché lui possa non sanguinare. Soffro perché lui non debba mai soffrire. Muoio perché lui possa vivere per sempre.
L’acclamata autrice statunitense Cassandra Clare, celebre per la serie Shadowhunters, conquista con Lo Scudo del Principe (Mondadori), il primo volume di una nuova saga destinata ad un pubblico adulto che strizza fortemente l’occhio alla letteratura Young Adult e ai suoi appassionati, a ulteriore conferma del fatto che in questo momento storico è questo genere a trainare le classifiche e i gusti editoriali.
Kel, prelevato dalla Casa degli Orfani di Aigon quando era poco più che un bambino, diventa la controfigura dell'erede al trono, il suo scudo umano. Cresciuto accanto al principe Conor quasi come un fratello, viene addestrato fin dal primo giorno a morire al suo posto, prima o poi.
Kel e Conor sono fratelli non per sangue e nemmeno per scelta, ma per obbligo e dovere. Sono trascorsi undici anni da quando l’orfano Kel è stato prelevato dall’istituto in cui si trovava e condotto alla corte della famiglia reale di Castellane per diventare il doppio del Principe Conor: la sua guardia del corpo, il suo consigliere, la sua controfigura. Perché Kel, grazie all’aiuto di un talismano, prende le sembianze di Conor quando il rischio e il pericolo si fanno troppo vicini. Sa parlare come lui, muoversi come lui, memorizza gusti, vizi e abitudini. È specchio e al tempo stesso armatura. Addestrato a vivere nel solco dell’ombra che appartiene ad un altro, Kel difende la sua posizione con l’onore e la determinazione di chi ha imparato a vivere nel segno dell’obbedienza assoluta e del sacrificio, senza mai mettere in discussione i principi della propria posizione. Fino a quando su Castellane non si abbatte lo spettro di una minaccia destinata a rompere per sempre la sottile trama di equilibri di potere su cui si regge.
Con l’abile maestria nel creare mondi complessi che la contraddistingue, la Clare confeziona un romanzo dal ritmo incalzante nel quale è impossibile non ritrovarsi trascinati fin dalle prime pagine.
L’architettura della città di Castellane, la geografia dei territori circostanti e la cosmogonia delle origini di questo nuovo universo fantasy sono così articolate da risvegliare nel lettore reminiscenze di luoghi mai visitati eppure stranamente familiari, leggende dal sapore nordico mai ascoltate eppure così note, eventi mai accaduti che hanno però un’eco di fondo e un’assonanza con la storia reale.
Tu sei del Palazzo ma non ne fai parte, sei della città ma non ci vivi. Ti trovi nel mezzo.
In un’ambientazione senza tempo dal sapore arturiano, in cui la magia ha un ruolo fondamentale e i fili del potere sono manovrati tanto dai nobili quanto dalla criminalità urbana, tanto dalle organizzazioni para-religiose quanto dalle stelle, la contrapposizione più evidente non sta tra bene e male, che danzano insieme e si mischiano fino a diventare indistinguibili, ma tra lealtà verso gli altri e lealtà verso se stessi.
Kel e Lin, le due voci protagoniste – una maschile e una femminile – che si alternano in questo romanzo, sono le due facce di una stessa medaglia che rappresenta la vocazione verso il proprio dovere e le rigide regole di una società gerarchica in contrapposizione con il proprio sentire che, spesso, ha nell’istinto più viscerale la sua vera essenza.
Gli schieramenti sono gabbie, la moralità segue regole che non hanno nulla a che fare con il prestigio sociale o con la purezza delle azioni. L’alto e il basso sono estremi che delimitano non solo la geografia della città ma anche e soprattutto la direzione verso cui volge lo sguardo dei personaggi.
La copertina anticipa già questa polarizzazione di direzioni: in tutte le edizioni pubblicate sul mercato internazionale la dicotomia tra un sotto e un sopra è ben evidenziata dalla grafica che utilizza una proiezione ribaltata della Collina su cui campeggia il palazzo reale e della Città in cui si muovono le forze più oscure e ribelli, divise tra loro dal titolo, proprio a figurare la posizione intermedia di Kel, lo Scudo del Principe.
Una piccola nota a margine che vuole essere un consiglio per il lettore di lingua italiana: prima di addentrarsi nel romanzo, merita una veloce lettura la nota dell’autrice che si trova nelle ultime pagine del libro, prima dei ringraziamenti. Nessuno spoiler, promesso, solo una precisazione sulle scelte che stanno dietro alla complessa mappa linguistica di questo nuovo universo fantasy. Perché questo suggerimento, vi starete chiedendo? Perché qualcuno potrebbe trovarsi un po’ smarrito davanti alla comparsa improvvisa nel testo di un dialetto regionale del nostro paese che, vi assicuriamo, non è frutto del lavoro del traduttore.
Tra le notizie non confermate di diritti acquisiti per una produzione audiovisiva e quattro libri all’orizzonte, una prima buona notizia per i lettori che arriveranno alla fine del libro immersi nel ritmo di una storia così accattivante c’è, eccome: l’uscita del secondo volume della saga è prevista per il 2025.
Nel frattempo, benvenuti a Castellane.
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