I libri di poesia di Bernabei, Bernardi, Borgese e Buttazzo

Come Maremosso, media partner del Premio Strega Poesia, non potevamo non dedicare uno spazio ai libri di poesia candidati a questa prima edizione!

Ogni giorno, trovate le biografie degli autori e le opere con le quali gareggeranno in vista del 19 maggio, data in cui verrà proclamata la cinquina finalista.

Amato Maria Bernabei partecipa con Nel segno che l'artefice ha pensato (Valentina Editrice)

Vive ed opera a Vigonza (Padova). Già noto negli ambienti musicali e culturali della città di Chieti agli inizi degli anni ’70, nel settembre 2011 ha dato alle stampe il saggio O Dante o Benigni, in cui si denunciano le gravi lacune del comico toscano in materia dantesca e la rovinosa tendenza della civiltà dei mass media a creare miti falsi e deleteri. Nel settembre del 2020 esce la pluripremiata silloge Il vetro di Narciso, che raccoglie una selezione di duecentoventi componimenti scritti fra il 1997 e il 2019. 

È quasi inarrivabile non diremmo realizzare ma anche soltanto concepire, oggigiorno, opere vertiginose pari a questa, e alle altre, di Amato Maria Bernabei. Qui, il movente dell’omaggio al massimo poeta inglese si trasfonde in un viaggio nel quale sentimento e intelletto intrecciano tempo e memoria personali al Tempo, etico e metafisico, del comune destino umano. L’eleganza e la padronanza dello stile illustrano la coinvolgente attualità di una forma che, pur quasi millenaria, sa farsi contemporanea in virtù di una sintassi e un lessico mai aulici, parimenti alieni da ogni tentazione d’inseguire velleitarie modernizzazioni.

Vinicio Bernardi partecipa con Cammin facendo (Pietro Macchione Editore)

Vinicio Bernardi vive ad Albizzate (Varese). Ha insegnato Lettere presso il Liceo “Marie Curie” di Tradate fino al 1° settembre 2021, data in cui è andato in pensione. Con l’Editore Macchione ha già pubblicato un romanzo (Aurora. Un sogno dell’adolescenza, Varese, 1997) e due libri di poesie (Di luce e d’ombra, Varese, 2012; Stella Maris, Varese, 2016)

La vena poetica di Vinicio Bernardi, più che affidarsi all’ornato di un raffinato esercizio stilistico musicalmente connotato (ma ve n’è pure chiara traccia), persegue la chiarezza e l’evidenza immediata dell’aderenza al reale per un bisogno schietto di sincerità e verità.” (Livio Ghiringhelli)

Marcello Buttazzo partecipa con Fra le pieghe del rosso (I Quaderni del Bardo edizioni)

Nato a Lecce vive a Lequile, nel cuore della Valle della Cupa salentina. Scrive periodicamente in prosa su Spagine (del Fondo Verri di Lecce), nella rubrica Contemporanea, occupandosi di attualità. Ha pubblicato le opere Canto intimo, Considerazioni e canti, Clandestino d’amore, la silloge poetica Altro da Sé.
Nel 2021 la silloge Il cielo degli azzurri destini.

Aprirsi agli altri, mettersi al servizio dell’Amore, puntare “sull’essere con e per l’Amore” e non sul “possesso”, come se i nostri oggetti d’amore fossero solo cose: acquistabili, contrattabili; questo deve diventare l’obiettivo del futuro. Abbiamo bisogno dunque di una nuova antropologia, la cui origine, per quanto possa apparire melense o romantica, non può essere che l’Amore. Questo ci dice Marcello Buttazzo con i suoi versi... Amare il prossimo facendoci noi stessi prossimità, rendendoci persone, esseri umani. Oggi l’Amore nell’era dei social e del post umano, non produce incontro, dialogo, ma una solitudine che genera insicurezza. 

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