Il 2 giugno festeggiamo casa nostra, il nostro Paese, la Repubblica italiana.
Un Paese che, pur con tutti i suoi limiti e i suoi difetti, è un Paese libero, democratico, sovrano, in cui esiste una Costituzione che tutela i cittadini.
Ormai sembra qualcosa di scontato, ma non lo è affatto. Quindi, ben vengano le celebrazioni che ogni anno riempiono le piazze di bandiere, che colorano i cieli con il verde, il bianco e il rosso delle Frecce tricolori, che fanno risuonare l’Inno di Mameli per le strade. Un giorno che va vissuto con rispetto e con lo scopo di non dimenticare che la nostra libertà affonda le radici in un tempo in cui le cose andavano molto diversamente.
La data ricorda che tra il 2 e il 3 giugno 1946, in un’Italia che usciva martoriata, umiliata e sconfitta dalla Seconda Guerra Mondiale ma finalmente libera dal fascismo, si tenne un referendum di grande importanza. Dopo 85 anni di regno della dinastia dei Savoia, di cui 20 di dittatura fascista, gli italiani, e per la prima volta le italiane, andarono alle urne e trasformarono l’Italia in una Repubblica, di fatto preferendola alla monarchia.
La Repubblica, quindi, si fondò sulle macerie del nostro Paese, che andava ricostruito non solo da un punto di vista materiale, ma anche da quello morale. La direzione da prendere, in questo percorso di rinascita e risanamento, si era già mostrata durante la Resistenza, periodo portavoce dei valori di libertà e democrazia che vennero posti alla base della nuova Repubblica e segnarono una rottura netta con il passato, soprattutto in chiave anti-fascista.
Valori che ben si rispecchiano nella Costituzione che vide la luce nel gennaio del 1948 e che, pur con modifiche successive, è in vigore ancora oggi.
Una giornata in memoria di quella nascita che cambiò la storia d’Italia, è una festa di tutti e per tutti.
Siamo contenti che a guidare le celebrazioni sarà, come sempre, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il suo impegno e il suo rigore etico lo rendono molto amato e apprezzato, incarnando il ruolo istituzionale di rappresentanza che gli è richiesto. Per questo motivo, il 2 giugno, saremo moralmente con lui davanti all’Altare della Patria e durante tutte le altre celebrazioni, pronti a intonare un commosso "Viva la Repubblica italiana"!
Di
| Mondadori, 2023Di
| Carocci, 2023Di
| Laterza, 2023Di
| San Paolo Edizioni, 2022Di
| Longanesi, 2022Di
| Carocci, 2022Di
| Feltrinelli, 2021Di
| Marsilio, 2022Di
| Edizioni Clichy, 2021Di
| Feltrinelli, 2019Gli altri approfondimenti
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