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Niente di vero di Veronica Raimo

Per romanzo di formazione si intende un genere letterario il cui perno è l’evoluzione del protagonista; ne seguiamo la crescita, dall’infanzia all’età matura percorrendo con lui le ansie degli errori, dei traguardi, delle delusioni e degli scontri. Normalmente ci si approccia a questo tipo di genere per cercare vite lontane dalle nostre: grandi  personaggi che hanno fatto la storia, donne e uomini con vite cariche di eventi e un vissuto intrecciato con i grandi eventi storici. Ci si affaccia alle loro esistenze come a finestre su un’altra epoca, un’altra realtà, una testimonianza di qualcosa che fu o che è stato lontano dalla nostra geografia.

Veronica Raimo è invece la compagna di classe delle medie, la figlia della vicina o l’amica della sorella maggiore che ha avuto una vita così simile alla mia da rendere il suo romanzo impossibile da chiudere. Me la immagino seduta davanti a me, mentre sorseggia qualcosa e con aria un po’ stanca  mi racconta distrattamente della sua vita, delle sue sconfitte, le sue perdite, i suoi traumi, i suoi sogni.

Niente di vero
Niente di vero Di Veronica Raimo;

In questo romanzo esilarante e feroce, Veronica Raimo apre una strada nuova. Racconta del sesso, dei legami, delle perdite, del diventare grandi, e nella sua voce buffa, caustica, disincantata esplode il ritratto finalmente sincero e libero di una giovane donna di oggi. Niente di vero è la scommessa riuscita, rarissima, di curare le ferite ridendo.

L’amore per una macchina è un sentimento che sento così mio da commuovermi nel vederlo riportato con così dolce nitidezza. La serenità con la quale accoglie e metabolizza le psicosi di mamma e papà mi ha strappato così tanti sorrisi amari da farmi pensare a tutte le volte che anche io ho sentito quelle vibrazioni, e le ho ricacciate giù. Le persone che ha perso, i lutti e le distanze che l’hanno segnata sono lenite da una prosa fluida, leggera, la scelta di parole che sdrammatizzando enfatizzano quella sofferenza lontana, quel trauma cristallizzato.

Veronica ha più facce, come i dadi con i quali giocava da bambina con il fratello, nella noia più totale e catalizzante. Ha più nomi, come quelli che le sono stati dati o si è data da sola, per inventarsi, per emanciparsi, per fuggire. Ma Veronica ha una sola voce, forte e chiara, ironica e severa, comica e tragica e la usa con magistrale ferocia.

E in effetti è quello che ho sempre fatto nella mia vita. Ogni volta che mi sono sentita chiusa in una cameretta, dentro un gioco con delle regole, non ho provato a fuggire ma a inquinare il raziocinio della stanza e delle regole. A immaginare cose finte, a dirle, a provocarle, fino a crederci. Fino a pensare che un dado può sempre fare cinque, benché non serva assolutamente a nulla

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Prima Effe. Feltrinelli per la scuola propone l’incontro con gli scrittori per trasformare la lettura in un’esperienza indimenticabile, per avvicinare gli studenti ai grandi temi dell’attualità offrendo la possibilità di confrontarsi con chi quelle storie le ha scritte. Un viaggio straordinario e a portata di mano, nel mondo e in se stessi. Per organizzare un incontro scrivi a mailto:info@primaeffe.it

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Le bambinacce

Di Veronica RaimoMarco Rossari | Feltrinelli, 2019

Miden

Di Veronica Raimo | Mondadori, 2018

Tutte le feste di domani

Di Veronica Raimo | Rizzoli, 2013

Conosci l'autrice

Veronica Raimo è una scrittrice italiana. Ha pubblicato i romanzi: Il dolore secondo Matteo per minimum fax (2007), Tutte le feste di domani per Rizzoli (2013), Miden per Mondadori (2018) tradotto in USA, UK e Francia. Nel 2022 esce per Einaudi, Niente di vero, romanzo grazie al quale si aggiudica il Premio Strega Giovani e il Premio letterario Viareggio-Rèpaci. Nel 2019 ha pubblicato per Feltrinelli la raccolta di poesie Le bambinacce scritto con Marco Rossari. Nel 2012 ha scritto la sceneggiatura del film Bella addormentata di Marco Bellocchio. Traduce dall'inglese per diverse case editrici, tra gli autori: F. Scott Fitzgerald, Ray Bradbury, Octavia E. Butler. Ha scritto su varie testate, tra cui "Il Manifesto", D-La Repubblica", "Amica", "Robinson", "Rivista Studio", "Linus", "Rolling Stone" e oggi collabora con "TTL" e "Il tascabile".Nel 2023 esce per Einaudi, La vita è breve, eccetera, vincitore del Premio Chiara 2024.

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